35 giovani calciatrici afghane sono atterrate insieme alle loro famiglie in Inghilterra grazie ad un volo noleggiato da Kim Kardashian
Alla fine ce l’hanno fatto: un paio di giorni fa 35 calciatrici afghane insieme alle loro famiglie sono atterrate nel Regno Unito, sfuggendo alla brutalità del regime talebano. La missione è stata resa possibile grazie alla mobilitazione di Kim Kardashian, che ha noleggiato un aereo privato per prelevare le giovani atlete e i loro parenti dal Pakistan e portarli al sicuro in Inghilterra.
È un gran privilegio far parte di questa missione per salvare la squadra nazionale giovanile femminile afghana! – ha twittato la celebre imprenditrice e modella statunitense, pubblicando un video che mostra l’euforia delle atlete per la loro nuova vita – Tutte le ragazze hanno il diritto di diventare ciò che vogliono essere. Sono coraggiose ed è tragico che abbiano dovuto lasciare il loro Paese perché desiderano praticare uno sport che amano.
It's such a privilege to be a part of this life-saving mission to save the Afghan Female Youth National Team! All girls have the right to be whatever they want to be. They are courageous and it's tragic they had to flee their country because they wish to play a sport they love. pic.twitter.com/s9nAD588lg
— Kim Kardashian (@KimKardashian) November 19, 2021
Ma possiamo dire che l’operazione di salvataggio è stato un vero e proprio lavoro di squadra: per la riuscita è stato decisivo l’intervento di Khalida Popal, ex capitana dell’Afghanistan nazionale femminile, che ha guidato tutte le fasi dalla Danimarca, Paese in cui vive oggi. Fondamentale anche il supporto dell’italiano Andrea Radrizzani, presidente di Leeds United, club calcistico che ha offerto il proprio aiuto per la permanenza delle calciatrici e dei loro parenti in Inghilterra.
Il calcio femminile afghano è stato costruito sull’attivismo per usare il potere delle nostre voci per l’emancipazione delle donne e la giustizia oltre lo sport – ha raccontato Khalida Popal – Questa squadra ne ha passate tante e ha fatto molti sacrifici durante il suo viaggio verso la libertà.
Great mission accomplished team landed safely in UK 🇬🇧 🛬 Now, time to get as much support as possible to help them in their resettlement process. 130 people made it safe. Thanks to everyone 🙏💪✈️🛬 pic.twitter.com/y5zYWAbVdD
— Khalida Popal (@khalida_popal) November 18, 2021
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Una nuova vita attende le giovani calciatrice afghane
Come anticipato, le calciatrici afghane e le loro famiglie si trovano adesso nel Regno Unito. Qui potranno continuare a fare ciò che amano di più: correre dietro a un pallone, un’attività (una delle tante) diventata illegale per le donne rimaste in Afghanistan.
Siamo lieti che le calciatrici della squadra giovanile femminile afgana e le loro famiglie, guidate dalla loro coraggiosa ex capitana Khalida Popal, siano sbarcate in sicurezza nel Regno Unito – ha commentato Radrizzani in una nota – Siamo onorati di aver svolto la nostra parte e siamo grati che il governo abbia consentito il loro reinsediamento nel Regno Unito. Questo dimostra il potere del calcio, e dello sport in generale, e mostra come la comunità calcistica sia in grado di collaborare e mobilitarsi per salvare vite umane. Attraverso Play for Change Charitable Trust e Leeds United siamo pronti a sostenere le ragazze e le loro famiglie nella costruzione di un futuro inclusivo e prospero. Non vediamo l’ora di vederle giocare di nuovo a calcio
Welcome to UK to the young players and their family ( 130 people ) brilliant job from all the team and parties involved 💛💙 pic.twitter.com/Vy17rnaYAn
— Andrea Radrizzani (@andrearadri) November 18, 2021
Questa bellissima vicenda conferma che l’unione fa davvero la forza, non solo nello sport. Buona nuova vita, ragazze! Facciamo il tifo per voi!
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Fonte: Twitter
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