I prezzi degli stabilimenti balneari sono schizzati alle stelle rispetto allo scorso anno: i dati dell'indagine nazionale condotta dall'IRCAF
Indice
L’estate è alle porte e tantissime famiglie italiane hanno già prenotato le loro vacanze al mare, ma purtroppo dovranno fare i conti con tariffe molto più salate rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dalla terza indagine sul costo degli stabilimenti balneari, condotta dal centro studi IRCAF (Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Formazione). Soltanto nel mese di giugno, infatti, si è registrato un aumento medio del 4,11% per il costo giornaliero e del 13,90 % per quello settimanale rispetto allo stesso mese del 2020.
Per realizzare l’indagine, è stato preso in considerazione il costo di un ombrellone e due lettini nelle settimane di inizio stagione dal 12 al 19 Giugno (sette notti) al fine di capire come si presenta il quadro delle politiche di prezzo e servizio nelle spiagge italiane alla luce delle linee guida del Governo, delle ordinanze regionali e locali. L’indagine
a campione sul territorio nazionale ha coinvolto 45 stabilimenti balneari delle località più rinomate delle 15 Regioni affacciate sul mare, contattati telefonicamente dai ricercatori dell’IRCAF.
Leggi anche: Estate 2021: quali saranno le regole anti-Covid in spiaggia e al mare?
Prezzi schizzati alle stelle
21.79 euro è la spesa media nazionale del campione per il giornaliero festivo a giugno (inclusi i costi di sanificazione anti-Covid). Tale costo è comprensivo di un ombrellone e di due lettini in quarta fila per un solo giorno (sabato o domenica). Rispetto all’anno scorso i prezzi sono aumentati del 4,11%, mentre la spesa media settimanale dal 12 al 19 giugno (sette giorni interi) si attesta a 135,97 euro, e con un aumento di ben 16,59 euro sul 2020 pari +13,9 %.
Le differenze di prezzo in base alle zone
I costi degli stabilimenti balneari variano da zona a zona. Per un giornaliero si va da un massimo 50 euro a Sabaudia, 45 a Punta Ala, ad un minimo di 10 euro giornalieri a Grado e a Praia di Mare, ecc.
“Si tratta di prezzi che riflettono la diversità dei servizi sul territorio, standard diversi che si rivolgono ad una vasta gamma di turisti, con diverse possibilità economiche e che tendono ad aumentare significativamente nel mese di luglio ed agosto dove i prezzi sono più elevati” fanno notare i ricercatori dell’IRCAF
Stabilimenti balneari più cari sulla costa tirrenica e ligure
Già a partire da giugno si registra un aumento dei costi ben sei volte negli stabilimenti che si affacciano sul Mar Tirreno e Ligure, mentre quelli del Mar Adriatico e Jonio sono decisamente più economici. Per i lidi che si trovano sulla costa adriatica e jonica la spesa media di giugno si attesta intorno ai 15,92 euro per il giornaliero e sui 96,94 euro per il settimanale, con un aumento dei prezzi rispetto l’anno scorso (+3,24% ovvero di +3.04 euro per il settimanale, mentre si registra un calo del -11,34% per il giornaliero).
Invece, negli stabilimenti balneari della costa tirrenica e ligure i prezzi sono lievitati.
Qui si registrano costi significativamente più elevati 28 euro medi giornalieri con un aumento 3, 79 euro equivalente al 15,65% in più rispetto al 2020 mentre per il settimanale la spesa si attesta 177,29 euro ovvero con un aumento su base annua di 28,18 euro equivalente al +18,90%.– si legge nell’indagine – Un aumento nel settimanale del Tirreno in rapporto all’Adriatico che è di 6 volte in più rispetto all’Adriatico Ionio. La spesa media nel mare Tirreno è del 75% in più per il giornaliero e dell’82% per il settimanale rispetto la spesa nel mare Adriatico.
Fonte: IRCAF
Leggi anche: