L’asma è una malattia infiammatoria cronica generalmente reversibile dovuta a una ostruzione dei bronchi. Quali sono i sintomi e quali i rimedi.
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L’asma è una malattia infiammatoria cronica generalmente reversibile dovuta a una ostruzione dei bronchi, spesso dopo una sensibilizzazione da parte di allergeni. Ci sono dei casi in cui l’ostruzione sia non reversibile. Ma cosa provoca l’asma? E quali sono i sintomi e quali i rimedi?
L’asma si distingue essenzialmente in due forme: una “allergica”, se provocata da un allergene che è in grado di manifestarsi soltanto qualche volta; l’altra “bronchiale”, se provocata da diversi disturbi. La gravità è più o meno stabile nel corso del tempo, per cui poco si assiste a forme di asma lieve che sfociano in asma grave.
Il tasso globale di asma è aumentato in modo significativo tra il 1960 e il 2008 (Fonte: The Journal of Allergy and Clinical Immunology) e si è stabilizzato nel mondo sviluppato dalla metà degli anni ‘90 con recenti aumenti soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
L’asma può comparire a qualsiasi età, ma il picco d’incidenza si registra intorno a 3 anni. In età pediatrica, i maschi ne sono doppiamente soggetti rispetto alle femmine, mentre negli adulti non si verificano differenze significative.
Cos’è l’asma?
L’asma una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree e si caratterizza per un vero e proprio spasmo che colpisce i bronchi. Il soggetto asmatico soffre di un’autentica difficoltà nella respirazione, la cosiddetta “dispnea”.
L’asma è in pratica provocata dall’ostruzione, solitamente reversibile, dei bronchi, dovuta a un’infiammazione delle vie aeree inferiori. Se, cioè, vi è in atto un processo infiammatorio, i bronchi si contraggono, si riempiono di liquido e producono muco in eccesso, rendendo così più piccoli gli spazi disponibili per la circolazione dell’aria.
Da qui, si ha mancanza o difficoltà di respiro e tosse, a volte secca e a volte più catarrale, oltre a un respiro sibilante (il classico “fischietto”) e a un senso di oppressione al torace. Tecnicamente, nel corso di un attacco di asma, la mucosa dei rami bronchiali di dimensione ridotta e quella relativa ai bronchioli polmonari diventa molto più spessa, mentre la muscolatura liscia dei bronchi si contra ed ecco che l’aria ha meno spazio per passare.
Le riacutizzazioni possono anche mettere a rischio la vita e necessitano di essere trattate nel tempo, sotto costante controllo specialistico.
Inoltre, molti pazienti asmatici sono sensibili a più di un allergene, per cui la malattia asmatica si può acutizzare quando il paziente entra a contatto con quei determinati allergeni respiratori. Infine, spesso l’asma si aggrava nelle ore del riposo notturno.
Cause dell’asma
Se durante gli anni trenta e anni cinquanta, l’asma era annoverata tra le “sette malattie psicosomatiche” tanto che il suo trattamento era basato spesso sulla psicoanalisi, molti passi in avanti si sono passi e oggi si tendono per lo più ad attribuire all’asma fattori ambientali (acari, derivati di animali, muffe, ma anche smog e altre cause) e fattori genetici. Tra questi ultimi, si ritrova in primis l’atopia, quella particolare predisposizione genetica per cui l’organismo produce un quantitativo troppo alto di IgE per bilanciare l’esposizione agli allergeni.
Nello specifico, le cause di una malattia asmatica sono:
- fattori genetici e atopia, e dunque una familiarità asmatica
- iperreattività bronchiale aspecifica, ossia quella particolare sensibilità dei bronchi a rispondere a determinati stimoli (polveri, aria fredda, aria secca) con un broncospasmo
- allergeni, sostanze in grado di sensibilizzare il paziente e di scatenare poi reazioni allergiche. Gli allergeni più spesso responsabili delle crisi di asma, soprattutto in età pediatrica, sono gli acari della polvere di casa, gli allergeni animali (di cane e di gatto), i pollini, molti allergeni alimentari e alcuni funghi microscopici
- infezioni respiratorie, se si ha già una predisposizione famigliare ad ammalarsi, l’asma può avere il suo inizio anche dopo un’infezione virale delle vie aeree
- basso peso alla nascita, che può rientrare tra i fattori che favoriscono lo sviluppo di asma bronchiale
- inquinamento atmosferico, secondo ricerche è la causa principale dell’aumento dei casi di asma degli ultimi anni
- sigarette, il fumo è la più comune causa favorente asma nell’ambiente domestico
- reflusso gastroesofageo
- additivi alimentari, come i solfiti
- freddo e basse temperature
- sostanze irritanti, come vernici
- stress emotivo e fisico
Ci sono poi situazioni in cui si posso andare incontro a un episodio asmatico nel corso di una risata prolungata o di un pianto intenso.
