Quest'estate tantissime famiglie italiane dovranno rinunciare alle vacanze: spostarsi in aereo, nave o auto è diventato un salasso, a causa del caro carburante. I prezzi sono alle stelle, il modo più conveniente per viaggiare resta il treno, ma non sempre è una soluzione comoda
C’è chi attende l’estate per godersi finalmente le meritate ferie e approfittarne per fare un viaggio, magari in compagnia della famiglia o di amici. Quest’anno, però, il sogno è già naufragato per tantissimi italiani, che si sono ritrovati costretti a rivedere i loro piani per la stagione estiva. Il motivo? Fra rincari nel settore dei trasporti e voli aerei cancellati (a causa dei continui scioperi), spostarsi dal proprio Paese per andare all’estero o addirittura da una Regione all’altra è diventata un’odissea.
Lo scoppio della guerra in Ucraina non ha fatto altro che peggiorare la crisi energetica che stavamo già vivendo. Insomma, si prospetta un’estate nera per chi aveva in mente una vacanza da sogno, all’insegna del relax.
Voli dei biglietti aerei schizzati alle stelle e voli cancellati
L’impennata dei costi del carburante, provocata dall’inflazione, hanno fatto schizzare alle stelle i costi dei biglietti aerei. Secondo quanto riportato dai dati ISTAT, questi sono lievitati del 90% rispetto al 2021 e del 64% rispetto al 2020. Paragonate all’anno 2019, prima dello scoppio della pandemia, le tariffe sono comunque aumentate del 56%.
Gli incrementi più significativi interessano i voli internazionali: si registra addirittura un aumento del 124% rispetto al 2021, mentre sono lievitati del 92% rispetto al 2020. Al contrario, i voli nazionali registrano una crescita più contenuta: +33% rispetto allo scorso anno.
Gli aumenti si registrano anche nel settore marittimo: quest’anno si è assistito ad un picco del +21% rispetto all’anno 2020. A chi vuole davvero risparmiare resta l’opzione dei treni, le cui tariffe sono diminuite del 10% rispetto allo scorso anno; in confronto con il 2020 e il 2019, si registra rispettivamente una riduzione del 5% e del 2%.
Quale carburante è più conveniente per fare il pieno durante le vacanze?
Come se non bastasse, a breve scatteranno i rincari sui pedaggi autostradali (+1,5%). Chi deve raggiungere località marittime deve fare i conti con i prezzi salatissimi dei carburanti. Per capire quanto è lievitata la spesa rispetto agli anni scorsi, l’associazione Altroconsumo ha condotto un’inchiesta concentrandosi su 12 tratte autostradali verso zone di mare.
Partendo dalle grandi città, quali Milano, Roma, Napoli, Torino e Firenze sono stati percorsi i tragitti più battuti dai vacanzieri verso Lignano, Rimini, Palinuro, Alassio, Gallipoli, Viareggio e Senigallia. Le analisi sono state effettuate sulla base di un consumo medio in litri di benzina e di gasolio, e i dati sono stati confrontati in seguito con il 2020 e il 2021.
Nelle ultime settimane, il costo del carburante è salito oltre i 2€/l, al contrario di due anni fa, quando benzina e diesel costavano rispettivamente 1,40€/l e 1,28€/l. Se si considerano questi dati, chi guida oggi una macchina a benzina, spenderebbe il 27,7% in più per il viaggio, rispetto al 2021 e ancora di più rispetto al 2020 (+ 48,2%). – spiega Altroconusmo – Ad esempio, per la tratta Milano-Palinuro, si prevede che un automobilista spenderà 58€ in più rispetto al 2020 e 88€ in più a differenza di due anni fa.
Il costo del gasolio cresce del 36,9% rispetto al 2021, ma è il confronto rispetto al 2020 che spaventa: si registra un’impennata del 58,2%. Anche in una breve tratta come Milano-Rimini, per un rifornimento di diesel si verseranno 22€ in più rispetto allo scorso anno e 30€ in più rispetto al 2020.
Insomma, quest’anno le vacanze saranno un lusso riservato a pochi. C’è chi il mare lo vedrà solo con il binocolo (e neanche…)
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Altroconsumo
Leggi anche: