Viaggiare coi bambini, non solo si può ma si deve fare. Scoprire il mondo coi propri figli, che siano viaggi verso terre lontane o solo di poche centinaia di km, è un'esperienza stimolante, soprattutto per i bambini. È bene però farlo in assoluta sicurezza, come suggerisce la nuova Guida resa nota dalla Società Italiana di Pediatria
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Viaggiare coi bambini, non solo si può ma si deve fare. Scoprire il mondo coi propri figli, che siano viaggi verso terre lontane o solo di poche centinaia di km, è un’esperienza stimolante, soprattutto per i bambini. È bene però farlo in assoluta sicurezza, come suggerisce la nuova Guida resa nota dalla Società Italiana di Pediatria, in occasione del 74° congresso.
Un viaggio, infatti, soprattutto in Paesi lontani, può presentare dei rischi per la salute dei più piccoli, ma basta seguire alcune importanti norme di prevenzione per spostarsi serenamente.
Secondo i Pediatri, le malattie che vengono contratte più spesso dai bambini durante un viaggio internazionale sono: diarrea (28% dei casi), malattie dermatologiche (25%), malattie febbrili sistemiche, specialmente malaria, (23%), malattie respiratorie (11%).
“È importante essere bene informati sui possibili rischi a cui si può andare incontro prima, durante e dopo ogni viaggio, pianificando ogni dettaglio nel rispetto della salute e del benessere dei bambini e di tutta la famiglia”, sono le parole del Presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Villani. “E ricordare che alcune malattie come la malaria possono manifestarsi anche a distanza di tempo, pertanto è opportuno indagare episodi febbrili che possono verificarsi al rientro se si è stati in Paesi ad alta endemia”.
Ecco le guida riassunta in 10 mosse per viaggiare sicuri
Cosa fare prima di un viaggio
Innanzitutto bisogna organizzare il viaggio con largo anticipo, incontrando il proprio pediatra almeno 4-6 settimane prima della partenza. In questo modo potrà valutare la storia clinica del bambino e il suo stato di immunizzazione valutando la necessità di eventuali vaccinazioni.
Cosa mettere in valigia
È importante ricordarsi di portare farmaci e presidi comuni che però potrebbero non essere disponibili nel Paese di destinazione:
- soluzioni disinfettanti
- gel disinfettante per le mani
- analgesici e antipiretici
- pomate cortisoniche contro punture di insetti
- anticinetosici contro mal d’auto, d’aereo, di mare
- un antibiotico ad ampio spettro
- soluzioni reidratanti orali
- prodotti antizanzare
- antimalarici (se indicata la profilassi)
- creme solari ad alta protezione
- farmaci utilizzati abitualmente, in quantità sufficiente per tutta la durata del viaggio o con un 10% di prodotti in più
- certificato di assicurazione sanitaria
Viaggio in aereo e jet lag
Non ci sono controindicazioni per i viaggi in aereo, salvo casi di malattie infettive acute (sinusiti o infezioni dell’orecchio), interventi chirurgici recenti, malattie respiratorie croniche severe, neonati con meno di 48 ore di vita e donne in gravidanza dopo la 36a settimana. In caso di lunghi viaggi, si rischiano i classici fastidi del jet lag, come alterazioni del ritmo sonno-veglia, disturbi dell’attenzione, malessere generale. Per questo, è utile regolare le ore del sonno e dei pasti subito dopo l’arrivo e, se possibile, già nei due giorni che precedono la partenza.
In particolare, se ci si sposta verso Est, nei giorni precedenti è importante anticipare di 1-2 ore il momento del sonno e favorire l’esposizione alla luce nelle ore mattutine. In caso di viaggi a ovest, al contrario, nei giorni precedenti è utile posticipare di 1-2 ore il momento del sonno.
Si possono presentare anche dei fastidi legati alle variazioni di pressione all’interno della cabina degli aerei, con mal d’orecchio e acufeni, che possono essere ridotti con la deglutizione.
Viaggio in auto: sempre sul seggiolino
Sembra banale anche ribadirlo ma i bambini devono viaggiare sempre seduti sul loro seggiolino. Prima di partire, può essere utile far consumare loro un pasto leggero.
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In montagna
Le temperature della montagna, in estate più miti che in città, sono adatte alle vacanze con i bambini. Basta osservare qualche precauzione. Si può presentare il cosiddetto mal di montagna, con condizioni generali abbattute, irritabilità, anoressia, nausea, vomito, disturbi del sonno, legata al superamento di quote al di sopra dei 2.500 metri. Per prevenirlo, è meglio raggiungere gradualmente quote particolarmente elevate.
In generale, durante i viaggi in montagna vanno considerati sia il fattore freddo perché i bambini sono più soggetti a rischio di ipotermia che il fattore sole proteggendo i piccoli con occhiali, cappellini e creme solari ad alta barriera.
Attenti al cibo e alla “diarrea del viaggiatore”
Si tratta infatti di una delle malatte infettive più diffuse durante un viaggio internazionale soprattutto in Paesi come Asia, Medio Oriente, Africa, Messico e America Centro-Meridionale, ed è associata a febbre e vomito, dolori addominali. Per i bambini occorre fare attenzione alla disidratazione. È bene dare loro acqua e bevande contenute in bottiglie sigillate, evitare l’uso di ghiaccio nelle bevande, consumare solo latte bollito o pastorizzato, evitare alimenti crudi e lavare bene le mani.
In acqua
Purtroppo, l’annegamento è la seconda causa di morte più diffusa nei bambini che viaggiano. Per questo, nonostante la supervisione dei genitori, è più sicuro che i piccoli indossino sempre dispositivi di sicurezza. Valgono poi le regole legate al buon senso, ossia preferire zone attrezzate ed evitare di allontanarsi in acqua verso il largo con il bambino.
Soprattutto in Paesi tropicali fare attenzione a: gronghi, murene, piranha, squali, meduse, coralli, ricci di mare, pesci ragno, scorfani.
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Punture di insetti
Gli insetti possono trasmettere alcune malattie, soprattutto le zanzare, più diffuse negli ambienti rurali, nelle ore notturne e durante la stagione delle piogge. Per questo, il consiglio è quello di tenerle alla larga rimanendo in ambienti chiusi nelle ore serali e notturne: posizionare zanzariere alle finestre e intorno al letto, indossare abiti di colore chiaro, che coprano braccia e gambe, preferire scarpe chiuse, utilizzare repellenti naturali, applicandoli ogni 3-4 ore.
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…e morsi di animali
Morsi o ferite da animali possono essere molto dannosi e determinare la trasmissione di alcune malattie, tra cui la rabbia. Per evitarli è meglio prendere alcuni accorgimenti: oltre a verificare di essere in regola con le vaccinazione contro il tetano e la rabbia, è importante evitare di avvicinare o nutrire animali. In caso di morso, la ferita va pulita e disinfettata e nel caso di rischio di esposizione a rabbia, è necessario consultare una struttura sanitaria locale.
Cosa fare al rientro
Tornando da uno dei Paesi dove sono presenti ancora numerose malattie, è consigliata una visita dal medico visto che alcune patologie possono manifestarsi anche a distanza di tempo. Ciò vale soprattutto per bambini affetti da patologie croniche (malattie cardiorespiratorie, diabete mellito, immunodeficienza), per coloro che sono stati esposti ad una malattia infettiva durante il viaggio o che hanno trascorso più di 3 mesi in un Paese in via di sviluppo.
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Francesca Mancuso