Global Warming: il fumetto contro il riscaldamento globale

Il mondo dei fumetti ha deciso di dire, anch’esso, la propria a salvaguardia dell’ambiente. E’ uscito in questi giorni, infatti, Global Warming: un’antologia indipendente di autori italiani contro il riscaldamento del pianeta. Edita da Nda Press, sono 408 pagine di ottima fattura, in una rilegatura quanto mai d’alta qualità, per un prezzo (non per niente esoso) pari a euro 13,90.

Il mondo dei fumetti ha deciso di dire, anch’esso, la propria a salvaguardia dell’ambiente. È uscito in questi giorni, infatti, Global Warming: un’antologia indipendente di autori italiani contro il riscaldamento del pianeta. Edita da Nda Press, sono 408 pagine di ottima fattura, in una rilegatura quanto mai d’alta qualità, per un prezzo (non per niente esoso) pari a euro 13,90.

Quando anche linguaggio, così affascinante ma al tempo stesso accessibile, scende in campo per promuovere la salvaguardia dell’ambiente e tematiche ecologiche è certamente un motivo di orgoglio. Il fumetto in Italia, purtroppo, non gode di grande rispetto. Vige ancora quella cultura (nella mediocrità più ampia del termine) popolare che crede che sia cosa per bambini, ragazzi o per adulti che rifiutano di crescere. Fortunatamente, però, in molti sanno che non è così.

Global Warming, non vuole essere solo una raccolta di “linguaggio disegnato”, bensì è un’opera che ha tutte le caratteristiche per dimostrare (ai profani che non lo sanno) che anche questa forma artistica è “nobile”, non seconda a nessuno e in grado di affrontare temi e argomenti difficili e di denuncia come appunto tutto l’universo ambientale.

28 storie di cui si parla principalmente d’ambiente, ma non solo. Sono diverse, a tal proposito, le tematiche affrontate. Crisi economica, diversità culturali, interazioni tra popoli e guerre, tanto per citare le principali. Ecco allora il racconto (ai limiti dello sfogo) di Otto Gabos che parla proprio di un fatto di recentissima e attualissima cronaca, ovvero, la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico. Oppure le emozioni, puramente ambientaliste di Davide Reviati, passando per la storia di Cristina Spanò ambientata a Rosarno che come punto di vista ha quello di un extracomunitario. Emblematica, fin dal titolo, “La natura ci odia… e fa bene” di Gianluca Romano, mentre l’oscar alla più divertente (buttandola veramente sul ridere) è la storia del saggio Giorgio Rebuffi (classe 1928) dove il suo lupo Pugaciòff ce ne farà vivere delle belle. Un modo interessante di avvicinarsi alle problematiche ambientali è quello di Luana Vergari e Teodora Gales, che presentano gli esperimenti di Miss Ukulele e Little Frankenstein (Global Warming 01-02) nel tentativo di replicare in modo casalingo gli effetti del riscaldamento globale, secondo lo schema comico fisso dell’esperimento che fallisce.

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Questi sono solo alcuni accenni delle quasi 30 storie, scritte e animate da 40 autori, per invogliarvi a comprare una raccolta, quanto mai varia, del complesso e affascinante mondo del fumetto indipendente italiano. Global Warming, vuole far riflettere e, fidatevi, ci riesce nel migliore dei modi possibili.

Alessandro Ribaldi

Per maggiori informazioni e per sfogliare l’anteprima, clicca qui

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