Pesce d’Aprile: perché si chiama così (e perché si fanno gli scherzi)

La denominazione farebbe subito pensare al modo in cui i pesci abboccano all'amo. Ma dove nasce l'usanza del Pesce d'Aprile? E perché si chiama così?

Primo aprile, una data da sempre legata all’usanza di fare degli scherzi. È il cosiddetto Pesce d’Aprile, o anche April Fool’s Day o Pescado de Abril, una sorta di festa presente in tantissime parti del mondo.

Dalla Germania al Portogallo, dalla Francia alla Gran Bretagna, fino agli Stati Uniti, all’India e al Giappone: in ogni angolo esiste l’usanza, nel primo giorno di aprile, di tirare uno scherzetto a qualche malcapitato. Ma perché si dice “pesce d’aprile”? E da dove nasce questa tradizione?

Del pesce d’aprile in realtà non ci sarebbe una origine chiara e precisa. La denominazione farebbe subito pensare al modo in cui i pesci abboccano all’amo, uguale al modo in cui la “vittima” abbocca suo malgrado a una burla.

In realtà, la nascita del Pesce d’Aprile sarebbe da collegare a numerose leggende e storielle.

La storia del Pesce d’Aprile e perché si fanno gli scherzi

Una delle tesi più accreditate collega il Pesce d’Aprile all’equinozio di primavera, che cade tra il 20 e il 21 marzo e che nell’antichità corrispondeva all’inizio dei festeggiamenti del Capodanno, prima che il calendario Gregoriano lo spostasse al primo gennaio.

I festeggiamenti di questa sorta di Capodanno duravano fino al primo di aprile, data in cui, per esempio in Francia, ci si scambiavano pacchi regalo vuoti (ecco il Poisson d’Avril). Dalla Francia di Re Carlo IX e dalla Germania degli Asburgo, la tradizione si diffuse poi in Inghilterra nel XVIII secolo e negli altri stati europei.

Qui in Italia l’usanza di farsi degli scherzi il 1° aprile risale agli anni tra il 1860 e il 1880 e la prima città ad accogliere l’abitudine francese fu Genova, dove la tradizione si radicò prima tra i ceti medio-alti per poi dilagare anche nel resto della popolazione.

Ma c’è chi sostiene che la nascita del Pesce d’Aprile sia da collocarsi ancora più indietro nel tempo, come nell’Antica Roma, subito dopo le Idi di Marzo, quando i contadini organizzavano feste in onore della Dea Cibele, protettrice degli animali e dei luoghi selvatici, che si protraevano per diversi giorni con balli e canti sacri. Alcuni storici poi identificano delle somiglianze tra queste festività e il nostro odierno Pesce d’Aprile, perché già a quel tempo c’era l’abitudine di ingannare i propri amici con tanti scherzi.

Secondo altri, le origini del Pesce d’Aprile potrebbero risalire all’Antico Egitto. Antonio avrebbe chiesto a un servo di attaccare al suo amo un pesce enorme per vincere una gara di pesca e fare bella figura con la sua Cleopatra. Ma la donna, fiutato l’inganno, lo avrebbe sostituito con un pesciolino finto.

Ecco perché si fanno gli scherzi e la storia del primo aprile è legata alla sana consuetudine di prendersi in giro!

Perché “Pesce d’Aprile

La risposta pare essere molto semplice. Come i pesci abboccano facilmente all’amo, così le vittime delle burle “abboccano” perfettamente alla presa in giro. Ma a volte è davvero difficile non cascarci… Ricordate quando, il primo aprile del 2006 Wikipedia Italia annunciò la sua chiusura a causa di una richiesta esplicita di una persona? O quando Google diffuse la notizia di un nuovo tipo di collegamento gratuito a internet, o il nostro TG2 nel 2004 annunciò la scoperta del petrolio su Marte?

Insomma, prendiamo il giorno del primo aprile come l’occasione buona per concederci una sana risata e diteci quale scherzo avete in mente quest’anno!

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