Il Senato ha approvato all’unanimità la cosiddetta legge per la lettura che prevede una serie di iniziative a sostegno e per la promozione della lettura.
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Il Senato ha approvato all’unanimità la cosiddetta legge per la lettura che prevede una serie di iniziative a sostegno e per la promozione della cultura legata al mondo dei libri.
Con 228 voti a favore, e alla presenza del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il Senato ha votato e definitivamente approvato il DDL S. 1421 “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura”, già passato alla Camera nel luglio scorso.
La legge, come è scritto, si propone di:
“diffondere l’abitudine alla lettura, come strumento per la crescita individuale e per lo sviluppo civile, sociale ed economico della Nazione, e favorire l’aumento del numero dei lettori, valorizzando l’immagine sociale del libro e della lettura nel quadro delle pratiche di consumo culturale, anche attraverso attività programmate di lettura comune”.
Sono diverse le novità che introduce questa nuova norma, pensata per sostenere tutta la filiera della lettura. La nuova legge stabilisce la nascita di un piano nazionale per la lettura, nuove politiche di sconti e promozioni, un aumento del tax credit per le librerie, patti per la lettura con Regioni, Comuni, istituzioni scolastiche e culturali ma anche con privati, 500mila euro per la creazione della Capitale italiana del libro, istituzione dell’albo delle librerie e la nascita di una carta della cultura contro la povertà educativa.
Ma vediamo più nello specifico, una ad una, le novità che porterà la nuova legge.
Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura
Di questo si occuperà il Mibact, con il MIUR, tramite Conferenza Unificata. Ogni 3 anni si adotterà un nuovo piano di promozione che avrà a disposizione per le sue attività un fondo di 4 milioni e 350mila euro annui a partire dal 2020 (fondo che sarà gestito dal Centro per il Libro e la Lettura).
Patti locali per la lettura
Comuni e regioni aderiranno al Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura tramite patti locali che coinvolgeranno soggetti pubblici e privati, tra cui biblioteche e scuole. Verranno dunque lanciate una serie iniziative con lo scopo di aumentare il numero di lettori.
Capitale italiana del libro
Già da quest’anno verrà conferito ad una città italiana il titolo di “Capitale italiana del libro” in modo da favorire la nascita di attività e progetti di promozione della lettura. Ogni anno la città, scelta dal Consiglio dei ministri, cambierà. Questa sarà selezionata in base ai progetti che si candidano che avranno a disposizione un finanziamento massimo di 500mila euro.
Promozione della lettura a scuola
Le scuole di ogni ordine e grado promuoveranno anche autonomamente la lettura. Nasce a questo scopo la “scuola polo responsabile del servizio bibliotecario scolastico di ogni ordine e grado” che sarà individuata in seguito ad appositi bandi dagli uffici scolastici regionali. La “scuola polo” potrà promuovere scambi culturali e collaborazioni con biblioteche, associazioni culturali e altri enti.
Carta della cultura
Con la legge sulla lettura nasce la “Carta della Cultura” (elettronica) che offre un budget di 100 euro per l’acquisto di libri e altri prodotti o servizi culturali per i cittadini che risiedono in Italia e fanno parte di un nucleo famigliare svantaggiato. I requisiti per richiederla saranno stabiliti con uno specifico decreto entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge. Per poter offrire la carta della cultura sono stati stanziati 1 milione di euro annui a partire dal 2020.
Donazioni librarie
Non sarà applicata l’Iva per le donazioni gratuite di libri non più commercializzati o non più idonei per imperfezioni e danni, effettuate a favore di enti pubblici o privati senza scopo di lucro.
Prezzo dei libri
Questo è il punto più controverso della legge, non gradito da editori e librai. La legge riduce infatti lo sconto massimo sui libri che passa dal 15 al 5% mentre per i libri di testo, dal 20 al 15%. Tutte le case editrici avranno la possibilità di offrire sconti maggiori per un mese all’anno ad esclusione di dicembre. Le offerte non possono riguardare titoli pubblicati nei 6 mesi calcolati dal momento della promozione.
Per quanto riguarda i punti vendita, questi potranno per un mese e solo una volta l’anno, offrire sconti sui libri fino al 15%.
Albo delle librerie e altri vantaggi per le librerie
La nuova legge istituisce l’Albo delle librerie presso il Mibact. Possono far richiesta di accesso solo alcune librerie in base ai requisiti indicati con decreto del Ministro. Si tratterà di librerie di qualità:
“che esercitano in modo prevalente l’attività di vendita al dettaglio di libri in locali accessibili al pubblico e che assicurano un servizio innovativo e caratterizzato da continuità, diversificazione dell’offerta libraria e realizzazione di iniziative di promozione culturale nel territorio. Nella definizione dei requisiti, si tiene conto dell’assortimento diversificato di titoli offerti in vendita, della qualità del servizio, delle attività di proposta di eventi culturali, dell’adesione ai patti locali per la lettura…”.
E’ stato inoltre incrementato, arrivando a 5 milioni l’anno, il limite di spesa relativo al credito d’imposta di cui può usufruire chi vende libri.
Probabilmente non sarà perfetta, ma quantomeno questa legge prova a fare qualcosa per contrastare il serio problema degli analfabeti funzionali nel nostro paese.
Fonti di riferimento: Senato, DDL S.1421/ Agucult
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