Val di Funes: 10 cose da vedere

Sono le Odle, montagne calcaree che quando si sfaldano alzano nell’aria una nube di polvere. Sono luoghi dove la verticalità fa da padrona, sono state il terreno di gioco di Reinhold Messner

Pareti a strapiombo, spuntoni rocciosi e cime aguzze. Montagne uniche, solcate da sentieri più o meno difficili. Montagne ferite dalla Grande Guerra che ancora oggi al tramonto si colorano di quel rosso rame che ai soldati non lasciava altro che la malinconia per la propria casa lontana.

Sono le Odle, montagne calcaree che quando si sfaldano alzano nell’aria una nube di polvere. Sono luoghi dove la verticalità fa da padrona, sono state il terreno di gioco di Reinhold Messner.

Si trovano in Val di Funes, un luogo che pare fermo nel tempo, dove si respira un’aria di leggenda e dove ci si aspetterebbe da un momento all’atro di vedere un giovane ragazzo con barba e capelli impolverati passeggiare con uno zaino malconcio, corda e caschetto per le vie della cittadina. Un luogo dove si pensa non si possa fare altro che camminare o scalare ma in verità le Odle e i suoi boschi nascondono un bacino di esperienze uniche e da non farsi scappare.

Parco Naturale Puez-Odle

Un’occasione per immergersi all’interno di un mondo fantastico. Un luogo che offre l’opportunità di camminare tra peccete e lariceti gustandosi l’aria frizzante di montagna. Per i più arditi invece le Odle sono il paradiso del verticale dove poter ricalcare lo orme di Messner, Innerkofler e molti altri. Un patrimonio dell’umanità che offre destinazioni alla portata di tutti.

gruppo delle odle

Passo delle Erbe

Un valico tra la val d’Isarco e la val Badia raggiungibile in autobus ma anche e più piacevolmente a piedi. Dai suoi 2003 metri si può gustare una vista unica sulle montagne circostanti spaziando dal Sass del Putia al Gabler mentre si sta comodamente seduti a gustare le prelibatezze del rifugio alpino.

Chiesa di Santa Maddalena

Il sentiero attrezzato Günther Messner

Dedicato all’alpinista Günther Messner, fratello del più famoso Reinhold, anch’esso originario della val di Funes e morto nel 1970 durante la discesa dal Nanga Parbat (8125 metri), la nona montagna del pianeta per altezza. Un percorso che permette di scoprire la vera essenza dell’attività escursionistica nelle Dolomiti. Un sentiero divertente ma da affrontare solo in condizioni climatiche stabili e solo per esperti. Seppur attrezzato richiede buona capacità di movimento in montagna.

Il museo mineralogico di Tiso (Mineralienmuseum Teis)

Museo nato dalla passione per i minerali di Paul Fischnaller e di sua moglie Anna che hanno dedicato e continuano a dedicare tutto il loro tempo libero alla ricerca dei campioni oggi esposti. Nato come collezione privata è oggi un museo in costante crescita che offre l’opportunità di scoprire l’affascinante varietà rocciosa alpina perché i campioni non arrivano solo da Tiso e dalla Val di Funes ma anche dalle altre zone visitate da Paul durante la sua vita. Una collezione che continua a crescere perché, nonostante i suoi 82 anni, Paul continua ad andare in giro per le valli alpine alla ricerca di minerali con cui arricchire le sale del suo museo.

Chiesa di San Giacomo

Risalente al 1500 ma con una storia che affonda le sue radici nel ‘300, è una chiesa spartana che cela al suo interno la maestosità di un bel trittico gotico.

San Pietro

Il centro più importante della valle in cui si trova quello che viene chiamato il “duomo di Funes”, una chiesa dalle grandi dimensioni. Dall’abitato partono decine di sentieri per piccole e brevi escursioni che permetto di raggiungere il Passo delle Erbe oppure una piccola e bella cascata.

Il centro visite del Parco Puez-Odle

All’interno della struttura trova spazio un museo tematico interattivo dedicato al parco che si propone di far conoscere il patrimonio geologico, biologico e culturale della zona. Un’attrattiva sicura se avete dei figli che così potranno imparare toccando con mano e divertendosi.

il gruppo delle odle copia

Castel Forte

Uno dei più grandi complessi fortificati dell’Alto Adige, posizionato su un’altura dominante sul fiume Isarco. Oggi visitabile, ospita al suo interno il più grande torchio altoatesino, alto oltre 10 metri, e una collezione di oltre 100 miniature di castelli realmente esistenti.

Sentiero botanico

Un breve ma affascinante sentiero immerso in una vastità floreale vi permetterà di conoscere con una piacevole passeggiata rilassante la grande varietà floristica della Val di Funes.

funes

La ciclabile della Valle Isarco

Per gli amanti della bicicletta, questo percorso, che si snoda in due tappe dal Brennero fino a Bressanone passando per il Colle Isarco, è sicuramente un’interessante meta per delle gite su due ruote.

Foto e testi Gian Luca Gasca

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