Tatuaggi: come riconoscere allergie e infezioni (evitando complicanze)

Molte persone hanno complicanze dopo essersi tatuate la pelle. Come evitarle e come scongiurare un'infezione.

Tatuaggi e allergie: più persone di quante pensiate ha complicazioni dopo essersi tatuata la pelle. Complicazioni che spesso diventano croniche e durano oltre quattro mesi. Dolore, ispessimento della pelle, granulomi, reazioni allergiche, infezioni e pus: in tanti non conoscono le controindicazioni di un tatuaggio, che spesso si fa un po’ troppo alla leggera.

Secondo uno studio della Langone University di New York pubblicato sulla rivista Contact Dermatitis, il 10% di chi si fa un tatuaggio sviluppa complicazioni o reazioni avverse, che in più della metà dei casi diventano croniche. I problemi di salute vanno da semplici arrossamenti a reazioni allergiche più o meno pericolose che richiedono finanche la rimozione del tatuaggio stesso.

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La ricerca ha preso in esame 300 persone scelte a caso ed è stato chiesto loro se avevano mai avuto problemi con i loro tatuaggi. Circa il 10% del campione ha affermato di avere avuto qualche complicazione e tra loro sei su dieci hanno riportato problemi che sono durati più di quattro mesi.

Spesso il problema è un’infezione batterica, ma in alcuni casi quello che abbiamo trovato era sicuramente una allergia all’inchiostro – spiega Marie Leger, coautrice dello studiopersone che si sono fatte un tatuaggio rosso senza problemi, poi dopo qualche anno ne hanno fatto un altro e all’improvviso entrambi hanno iniziato a prudere e a gonfiarsi”.

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Come capire se un tatuaggio è infetto

Irritazione e un po’ di arrossamento, ma anche un leggero bruciore o dolore sull’area tatuata sono i cosiddetti effetti collaterali che normalmente appaiono nelle ore successive al tatuaggio. Solo se questi segni hanno un peggioramento nelle 48 ore successive è probabile che sia in atto un’infezione. La febbre è il primo segnale, ma possono esserci anche secrezioni di pus giallastro o verdastro. La ferita inoltre tende a generare cattivo odore. A questo punto, è sempre bene consultare un medico.

Le infezioni che possono svilupparsi sono:

Impetigine

Cellulite

Herpes simplex

Verruche virali

Infezione da micobatteri atipici

Ma si possono verificare anche infezioni per via ematica gravi, come:

Sifilide

Lebbra

Epatite virale

HIV

Reazioni di ipersensibilità eczematose

Le due reazioni di ipersensibilità più comuni sono dermatite allergica da contatto e dermatite fotoallergica. La reazione di solito appare come un’eruzione cutanea rossa infiammata e può essere a volte squamosa. I pigmenti del tatuaggio rosso causano il maggior numero di reazioni, in particolare quelli a base di solfuro di mercurio (cinabro).

Come evitare complicanze

Regola fondamentale è rivolgersi sempre e solo a tatuatori in possesso dell’idoneità igienico-sanitaria: gli aghi devono essere nuovi, sterili e monouso. Attenzione anche agli inchiostri che devono essere sterili e atossici. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, inoltre, per tatuarsi non bisogna scegliere parti anatomiche in cui sono presenti nervi o in cui la cicatrizzazione sia particolarmente difficoltosa e bisogna assicurarsi che la zona della pelle su cui si vuole fare un tatuaggio sia integra, sana e disinfettata.

Germana Carillo

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