La dopamina è l'ormone del piacere e della ricompensa. Ci fa sentire euforici e appagati. Ma svolge anche altre importantissime funzioni
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La dopamina è un neurotrasmettitore prodotto dal cervello e in minima parte dalle ghiandole surrenali. Fa parte delle catecolamine, gruppo di ormoni cui appartengono anche adrenalina e noradrenalina, di cui la dopamina è il precursore.
È conosciuta come l’ormone dell’euforia, in quanto la sua presenza è legata alla sfera del piacere e al meccanismo della ricompensa. Tutto ciò che ci dà piacere, come il cibo, il sesso, ma anche la musica o il consumo di sostanze stupefacenti, è in grado di suscitare una sensazione di appagamento e di gratificazione, aumentando i livelli di dopamina.
Questo neurotrasmettitore, però, interviene anche nella regolazione di altre importantissime funzioni dell’organismo, a livello del sistema nervoso centrale e periferico. È responsabile del controllo dei muscoli, ma anche della motivazione personale, del sonno, dell’umore, della memoria e dell’apprendimento.
Inoltre, si comporta come un ormone impedendo il rilascio di prolattina da parte delle cellule lattotrope dell’ipofisi. Infine, a livello dell’apparato gastrointestinale, è responsabile della sensazione di nausea e vomito.
Il sistema dopaminergico è molto affascinante ma anche estremamente complesso. Bassi livelli di questo neurotrasmettitore possono causare depressione, comportamenti asociali, isolamento, rabbia e frustrazione. Al contrario, un alto tasso di dopamina in circolo può essere rischioso perché induce il soggetto a perseguire il proprio piacere in maniera acritica, sconfinando in comportamenti irrazionali e autolesionisti o sfociando nella tossicodipendenza.
Le funzioni della dopamina
Schematizzando, le funzioni svolte dalla dopamina nel sistema nervoso centrale sono le seguenti :
- controllo del movimento: la dopamina è fondamentale per consentire un corretto equilibrio dell’attività motoria. Bassi livelli di quest’ormone sono all’origine del morbo di Parkinson, mentre un’ eccessiva secrezione di dopamina provoca l’insorgenza di tic nervosi
- sensazione di piacere: è sicuramente la funzione più nota della dopamina. Questo mediatore chimico è in grado di rilasciare una sensazione di benessere psicofisico e profondo appagamento
- meccanismo della ricompensa: la dopamina predice la ricompensa, nel senso che ci dà la giusta motivazione per raggiungere i nostri obiettivi
- inibizione della produzione della prolattina: quest’ormone è in grado di inibire la secrezione di prolattina da parte del lobo anteriore dell’ipofisi. In questo caso, la dopamina prende il nome di Pif (fattore inibente la prolattina)
- attenzione: bassi livelli di quest’ormone sono associati a distrazione e incapacità di concentrarsi
- memoria: la dopamina è fondamentale soprattutto per stimolare la cosiddetta ‘memoria di lavoro’, cioè quella parte della memoria a breve termine che ci consente di immagazzinare ed elaborare dati e concetti fondamentali nelle nostre attività quotidiane
- apprendimento: alti livelli di dopamina sono associati ad un’elevata capacità di apprendimento, favorita anche dalla stimolazione della memoria
- sonno: quest’ormone regola il ritmo circadiano dell’organismo, favorendo l’alternanza sonno/veglia
- umore: così come la serotonina, questo neurotrasmettitore è in grado di influire sul tono dell’umore, determinando uno stato di generale benessere psico/fisico
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Attività controllate dalla dopamina
Le attività controllate da questo neurotrasmettitore a livello del sistema nervoso periferico sono:
- vasodilatazione
- esplsione di sodio attraverso le urine
- motilità intestinale
- secrezione di insulina
- attività dei linfociti (che regolano la reazione immunitaria)
Difetto di dopamina
Come detto, la dopamina è fondamentale per garantire la motilità scheletrica e il controllo dei movimenti muscolari. Un’insufficienza di quest’ormone può essere all’origine di alcune malattie anche gravi, tra cui:
- Morbo di parkinson
- deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
- fibromialgia
- depressione
- sindrome delle gambe senza riposo
- sindrome della bocca urente (forte bruciore alla bocca in assenza di lesioni)
- dipendenza da sostanze psicotrope
Eccesso di dopamina
Alti livelli di dopamina non consentono di controllare i muscoli del corpo, e sono spesso all’origine di tic nervosi e movimenti incontrollati. Inoltre, eccessivi livelli di quest’ormone possono determinare schizofrenia e comportamenti psicotici.
