7 Peccati capitali contro la Natura

Caratteristica della società moderna in cui viviamo è proprio quella di essere una delle più peccatrici! Avete mai pensato a come i sette vizi capitali (superbia, avarizia, lussuria, invidia, golosità, ira e accidia) commessi dall'uomo nel nostro secolo incidano sulla natura?

 

Chi non hai mai peccato di superbia o di golosità? E ancora meglio chi non è mai caduto nella trappola della lussuria privilegiando il piacere ad ogni altra sensazione? Caratteristica della società moderna in cui viviamo è proprio quella di essere una delle più peccatrici! Proviamo a pensare a quanti peccati l’uomo ha commesso e continua a commettere contro l’ambiente come ad esempio la deforestazione o l’inquinamento atmosferico! Avete mai pensato a come i sette vizi capitali (superbia, avarizia, lussuria, invidia, golosità, ira e accidia) commessi dall’uomo nel nostro secolo incidano sulla natura?

 

Ecco a voi qualche esempio:

1) Superbia

Ben noto per essere il peccato di vanità e narcisismo, l’orgoglio come dice Dante è l’amore perverso di sé, l’odio e il disprezzo per il prossimo.

Peccato contro natura: siamo convinti di poter intervenire a nostro piacimento sulla natura con la presunzione di poter far meglio, come ad esempio la diffusione soprattutto nei paesi più poveri delle coltivazioni OGM, senza aver effettuato tutti i test necessari.

Conseguenza: effetti sconosciuti e spesso nocivi alla nostra salute!

2) Avarizia

Ed è sempre questione di soldi! Pecchiamo d’avarizia quando ci attacchiamo troppo alle cose materiali. Che si tratti di denaro o di potere, siamo spinti a fare qualcosa solo per quella ricchezza temporanea.

Peccato contro natura: il consumismo, cuore e anima della società moderna in cui si crede che a tutto si può dare un prezzo.

Conseguenza: distruzione dell’ambiente! Estinzione della flora e della fauna, attraverso gli atti irresponsabili dell’uomo come la deforestazione, l’inquinamento (discariche illegali di rifiuti, ecc), lo sviluppo incontrollato delle città e la conseguente scomparsa degli spazi verdi!

3) Lussuria

Legata spesso ai pensieri più ossessivi o eccessivi di natura sessuale, la brama o fame del piacere fisico, dell’amore impuro ha inciso e continua incidere sulla nostra società. La lussuria è forse tra i più popolari e deleteri tra i sette vizi perché in nome del sesso vengono compiuti e mercificati tanti crimini contro persone (prostituzione, violenze sessuali ecc…), ma anche contro la natura.

Peccato contro natura: il piacere della carne ha fatto proliferare a dismisura l’uso di giocattoli erotici spesso inquinanti.

Conseguenza: questi giocattoli sono pieni di sostanze chimiche tossiche, gli ftalati che sono usati per produrre plastica, particolarmente nocivi all’apparato riproduttivo ma anche ai tessuti delicati come la bocca. L’intero processo, dalla produzione, alla sua utilizzazione e al suo smaltimento minaccia ambiente e salute. Con un po’ di attenzione però, potreste lussureggiare con il vostro partner in serenità e allo stesso tempo rispettare l’ambiente procurandovi quei simpatici eco-toys descritti nella nostra guida all’eco-sesso

4) Invidia

L’invidia è quella sensazione che ci porta a desiderare le qualità, i beni e le situazioni di un’altra persona alla quale vorremmo togliere e fare nostre.

Peccato contro natura: non ci si rende conto che non è l’ammirazione per la bellezza della natura, ma la pura e semplice invidia che ci porta a volerla tutta per noi, ad estirparla e ad espropriarla!

Conseguenza: minaccia della biodiversità e l’estinzione del prezioso mondo delle piante e degli animali che non possono vivere e prosperare al di fuori del loro ambiente naturale.

5) Golosità

L’eccessivo consumo, l’abbandono e l’esagerazione nei piaceri della tavola che ci porta ad ingozzarci ignari dei risultati!

Peccato contro natura: lo spreco di acqua ed elettricità, ma non solo, l’eccessivo consumo di carne e di pesce che sta distruggendo la fauna terreste e martittima.

Conseguenza: squilibri della salute ma soprattutto dell’ambiente essendo stato dimostrato che oltre la metà dei gas serra prodotti proviene dagli allevamenti industriali di bestiame.

6) Ira

L’incapacità di perdonare porta alla ricerca di vendetta che si traduce nel peccato mortale dell’ira: ingiusti ed inutili i sentimenti di odio e di rabbia che offuscano e bloccano la nostra mente.

Peccato contro natura: conflitti e guerre chimiche.

Conseguenza: l’omicidio e la distruzione in massa di tutte le forme di vita, con segni indelebili sul pianeta in cui viviamo.

7) Accidia

Forse fra tutti e sette, il peccato di accidia è quello che si risente di più sulla natura. Questo avviene perché l’accidia è definita come l’abbandono e il non prendersi cura di qualcosa che ci dovrebbe stare a cuore, ovvero di noi stessi e dell’ambiente che ci circonda.

Peccato contro natura: siamo troppo pigri e ignoranti per preoccuparci della natura tanto da dimenticarci il significato e la funzione fondamentale delle tre R: Ridurre, Riutilizzare e Riciclare.

Conseguenza: il degrado di una terra una volta perfetta.

Se per i sette peccati capitali l’inferno è assicurato una volta giunti a seconda vita, per quelli contro natura le conseguenze iniziamo a pagare già in questa di vita e ancora di più le pagheranno i nostri figli. E non c’è nessun sacramento come la “confessione” che potrà redimerci. Bisogna agire adesso, ognuno cercando di “peccare” meno nel suo piccolo.

Gloria Mastrantonio

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