Fare il genitore è il lavoro più difficile al mondo e ognuno cerca di farlo nel modo che ritiene più corretto anche se a volte può cadere in eccessi. Dall'autoritario all'autorevole, dall'elicottero al negligente, scopriamo i 7 stili genitoriali più diffusi, E voi in quali vi riconoscete?
Indice
Nonostante i tanti pareri discordanti su cosa sia o non sia giusto fare quando si diventa genitori, la verità è che non esistono formule valide per tutti perché ognuno di noi ha una personalità e background diversi, cose che inevitabilmente influiscono su come ci prendiamo cura dei nostri figli.
Tuttavia è possibile individuare alcuni stili genitoriali più diffusi di altri, 7 tipologie di genitore nel quale potresti riconoscerti:
- autorevole
- autoritario
- attaccamento
- permissivo
- ruspante
- elicottero
- non coinvolto / negligente
Ognuno di essi include alcune caratteristiche ed è possibile che, come genitori, sentiate di appartenere a più stili contemporaneamente. Ma vediamo nello specifico in cosa consistono e quali sono i pro e i contro.
Genitorialità attaccata
In questo caso i genitori sono molto vicini, anche fisicamente, ai figli, che abbracciano e coccolano spesso, creando un ambiente sicuro e protetto. Le esigenze dei bambini vengono soddisfatte senza esitazione e secondo uno studio pubblicato nel 2010 su APAPsychNET i figli così educati risultano indipendenti, resilienti, poco stressati, empatici, in grado di controllare le emozioni.
I contro di questa genitorialità riguardano più che altro la privacy dei genitori che devono rinunciare spesso alla propria vita privata e a se stessi.
Genitorialità autorevole
Ecco lo stile genitoriale più ragionevole ed efficace a detta di molti esperti: il genitore autorevole stabilisce infatti regole e confini chiari ma senza risultare autoritario.
Inoltre ascolta i figli, offre loro feedback positivi dimostrandosi solidale, e ha ragionevoli aspettative. Atteggiamento che li rende più sicuri di se stessi rispetto ai bambini nati da genitori autoritari o permissivi. Difatti secondo il Dipartimento della salute e dei servizi umani (HHS) gli adolescenti con genitori autorevoli sono meno predisposti a utilizzare droghe, alla violenza e alla sessualità malsana.
D’altra parte questo stile genitoriale comporta senz’altro molta pazienza e impegno da parte dei genitori.
Genitorialità autoritaria
In questo caso i genitori desiderano far rigare dritti i figli imponendogli ciò che ritengono giusto per loro. Le regole sono rigide, le punizioni a volte severe, le aspettative molto alte, la comunicazione poco aperta.
I figli dei genitori autoritari tendono a voler trasgredire alle regole imposte rispetto ai figli di altri stili genitoriali, perché le percepiscono come imposizioni anziché comprenderne le motivazioni. Inoltre risultano tendenzialmente più depressi.
Genitorialità ruspante
I genitori “ruspanti” permettono ai figli di correre rischi seppure guidati da loro. Questo significa che pur dando delle regole ai bambini, e facendo loro sapere quali saranno le eventuali conseguenze qualora non le rispettino, li incoraggiano a sperimentare e vagare, rendendoli così più indipendenti, responsabili, liberi.
I pro sono una minore probabilità in questi bambini di incorrere in depressione, ansia, poca autosufficienza, i contro riguardano la maggiore probabilità di correre rischi.
Genitorialità permissiva
I genitori permissivi sono affettuosi e cordiali, diversi dalle tecniche tradizionali più diffuse. Qui i limiti non sono rigorosi, i figli non vengono ossessivamente controllati, le regole sono scarse e i bambini possono prendere decisioni in autonomia.
Il problema di questa genitorialità secondo gli esperti riguarda la maggiore probabilità che hanno i bambini di mettersi nei guai dal momento che gli viene permesso di sperimentare ciò che ritengono opportuno, perché gli errori sono considerati parte integrante della vita e quindi i figli sono liberi di commetterli assumendosi la responsabilità delle conseguenze. Tuttavia questo atteggiamento li rende anche indipendenti e decisionali da adulti, sebbene più stressati.
Genitorialità non coinvolta / negligente
I genitori negligenti possono esserlo per varie ragioni, a volte dovute a situazioni di difficoltà come quando ci si trova a badare un figlio da soli. Sono poco coinvolti nella vita dei bambini, per esempio potrebbero non conoscere le loro insegnanti, e nemmeno il loro migliore amico o i loro cibi preferiti. I figli, di conseguenza, si sentono poco amati, poco apprezzati, invisibili.
I bisogni fisici ed emotivi del bambino non vengono soddisfatti, i genitori possono risultare offensivi, poco reattivi, sprezzanti. Ma questo atteggiamento di solito non è consapevole ed è probabile, secondo una ricerca del 2009, che i genitori di questo tipo siano stati a loro volta vittime di abusi psicologici e/o fisici nell’infanzia.
I pro sono scarsi in questo tipo di genitorialità anche se i bambini cresciuti in queste famiglie potrebbero sviluppare maggiore autosufficienza per necessità.
Tuttavia tendono a non essere capaci di gestire le proprie emozioni, sono tendenzialmente depressi, hanno più problemi nelle relazioni sociali, sono ansiosi.
Genitorialità elicottero
I genitori elicottero organizzano ogni aspetto della vita dei propri figli, dal cibo agli amici al tempo libero, risolvendo loro i problemi e offrendo costante assistenza. Questo atteggiamento però, pur essendo motivato dalla buona volontà, può denotare mancanza di fiducia nella capacità del bambino di gestire le situazioni in autonomia, influenzandone troppo le scelte.
I bambini possono infatti sentirsi soffocati e dipendenti, ma allo stesso tempo questi ragazzi, secondo una ricerca del 2016, una volta adolescenti tendono a bere meno e a evitare rischi. Tuttavia hanno meno fiducia in se stessi e autostima, maggiore paura del fallimento, e sono poco predisposti a risolvere eventuali problemi.
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