Kamishibai: il teatro in legno giapponese

Il Kamishibai, che cos'è, come utilizzarlo con i bambini, i vantaggi e come costruire un teatrino giapponese.

Il Kamishibai, che cos’è, come utilizzarlo con i bambini, i vantaggi e come costruire un teatrino giapponese.

Kamishibai, una parola che suonerà nuova alla maggior parte di voi. Letteralmente significa “dramma di carta”, si tratta infatti di una sorta di piccolo teatrino in legno tipico della tradizione giapponese. La particolarità è che non si usano marionette o pupazzi ma le storie vengono raccontate attraverso immagini di carta.

Cos’è il Kamishibai

La parola Kamishibai indica un particolare tipo di narrazione di origine giapponese in cui vi è la presenza di una voce che racconta la storia aiutata da alcune immagini che scorrono insieme allo svolgimento della vicenda. Può essere presente anche una musica di sottofondo o effetti speciali particolari a seconda di quello che si sta raccontando e dell’effetto che si vuole avere sul pubblico.

Questa tecnica si può utilizzare per realizzare letture animate grazie alle quali bambini e adulti possono ascoltare, e contemporaneamente vedere proprio come se si stesse leggendo un libro, storie di ogni tipo anche se spesso si prediligono narrazioni che hanno una certa morale e quindi insegnano qualcosa a chi le ascolta.

Le immagini stampate, dipinte, disegnate o in rilievo sempre su carta o cartoncino (originariamente venivano realizzate su tavole di legno) aiutano le persone che le ascoltano ad entrare meglio nella storia.

Con il nome Kamishibai si indica comunemente anche la struttura di legno con la quale è realizzato il teatrino.

kamishibai disegno

Kamishibai, come nasce

Questa originale e caratteristica forma di narrazione nasce in Giappone all’interno dei templi buddisti intorno al XII secolo. All’epoca la maggior parte della popolazione era analfabeta e questo tipo di comunicazione visiva oltre che uditiva veniva utilizzata dai monaci per raccontare alla gente le storie del Buddha che insegnavano i principi e la morale da seguire.

Per secoli questa tradizione è stata instancabilmente portata avanti dai cantastorie, narratori che percorrevano anche lunghi tratti in bicicletta da un villaggio all’altro pur di trovare pubblico per le proprie storie. All’epoca il teatrino era completamente in legno, ovvero oltre la struttura anche tutte le storie nei loro diversi passaggi e punti più importanti erano dipinte su tavolette di legno e con esse si realizzavano anche più episodi di una stessa avventura, un po’ come oggi avviene per le serie tv.

kamishibai biciFoto: pinterest

Kamishibai come gioco per i bimbi

Con l’avvento della tv, la tradizione del Kamishibai è caduta sempre più in disuso ma in realtà questo tipo di narrazione rimane un ottimo strumento educativo e di stimolo per i bambini, tanto che nelle scuole elementari giapponesi e nelle biblioteche il suo uso è stato recentemente rilanciato.

In effetti si tratta di una tecnica di narrazione alternativa che non va persa e che anche in Occidente può essere utilizzata per i bambini, sempre affascinati da storie, avventure ed esperienze nuove che li vedono protagonisti.

Questo teatrino “catturerà” i più piccoli al pari o più dei classici giochi in quanto oltre ad ascoltare le storie avranno anche l’opportunità di inventarle, fare da soli i disegni che accompagnano lo svolgimento delle vicende e addirittura diventare narratori. Il fatto di essere protagonisti attivi renderà il tutto ancora più divertente.

Per approfondire l’importanza del gioco e per imparare a stimolare al meglio la fantasia dei piccoli anche senza i classici giocattoli leggete i seguenti articoli:

Kamishibai, come si usa

Usare un Kamishibai è facilissimo. Per prima cosa il teatrino va aperto e disposto in modo tale che il pubblico possa vedere le illustrazioni. A questo punto si possono inserire le varie immagini all’interno delle appositive fessure che si trovano sulla struttura del Kamishibai, queste si mettono e si levano a seconda dei passaggi chiave della narrazione che necessitano di una figura piuttosto che di un’altra.

Solitamente mentre il pubblico vede le illustrazioni nel retro il narratore ha la possibilità di leggere il racconto.

Se non riuscite ad immaginare una narrazione col Kamishibai guardate questi video in cui noterete anche teatrini in legno differenti tra loro:

Kamishibai, vantaggi

Il Kamishibai offre tutti i vantaggi della narrazione animata delle storie. Trattandosi di una via di mezzo tra teatro e lettura, i bambini e più in generale il pubblico, si troverà maggiormente coinvolto nella storia. La narrazione è infatti molto ritmica e questo è dovuto proprio alla presenza delle illustrazioni che vengono messe e tolte più volte nel corso del racconto.

Le immagini stimolano la fantasia così come le parole del narratore e l’eventuale musica di sottofondo. Si crea quindi un’atmosfera molto particolare che può essere aiutata anche realizzando la narrazione in un ambiente con luci soffuse.

Uno strumento alternativo che può essere molto utile a casa ma anche nelle scuole, ludoteche e biblioteche per avvicinare i bambini alla lettura attraverso una tecnica divertente e accattivante. L’utilizzo molto semplice di questo strumento lo rende adatto anche ai bambini dell’asilo che potranno ad esempio fare loro stessi i disegni per le proprie storie e inventare dei veri e propri spettacolini.

È evidente quindi che si tratta di un’attività ottima per stimolare la fantasia dei bambini, la loro capacità cognitiva e quella espressiva (nel caso si immedesimino nel ruolo di narratori). Da non sottovalutare anche l’aspetto sociale dato che questo strumento può essere utilizzato in gruppi di bambini che magari devono collaborare tra loro per inventare una storia, narrarla e poi spostarsi dalla parte degli spettatori, quando cambia il turno.

Un ulteriore vantaggio è che il teatrino è piccolo e portatile si può quindi scegliere di utilizzarlo dove più si vuole.

Ricapitolando il Kamishibai:

  • È coinvolgente
  • Stimola creatività e fantasia
  • Avvicina i bambini alla lettura e al teatro
  • Aiuta la capacità espressiva
  • Migliora la socialità
  • È portatile e si può utilizzare ovunque
kamishibai cartoneFoto: pinterest

Kamishibai, come realizzarlo

Si può scegliere di realizzare da soli il Kamishibai per far giocare i propri bambini che, se già in grado di leggere, possono anche scambiarsi i ruoli tra narratore e pubblico. Se troppo piccoli, invece, la narrazione sarà a cura di mamma e papà o di altri amichetti o fratellini più grandi.

La struttura del Kamishibai è molto semplice: si tratta praticamente di un sipario che si chiude con due ante ricoperto da una cornice doppia dotata al centro di una apertura in modo tale da poter inserire all’interno i fogli con le immagini. Ricordatevi di posizionare in alto una maniglia così da poter trasportare comodamente il vostro teatrino ovunque vogliate.

Il teatrino si può realizzare facilmente con degli scatoloni di cartone.

Guardate i tutorial presentati nei seguenti video:

Se invece volete cimentarvi nella realizzazione di un Kamishibai in legno potete seguire passo passo le indicazioni fotografiche che trovate qui.

Kamishibai, dove trovarlo

Se non si ha tempo o voglia di realizzare da soli un Kamishibai se ne può acquistare uno già fatto, potrebbe però non essere semplice trovarlo nei negozi di articoli per bambini. La soluzione più semplice è quella di acquistare online un Kamishibai in legno oppure farlo realizzare ad un falegname di fiducia.

Francesca Biagioli

Foto copertina: Kamishibai.com

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