Gli USA bombardano la Siria: pioggia di 59 missili per ‘garantire la pace’

Le immagini dei bambini soffocati dalle armi chimiche sono l'ennesima dimostrazione di un'umanità perduta. Adesso gli Stati Uniti hanno attaccato la base di Al Shayrat in Siria, considerata la zona calda da dove è partito l’attacco di due giorni fa su Khan Sheikun che ha portato la morte a 80 civili.

Le immagini dei bambini soffocati dalle armi chimiche sono l’ennesima dimostrazione di un’umanità perduta. Adesso gli Stati Uniti hanno attaccato la base di Al Shayrat in Siria, considerata la zona calda da dove è partito l’attacco di due giorni fa su Khan Sheikun che ha portato la morte a 80 civili.

Immagini che dimostrano ancora una volta la debolezza umana, ma che riportano alla ribalta una situazione che va avanti da quasi sette anni. Anni, mesi e giorni in cui uomini, donne e bambini hanno continuato a morire sotto i le bombe a frammentazione, così come per malnutrizione, per assenza di cure mediche. Torturati, abusati, mitragliati.

Dall’inizio della crisi in Siria, circa 12.000 bambini sono stati uccisi. Più di 2,3 milioni hanno dovuto lasciare il paese.

La risposta qual è?

Secondo Trump una pioggia di missili sulla Siria perché Assad ha violato le convenzioni Onu sulle armi chimiche.

Il bombardamento alla base militare di Shayrat, nella provincia di Homs, ha causato la morte di quattro militari siriani e la base è stata distrutta “quasi totalmente”.

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Questo quanto riferisce l’Osservatorio siriano dei diritti umani.

“Sono morti 4 militari tra i quali un generale di brigata dell’aeronautica. L’aeroporto è andato quasi totalmente distrutto. La pista, il deposito di carburante e la difesa aerea sono stati polverizzati”, spiega Rami Abdel Rahmane, direttore dell’Ong.

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Le reazioni

Il Pentagono fa sapere che l’attacco Usa contro la base aerea in Siria ha “ridotto la capacità del governo siriano di utilizzare armi chimiche”.

Una fonte del Pentagono ha detto che l’attacco è un evento “one-off”, una tantum, quindi si tratta di un attacco isolato e non è prevista al momento un’escalation militare americana in Siria.

“Un attacco pianificato”, secondo Mosca che chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu. La Russia secondo Trump, era stata informata prima dell’operazione.

“Questo può essere considerato come un atto di aggressione da parte degli Stati Uniti contro uno Stato dell’Onu”, ha detto ai media russi Viktor Ozerov, presidente del comitato di Difesa e sicurezza del Consiglio federale russo.

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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso “pieno sostegno” all’attacco americano, che “manda un messaggio forte e chiaro sul fatto che l’uso e la diffusione delle armi chimiche non saranno tollerati”.

“Israele sostiene appieno la decisione del presidente Trump e spera che questo messaggio di risolutezza rispetto alle orribili azioni del regime di Assad risuoni non solo a Damasco, ma anche a Teheran, Pyongyang e altrove”, dice il premier.

“Un’azione unilaterale è pericolosa, distruttiva e viola i principi del diritto internazionale”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Bahram Ghasemi, citato dall’agenzia iraniana Isna.

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Le dichiarazioni di Trump

“Nessun figlio di Dio dovrebbe soffrire un simile orrore. Prevenire e impedire la diffusione o l’uso di armi chimiche letali è nell’interesse vitale per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.

Insomma, il messaggio sembrerebbe essere: tolleranza zero per l’uso di armi chimiche contro persone innocenti.

“È innegabile che la Siria abbia utilizzato armi chimiche vietate, violando la convenzione sulle armi chimiche e ignorando gli avvertimenti del Consiglio di Sicurezza dell’ Onu. Assad ha stroncato la vita di uomini, donne e bambini innocenti e per molti è stata una morte lenta e brutale. Anche bellissimi neonati sono stati crudelmente assassinati in questo barbaro attacco”, spiega Trump.

Il presidente americano rivolge poi un appello ai ‘paesi civilizzati’,affinché si uniscano agli Usa per ‘porre fine al bagno di sangue in Siria’.

Ma è davvero la guerra la soluzione per garantire la pace?

Dominella Trunfio

Foto: Afp

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