Tumore al pancreas: sintomi, fattori di rischio e speranze di vita

È uno dei tumori con la maggiore mortalità, ma se diagnosticato in tempo può essere curato con successo. Quali sono i sintomi del cancro al pancreas, gli stadi della malattia e quali sono le speranze di vita?

Il tumore al pancreas è uno dei tumori che incutono più preoccupazione perché per lungo tempo rimane asintomatico. Il cancro al pancreas è un tumore che ha origine dai tessuti del pancreas. Ma quali sono i sintomi di un tumore al pancreas? Quali sono i fattori di rischio e la percentuale di sopravvivenza per chi contrae questo tipo di cancro?

Il pancreas è un organo di forma allungata di circa 15 centimetri con l’estremità destra – la cosiddetta “testa” – più larga della sinistra. La sua posizione è in profondità nell’addome, tra lo stomaco e la spina dorsale, in un’ansa formata dall’intestino tenue. LEGGI anche: CIOCCOLATO FONDENTE E MAGNESIO: IN AIUTO CONTRO IL TUMORE AL PANCREAS

Il pancreas si suddivide in tre parti: la più grande viene chiamata “testa”, quella centrale “corpo” e la parte più sottile a sinistra dal nome di “coda”. Il suo compito è principalmente quello di produrre ormoni, tra cui l’insulina, che regola il livello degli zuccheri nel sangue, e gli enzimi (tramite i succhi pancreatici), che consentono la digestione da parte dell’intestino. Questi sono trasportati da alcuni dotti attraverso il pancreas e poi nei dotti biliari, che li trasportano all’intestino.

Il tumore al pancreas si sviluppa nel momento in cui alcune cellule, nella maggior parte dei casi nella parte destra della “testa”, si moltiplicano senza più un controllo. Circa il 70% dei tumori del pancreas si sviluppa infatti proprio nella zona della “testa” dell’organo e per la maggior parte nasce nei dotti che trasportano gli enzimi della digestione (Fonte: Airc). LEGGI anche: TUMORE AL PANCREAS: KILLER POCO CONOSCIUTO MA IN CRESCITA

Tipologie di tumore al pancreas

I tumori del pancreas possono essere distinti in:

  • tumori del pancreas endocrino, che possono avere origine dai diversi tipi di cellule delle isole di Langerhans (agglomerati di cellulte)
  • tumori del pancreas esocrino, che possono essere benigni o maligni, anche se i benigni sono estremamente rari

Tumore al pancreas: sintomi

Come dicevamo, agli stadi iniziali il tumore al pancreas non dà alcun segnale. Anche e soprattutto per questo si tratta di un tumore subdolo la cui diagnosi precoce è piuttosto complicata. Di sicuro, però, è chiara una cosa: coloro che hanno altri casi di tumore del pancreas in famiglia possono sottoporsi a controlli periodici sulla funzionalità non solo del pancreas, ma anche del fegato e dell’intestino.

I primi sintomi di tumore al pancreas sono:

  • dolore alla schiena
  • dolore nella parte alta o centrale dell’addome
  • nausea
  • stanchezza
  • perdita di appetito e perdita di peso
  • ittero, un ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi
  • urine di colore giallo o arancione scuro
  • feci di colore chiaro e schiumose
  • improvvisa insorgenza di diabete

In presenza sintomi evidenti, il medico prescriverà analisi del sangue e alcuni esami per accertare l’eventuale presenza di un tumore. Tra questi:

  • ecografia
  • angiografia
  • tomografia computerizzata
  • colangiopancreatografia endoscopica retrograda

Tumore al pancreas: gli stadi della malattia

Sapere a che “stadio” di trovi una malattia simile serve a scegliere il trattamento più indicato. Il cancro del pancreas si classifica in questi stadi:

  • stadio I: il tumore è circoscritto al pancreas
  • stadio II: il tumore si è diffuso agli organi adiacenti, come il duodeno o il dotto biliare, con o senza invasione dei linfonodi e senza invasione delle arterie (tronco celiaco o arteria mesenterica superiore)
  • stadio III: il tumore si è diffuso nelle arterie intorno al pancreas
  • stadio IV: il tumore si è diffuso a organi distanti (fegato, polmoni, osso, linfonodi non regionali)
    – recidivante: si ripresenta dopo il trattamento

tumore pancreas

Fattori di rischio

Le persone più a rischio sono gli adulti di età compresa tra i 60 e gli 80 anni, per cui il tumore al pancreas rimane un fenomeno molto raro al di sotto dei 40 anni.

I fattori che possono aumentare il rischio di insorgenza del cancro al pancreas sono:

  • età avanzata
  • fumo
  • sovrappeso e obesità
  • pancreatiti, infiammazioni croniche del pancreas piuttosto dolorose, in particolare le forme di pancreatite cronica ereditaria
  • diabete non insulino-dipendente, cioè quello che in genere si manifesta dopo i 45 anni di età
  • presenza di casi di tumore al pancreas in famiglia o anche di o di tumori della mammella o del colon

Tra i fattori di rischio vi è anche la presenza in famiglia di malattie genetiche che possono aumentare il rischio di cancro, come:

  • la mutazione del gene BRCA2 (responsabile di alcune forme di tumore al seno)
  • la sindrome di Peutz-Jeghers
  • la sindrome di Lynch
  • il melanoma-nevo multiplo atipico familiare
  • la sindrome di von Hippel-Lindau

Percentuale di sopravvivenza e speranze di vita

Si stima che ogni anno si manifestino in Italia 5.500 casi tra i maschi e 5.900 tra le donne. La prevalenza che si è registrata per molti anni ricade sugli uomini, soprattutto a causa del fatto che fumavano molto di più proporzione rispetto alle donne. La mortalità per tumore al pancreas a 5 anni dalla diagnosi si avvicina al 99%. Fino a poco fa la sopravvivenza media dal momento della diagnosi era attorno ai 3-6 mesi.

La diagnosi precoce aumenta le speranze di vita, ma non a caso il tumore al pancreas gode del triste primato di tasso di mortalità più elevato tra tutti i cancri esistenti.

Le terapie per i pazienti affetti da un tumore al pancreas sono in genere:

  • chemioterapia
  • intervento chirurgico
  • terapia mirata
  • radioterapia

La scelta della terapia più efficace e più adatta per il paziente dipende da:

  • posizione del tumore all’interno del pancreas
  • eventuale diffusione del tumore
  • età e stato di salute generale del paziente

Attualmente il tumore al pancreas può essere curato con successo solo se viene diagnosticato quando ancora si trova nei primi stadi (cioè se non ha ancora provocato metastasi) e solo se l’intervento chirurgico riesce ad asportarlo completamente.

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