Dalle Maldive alle Barbados, i paradisi esotici che offrono postazioni vista oceano per lavorare in smartworking

Da Anguilla alle Barbados, ecco le cinque destinazioni più affascinanti attualmente in lizza per i lavoratori a distanza.

Lavorare da casa è diventata la normalità per molti di noi a causa della pandemia di Covid-19, ma come sarebbe farlo da un posto davvero paradisiaco? Da Anguilla alle Barbados, ecco le cinque destinazioni più affascinanti attualmente in lizza per i lavoratori a distanza.

Di fatto, se da un lato un buon numero di destinazioni esotiche ha visto praticamente svanire le proprie entrate turistiche, negli ultimi mesi molte stanno sfruttando la situazione a proprio vantaggio offrendo visti estesi ai lavoratori in smart working nel tentativo di rimpinguare un po’ le casse.

Offrire la possibilità di fare smart working per risollevare le sorti della propria economia è stata per esempio la direzione verso cui si è mosso il Primo Ministro Mia Amor Mottley del governo delle Barbados, pronta a “sfruttare” la nuova condizione lavorativa cui la pandemia ci ha costretti come occasione di rilancio turistico.

Ecco quindi le 5 destinazioni da sogno:

Barbados

Mottley e il suo staff hanno proposto il “Barbados Welcome Stamp”, una sorta di Timbro di benvenuto della durata di 12 mesi per consentire ai visitatori la possibilità di lavorare in remoto dall’isola.

Il Primo Ministro Mia Amor Mottley spiega che il timbro, ora in fase di perfezionamento, consentirebbe alle “persone di venire e lavorare da qui all’estero, in modo digitale, in modo che le persone non debbano rimanere nel paesi in cui si trovanoNon devi lavorare in Europa, negli Stati Uniti o in America Latina se puoi venire qui e lavorare per un paio di mesi alla volta”.

Anguilla

Rinomata per le sue barriere coralline e le sue spiagge eccezionali, Anguilla è un posto meraviglioso da visitare e, grazie a una nuova iniziativa, i lavoratori a distanza hanno ora la possibilità di vivere e lavorare sulla piccolissima isola caraibica.

Secondo l’Anguilla Tourist Board, i candidati selezionati potranno trascorrere da tre mesi a un anno nel paese.
Mentre chiunque può fare domanda, Anguilla, che ha registrato solo tre casi di Covid-19 e nessun decesso, sta dando la priorità a quelli provenienti da paesi ritenuti più a “basso rischio”.

Attualmente sono in fase di accettazione le domande di chi prevede di arrivare sull’isola entro il 31 ottobre, mentre chi spera di arrivare dopo tale data potrà fare domanda alla fine di settembre.

Aruba

In realtà, il suo programma “One Happy Workation”  è aperto a chiunque abbia un passaporto statunitense valido e consente ai lavoratori di vivere e lavorare ad Aruba per un massimo di 90 giorni, offrendo tariffe speciali in una vasta gamma di hotel e resort, con vantaggi come Wi-Fi gratuito e pasti inclusi.

Sebbene non ci sia una quota per il programma che mira a “generare entrate per le imprese di Aruba e contribuire a rilanciare l’economia locale“, i candidati devono prenotare uno dei pacchetti di alloggio per un minimo di sette giorni per qualificarsi. Renaissance Aruba Resort & Casino, Hilton Aruba Caribbean Resort & Casino e il Ritz-Carlton, Aruba sono tra gli alloggi partecipanti.

Maldive

Il resort Nautilus Maldives offre chiamano “workation”: un modo di lavorare nel lusso più assoluto. Sarà bellissimo compilare fogli di calcolo in riva al mare e condurre riunioni su una spiaggia privata. E, attenzione, durante la pausa pranzo si può nuotare nel mare azzurro, fare snorkeling o semplicemente rilassarsi e guardare il mare.

Bermuda

Qui il programma “One Year Residential Certification” consente ai viaggiatori di trasferirsi nel territorio autogovernato britannico a lavorare a distanza per un anno e le famiglie con bambini hanno anche la possibilità di iscriverli alle scuole private o pubbliche.
Secondo una dichiarazione del premier delle Bermuda David Burt, il programma è aperto a “dirigenti a distanza, imprenditori autonomi e studenti universitari impegnati nell’apprendimento a distanza“.

Georgia

Non ce lo si aspetterebbe, eppure il bellissimo paese ex sovietico posizionato tra il Mar Nero e il Caucaso sta estendendo uno dei pacchetti più flessibili.

Il programma “Remotely from Georgia,” consente ai lavoratori a distanza di 95 paesi di vivere e lavorare lì senza visto per almeno un anno.
Conosciuta per le sue montagne innevate e i villaggi storici, la Georgia aveva vissuto un boom turistico prima della pandemia, con cinque milioni di viaggiatori in visita nel 2019, un aumento del 7% rispetto all’anno precedente.
Ora, le sue entrate turistiche sono state praticamente spazzate via negli ultimi mesi.

Il programma è rivolto a liberi professionisti, dipendenti a tempo pieno o imprenditori che possono rimanere in Georgia per almeno 360 giorni, ma tutti i lavoratori remoti possono presentare una domanda.

Fonte: CNN  / The Nautilus Maldive

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