Usiamo meno WhatsApp e abbracciamoci di più

Abbiamo davvero bisogno di trascorrere tanto tempo su WhatsApp rinunciando al contatto fisico con le persone care? O ci servono forse più abbracci?

WhatsApp, e in generale il mondo di Internet, hanno rivoluzionato le relazioni interpersonali permettendo di raggiungere virtualmente anche persone molto lontane. Un contributo senz’altro importante grazie al quale, oggi, siamo in grado di parlare con chiunque, ovunque si trovi nel mondo.

Al tempo stesso l’innovazione tecnologica ci ha paradossalmente allontanati gli uni dagli altri. Perché abituati a comunicare virtualmente, ci siamo dimenticati pian piano dell’importanza del contatto fisico, della comunicazione diretta non filtrata dalla tecnologia.

D’altronde il tempo che in media trascorriamo sui telefoni è in aumento costante e stando a una ricerca della Lancaster University, pubblicata sulla rivista Plos One, in media utilizziamo questo dispositivo cinque ore al giorno, dandogli un’occhiata almeno 85 volte nel corso della giornata, senza peraltro rendercene minimamente conto.

Un uso smodato che ha ripercussioni negative sui rapporti umani, sia perché ci rende meno propensi a incontrare le persone, sia perché durante le uscite in compagnia distrae spesso l’attenzione, interrompendo le conversazioni e l’intensità delle relazioni. E le stesse ripercussioni negative riguarderebbero le relazioni d’amore, come suggerisce una ricerca della Baylor University, messe a dura prova dall’uso di WhatsApp e altre app da cellulare.

Davvero un paradosso che un’applicazione capace di connettere persone che risiedono a grandi distanze, sia la causa della nostra mancanza di connessione umana! E tutto per colpa della dipendenza da queste applicazioni, e in generale dagli smartphone, dimostrata ormai da numerose ricerche, fra le quali una intitolata “The truth about smartphone addiction”.

Come rimediare? Innanzitutto cercando di “sconnetterci” sostituendo lo smartphone con altre attività, e magari dimenticandolo appositamente a casa durante le uscite, in modo da non cadere in tentazione. Difatti resistere è più facile quando WhatsApp non è sotto gli occhi con i suoi insistenti messaggi!

Anche disattivare la suoneria delle notifiche WhatsApp può essere un piccolo ma rilevante contributo. Tuttavia queste sono solo strategie che non risolvono il problema alla radice. Per farlo occorre sicuramente una riflessione più profonda ed è necessario porsi delle domande.

Per esempio chiedendosi se ha davvero senso parlare con tanti amici e conoscenti diversi scambiando messaggi scritti o vocali, rinunciando sempre più spesso all’incontro dal vivo. In fondo WhatsApp non è nato proprio per creare connessioni? Che senso ha utilizzarlo per sconnetterci dalla vita reale? Forse avremmo davvero bisogno di più abbracci e meno messaggi vocali!

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Laura De Rosa

 

 

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