Asma sintomi
Il sintomo di asma più diffuso è senza dubbio la tosse secca oppure quella causata dal catarro in gola. Altri sintomi molto comuni sono difficoltà di respirazione e una notevole oppressione al torace. Nel corso della fase di espirazione si può riconoscere con particolare facilità un tipico sibilo. Si tratta di sintomi che possono variare notevolmente durante il giorno, ma che appaiono con maggiore frequenza durante la notte oppure al risveglio.
Ricapitolando, i sintomi dell’asma sono:
- difficoltà respiratoria o dispnea (respiro affannoso, fiato corto)
- tosse stizzosa, secca o con muco
- naso chiuso o starnuti ripetuti
- respiro sibilante
- oppressione al torace
Asma diagnosi e come riconoscerla
Una volta che si verificano questi sintomi, è bene rivolgersi al proprio medico per farne un’accurata valutazione e ipotizzare una patologia asmatica. In genere è lo specialista pneumologo a fare le indagini del caso e una prima anamnesi, rilevando anche il quadro della ostruzione bronchiale (broncospasmo).
Se necessario, si procederà con uno di questi esami:
- spirometria, che consente di valutare determinati parametri respiratori
- prove allergometriche
- test con la metacolina, con il quale si verifica l’iperreattività bronchiale aspecifica
- radiografia del torace
- gastroscopia, importante se si sospetta reflusso gastro-esofageo
Asma rimedi e profilassi
L’asma è una malattia cronica e come tale va seguita nel tempo senza mai smettere. In presenza di asma, infatti, una terapia non va mai sospesa, anche se i sintomi sembrano regredire.
Dal momento che si tratta di una patologia soggetta a fasi alterne asintomatiche e riacutizzazioni, talvolta si pensa erroneamente di “autosospendere” la terapia o di seguirla a modo proprio. Niente di più sbagliato. Una crisi asmatica è determinata dalla riduzione del calibro dei bronchi, che provoca un ridotto apporto di ossigeno ai vari tessuti: va da sé che, ogni volta che ciò accade, il nostro corpo subisce un danno che si va a sommare a quello precedente, ampliando i sintomi ed aggravando la malattia.
La terapia dell’asma si basa sull’utilizzo di:
- farmaci “al bisogno”, da prendere solo dinanzi ad una reale necessità (i beta2 agonisti)
- farmaci antiasmatici “di fondo”, da assumere incessantemente per mantenere la malattia sotto controllo
È ormai prassi per la maggior parte dei medici assegnare ai pazienti dei broncodilatatori e del cortisone per via inalatoria.
Ma c’è una regola fondamentale quando si soffre di asma: non dimenticare mai alcune semplici norme igieniche e comportamentali:
- se si è allergici alla polvere di casa, meglio eliminare tendaggi, tappeti e peluche
- stare lontano da sostanze irritanti (fumo, vernici fresche, pelo di animali, pollini, sostanze con odore pungente)
- ventilare e climatizzare adeguatamente casa e auto
- mantenere un peso forma
- valutare attentamente le attività sportive da praticare
- monitorare eventuali allergie alimentari e/o farmacologiche
- monitorare infezioni intestinali
- controllare una eventuale malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE)
Inoltre, molti sono gli studi che dimostrato che se i bimbi vengono lasciati a contatto con cani e gatti, hanno meno probabilità di sviluppare asma in età adulta.
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Asma e dieta
Acidi polinsaturi omega-3 e antiossidanti possono esercitare notevoli effetti antinfiammatori, come l’annullamento dei radicali liberi.
In genere, un soggetto asmatico a tavola deve tendere a:
- eliminare tutti i formaggi grassi
- eliminare carni lavorate
- eliminare i vini contenenti solfiti
- consumare carni bianche e pesce
- condire solo con olio extravergine di oliva
- consumare frutta e verdura giornalmente
- ridurre i cibi lavorati, raffinati e confezionati
Germana Carillo