Botti di Capodanno: le ordinanze di divieto ci sono, ma i controlli (e le multe)?

Le ordinanze contro i botti di Capodanno non si contano più, eppure sfidiamo chiunque a dire che non ha sentito spararne neanche uno, perché se le norme ci sono, altrettanto non si può dire dei controlli che dovrebbero essere più severi.

In questi giorni, con l’avvicinarsi della fine dell’anno le ordinanze contro i botti di Capodanno non si contano più, eppure sfidiamo chiunque a dire che non ha sentito spararne neanche uno, perché se le norme ci sono, altrettanto non si può dire dei controlli che dovrebbero essere più severi.

I provvedimenti (per le città che li hanno adottati) prevedono il divieto assoluto di utilizzare petardi, botti e artifici pirotecnici in occasione dei festeggiamenti della notte di San Silvestro. Sono escluse dal divieto bengala, fontane, bacchette scintillanti, trottole e girandole luminose, considerati artifici non pericolosi.

Le violazioni saranno punite ai sensi dell’art. 7 bis del D. Lgs 267/2000 con la sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro, ma ci chiediamo quante saranno le multe? Perché lo scorso anno, il bilancio dei feriti è stato disastroso, di multe ne abbiamo viste davvero poche e le ordinanze sono state raggirate.

In sintesi: bellissimo vietare botti e petardi che sono una pratica pericolosa per persone, animali, ambiente e patrimonio pubblico, ma senza controlli e pene severe, non se ne viene fuori.

Purtroppo affidarsi al buon senso dei cittadini confidando ‘nella certezza che saranno loro stessi i primi a vigilare sul rispetto dell’ordinanza, astenendosi da comportamenti vietati’, come hanno scritto tanti sindaci, non ci sembra una buona idea.

E noi non siamo così ottimisti: si accettano scommesse sul fatto che anche quest’anno le ordinanze verranno disattese e sarà impossibile esercitare il controllo necessario su tutti coloro che i botti li hanno già comprati. E il punto è proprio questo? Perché sono stati venduti se l’ordinanza lo vieta?

Di buoni motivi per dire no ai botti ce ne sono tanti, ve ne elenchiamo alcuni: feriscono e in alcuni casi provocano la morte di persone e animali, spaventano bambini e anziani e non per ultimo inquinano l’ambiente. Nel 2019, sono state 216 le persone coinvolte in incidenti.

decalogo botti

Le alternative per festeggiare ci sono, adottatele e Buon anno!

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