L’irrefrenabile ricerca del piacere e della gratificazione, associata ad un alto tasso di dopamina, caratterizza infine gli stati maniacali (euforici) della sindrome bipolare. In questa fase cadono i freni inibitori di qualsiasi tipo, e il soggetto sperimenta un’intensa attività sessuale e una compulsione irrefrenabile verso lo shopping.
Riassumendo, quindi, l’eccesso di sopamina conduce a:
- Tic nervosi e movimenti incontrollati
- Psicosi
- Schizofrenia
- Episodi maniacali del disturbo bipolare
Dopamina, come si produce
La dopamina endogena, cioè quella naturalmente prodotta dal nostro organismo, non può essere aumentata per via orale, poiché questa molecola non è in grado di oltrepassare la barriera emato-encefalica, che divide il sangue dal sistema nervoso centrale.
Pertanto, per aumentare i livelli di questo mediatore chimico, occorre somministrarla direttamente sotto forma di farmaco, oppure assumere sostanze che ne mimino l’azione o ancora molecole che ne favoriscano la secrezione.
In maniera molto schematica e semplicistica, il processo chimico attraverso cui si giunge alla produzione di dopamina è caratterizzato da una serie di reazioni, che si susseguono secondo lo schema seguente:
fenilalanina –> tirosina –> levodopa –> dopamina
Attraverso i farmaci, si interviene generalmente sui livelli di levodopa, mentre con l’alimentazione possiamo aumentare la tirosina o la fenilalanina, amminoacidi in grado di stimolare la sintesi della dopamina
Farmaci e dopamina
A livello farmacologico la sostanza più utilizzata è senza dubbio la levodopa, amminoacido intermedio che è in grado di sintetizzare la dopamina. Come coadiuvante nella terapia antidepressiva, contemporaneamente alla levodopa, occorre sempre somministrare la carbidopa, per evitare che la sintesi della dopamina avvenga nel sistema circolatorio, producendo effetti indesiderati quali stati di nausea e vomito.
Ma soprattutto, in questo caso la dopamina prodotta sarebbe impossibilitata a raggiungere i recettori del sistema nervoso centrale. In casi estremamente gravi si ricorre alla somministrazione di dopamina direttamente tramite flebo. Rientrano in questa fattispecie gli schock causati da infarti, operazioni a cuore aperto, scompenso renale o cardiaco cronico, traumi e setticemia.
Dopamina e alimentazione
Come detto, la dopamina non può essere incrementata direttamente attraverso l’alimentazione, poiché, qualora fosse introdotta col cibo, rimarrebbe a livello del flusso ematico, causando nausea e vomito, ma non riuscirebbe a raggiungere il sistema nervoso centrale.
Tuttavia, col cibo possiamo stimolare in maniera indiretta la produzione di dopamina, incrementando i livelli di fenilalanina e tirosina, suoi importanti precursori, in grado di promuoverne la sintesi a livello del sistema nervoso.
La fenilalanina e la tirosina sono aminoacidi derivanti dalla digestione delle proteine alimentari. Si formano nel plasma, ma sono in grado di superare la barriera ematoencefalica, mettendosi a disposizione dei neuroni dopaminergici situati nel sistema nervoso centrale.
Tra gli alimenti più ricchi di fenilalanina, ci sono :
- germe di grano
- legumi
- carne
- uova
- pesce
Tra i cibi particolarmente ricchi di tirosina:
- frutta secca (mandorle, noci)
- banane
- avocado
- semi oleosi (semi di sesamo, zucca, girasole)
- latticini
- cacao
- curcuma
La dopamina è comunque una sostanza che tende a ossidarsi facilmente. Per contrastare l’azione dei radicali liberi prodotti, è consigliabile assumere frutta fresca di stagione e verdura a foglia verde, ricche di antiossidanti e vitamine del complesso C ed E. In particolare, per contrastare la presenza dei radicali liberi, si consiglia di assumere i seguenti cibi:
- mele
- barbabietole,
- verdure a foglia verde
- frutta e verdura di colore arancione (arance, zucca, carote)
- asparagi
- Crucifere (broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles)
- peperoni
- fragole
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Altri metodi naturali per stimolare la dopamina
- attività fisica: non occorre essere degli atleti per aumentare la produzione di dopamina.È sufficiente la pratica costante di un’attività aerobica o una camminata quotidiana di almeno 30-40 minuti per favorire una piacevole sensazione di benessere
ascoltare - musica: la musica è un potente dopaminergico perché il benessere e la soddisfazione che procura il suo ascolto sono analoghi agli effetti di una buona mangiata o del sesso
- atività sessuale: il sesso è intrinsecamente legato al piacere. Pertanto, un’attività sessuale appagante favorisce il rilascio di dopamina da parte del cervello
- raggiungimento obiettivi: la dopamina, come detto, predice una ricompensa. Ci dà la giusta motivazione per affrontare le sfide quotidiane e aumenta al raggiungimento degli obiettivi. Non deve trattarsi necessariamente di grandi traguardi. Basta prefiggersi piccol obiettivi, che una volta raggiunti accresceranno la gratificazione personale e i livelli di dopamina.
