Assenzio: potere terapeutico, usi e controindicazioni della pianta

Assenzio, non solo liquore! Scopriamo le proprietà di questa pianta e i suoi utilizzi al di là di quelli allucinogeni

Assenzio, non solo liquore! Scopriamo le proprietà di questa pianta dai tanti benefici terapeutici e i suoi utilizzi al di là di quelli allucinogeni

L’assenzio è una pianta amara conosciuta fin dall’antichità e utilizzata soprattutto sotto forma di liquore per le sue doti inebrianti e allucinogene. In realtà questo rimedio naturale vanta diverse altre proprietà e usi. Come la maggior parte delle sostanze naturali, però, non è esente da controindicazioni che bisogna tenere bene a mente.

Il liquore a base di Artemisia absinthium spopolò soprattutto in Francia a fine ‘800 creando non pochi problemi visto che, soprattutto gli artisti, tendevano ad abusarne. Questo prodotto conteneva oltre all’alcool anche un olio essenziale estremamente attivo e tossico ad alte dosi: il tuione.

In passato, l’uso medico dell’assenzio era molto diffuso e la pianta, dopo essere stata diluita in acqua, veniva utilizzata soprattutto per le sue proprietà antisettiche e vermifughe.

assenzio liquore

Proprietà dell’assenzio

  • Le proprietà dell’assenzio si evidenziano soprattutto nel campo digestivo e tonico. Il principio amaro che contraddistingue questa pianta, l‘absintina, aiuta la digestione e dunque lo stomaco ma agisce anche positivamente aiutando il lavoro di milza, cistifellea e fegato.
  • L’infuso può essere utile per stimolare l’appetito ad esempio dopo una convalescenza, contrastare i cali di energia e dare maggiore sprint al corpo o come sostegno alle difese immunitarie.
  • Tra le altre proprietà riconosciute all’assenzio ci sono la capacità antinfiammatoria, antispasmotica, stimolante nei confronti del sistema nervoso, febbrifuga (ovvero in grado di agire contro l’alta temperatura corporea) e, come già detto, quella antisettica e antivermifuga.
  • Questa erba officinale si può utilizzare anche per favorire e regolarizzare il flusso mestruale rendendolo allo stesso tempo meno doloroso, per stimolare la produzione di colesterolo buono o aiutare la circolazione sanguigna.

Usi dell’assenzio

A scopo terapeutico, l’assenzio può essere preparato come infuso o decotto oppure diluendo in acqua alcune gocce dell’estratto liquido o tintura madre.

Essenziale però non superare mai le dosi consigliate. Si tratta infatti di una pianta dai principi attivi tossici che può addirittura portare a convulsioni se assunta in maniera scorretta ma molto stimolante invece a piccole dosi.

assenzio tintura madre

Generalmente la tisana si prepara utilizzando 1 grammo di erba per ogni tazza. Si deve consumare nel quantitativo di 1-3 al giorno per massimo una settimana.

Per quanto riguarda la tintura madre, invece, si consiglia un massimo di 30 gocce al giorno, meglio 15 e 15 da assumere lontano dai pasti. Anche in questo caso non superare i 7 giorni di assunzione.

Controindicazioni dell’assenzio

Tra le controindicazioni dell’assenzio ci sono la presenza di ulcere o serie irritazioni gastro intestinali.

Per quanto riguarda gli effetti collaterali, invece, esiste la possibilità di veder comparire diarrea e vomito, cefalea, pressione bassa e diminuzione dei battiti cardiaci, stanchezza ma anche convulsioni. È molto importante rispettare categoricamente le dosi e non esagerare in quanto assumere assenzio in grandi quantità comporterebbe anche l’assunzione dei suoi principi tossici, non rilevanti invece a bassi dosaggi.

Si consiglia anche di non utilizzarlo per lunghi periodi e di chiedere sempre prima consiglio al proprio medico di fiducia.

Da evitare assolutamente in caso di gravidanza e allattamento.

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Francesca Biagioli

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