- meditazione e yoga: queste pratiche rilassano il corpo e la mente perché combattono lo stress. Lo yoga, in particolare, favorisce un maggior afflusso del sangue al cervello, oltre ad aumentare la circolazione di glucosio, elementi indispensabile per la produzione di dopamina
- amicizia: l’amicizia vera è un toccasana per la nostra mente. È un antistress naturale, aiuta a rilassarsi e ad affrontare meglio le nostre paure.
- ridere: ridere e sperimentare momenti allegri con i familiari o con gli amici allenta le tensioni e produce una sensazione di piacere e benessere
Dopamina e droghe
Le sostanze stupefacenti sono in grado di aumentare i livelli di dopamina. Spesso, coloro che presentano dipendenza da sostanze psicotrope, hanno un basso livello di dopamina endogeno, per cui sono inclini a ricercare il piacere e attivare il meccanismo di gratificazione attraverso l’assunzione di sostanze pericolose.
La cocaina, così come l’Mdma (ecstasy), evitano che a livello sinaptico si produca il riassorbimento della dopamina, il cosiddetto reuptake. In sostanza, nella produzione di questo neurotrasmettitore intervengono due tipi di recettori: uno che lancia il segnale dopaminergico e l’altro che lo riceve.
In questa comunicazione neuronale, il segnale di piacere inviato da alcuni recettori viene intercettato da altri recettori, determinando la produzione di dopamina in alcune aree cerebrali. Una volta rilasciata, la dopamina in eccesso viene riassorbita nello spazio sinaptico del nostro cervello.
Droghe quali cocaina o ecstasy vanno ad agire proprio su questo meccanismo, impedendo il naturale riassorbimento della dopamina e, conseguentemente, aumentandone il livello in circolo nel sistema nervoso centrale.
Cannabis e dopamina
L’azione dei cannabinoidi avviene in maniera differente rispetto alla cocaina o all’Mdma. In questo caso, il nostro sistema cannabinoide è in grado di inibire la produzione di gaba, un neurotrasmettitore dagli effetti antagonisti rispetto a quelli della dopamina. Il gaba è contrastato sia dai cannabinoidi presenti nel cervello sia dai composti presenti nella cannabis, in particolare dal thc.
Le molecole della felicità (dopamina, serotonina, endorfine e ossitocina)
Il benessere e la felicità di ognuno di noi dipendono da una serie di fattori complessi, che però hanno origine nella chimica del nostro cervello: sentirsi bene, appagati con se stessi e soddisfatti della propria vita dipendono dal complesso equilibrio dinamico che si crea di volta in volta tra questi neurotrasmettitori.
Questo spiega perché ci sono persone più ottimiste e con un’attitudine positiva nei confronti della vita, mentre altre in analoghe circostanze non riescono a scrollarsi di dosso l’inquietudine e il pessimismo. Si tratta di molecole diverse fra loro, ma dalla loro virtuosa sinergia scaturisce il nostro benessere psicofisico.
La dopamina è l’ormone della motivazione e del piacere.
La serotonina è in grado di regolare i nostri stati d’animo. Stimola l’umore, l’innamoramento, le relazioni sociali e il contatto fisico.
Le endorfine sono prodotte soprattutto in seguito all’attività fisica, determinando un effetto ansiolitico e analgesico.
L’ossitocina, conosciuto anche come ormone dell’amore, viene rilasciato durante l’orgasmo e consente alle mamme di allattare. Consente l’instaurarsi del legame unico madre-figlio, favorisce la socializzazione, la monogamia e i rapporti stabili.
La loro azione sinergica ed equilibrata è un fattore fondamentale nel determinare il nostro stato di salute pscicofisico, il livello di benessere generale e quell’ineffabile sensazione di felicità che tutti inseguiamo.
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