L’associazione Mareamico di Agrigento in un lungo post manifesta tutto il suo sconcerto rivelando che la Scala si sta letteralmente sbriciolando.
La Scala dei Turchi viene giù a pezzi. La meravigliosa parete rocciosa che si erge a picco sul mare sulla costa di Realmonte, in provincia di Agrigento, non ce la fa a reggere ai danni causati dal maltempo. Ma a provocare realmente quello che si delinea come un disastro imminente è l’eccessiva cementificazione attorno.
A denunciarlo è l’associazione Mareamico di Agrigento che in un lungo e accorato post su Facebook manifesta tutto il suo sconcerto rivelando che la Scala si sta letteralmente sbriciolando e che i detriti di marna sono collassati sui gradoni naturali della maestosa scogliera di Realmonte.
E poi l’accusa: “L’eccessiva cementificazione tutto intorno a lei ha modificato il normale deflusso delle acque meteoriche e poi l’esagerata frequentazione dei luoghi ha fatto il resto. La Scala dei Turchi si sta sciogliendo come neve al sole e ad accorgersene è solo Mareamico. Ormai sono anni che documentiamo lo stato di abbandono di questo luogo candidato a patrimonio dell’Unesco”.
Solo in agosto scorso, la Scala era stata riaperta alla fruizione dopo il crollo del lato a est, ripristinato con un’opera di disgaggio, ovvero con una tecnica usata per la messa in sicurezza in tempi brevi di una parete rocciosa. Ma probabilmente quello che occorre è un intervento molto più incisivo contro il dissesto idrogeologico, che rischia di mettere in ginocchio
“Tutti devono sapere che questo è un luogo estremamente pericoloso – continuano dall’associazione. Soprattutto il gran numero di turisti che la frequentano non sono consapevoli del pericolo che corrono durante la sua visita. Non possiamo sempre gridare al miracolo”.
Quello del dissesto idrogeologico in Italia non è questione recente: praticamente da sempre, da quando il forte incremento delle aree urbanizzate senza una corretta pianificazione territoriale ha portato a un considerevole aumento degli elementi esposti a frane e ad alluvioni e quindi del rischio.
Secondo i dati dell’edizione 2018 del Rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia dell’Ispra: 7.275 comuni (91% del totale) sono a rischio per frane e/o alluvioni; il 16,6% del territorio nazionale è classificato a maggiore pericolosità; 1,28 milioni di abitanti sono a rischio frane e oltre 6 milioni di abitanti a rischio alluvioni.
In più, quasi 30mila monumenti e oltre 40mila beni culturali potrebbero scomparire a causa di frane e alluvioni e tra questi vi è, ora è sotto gli occhi di tutti, anche la celebre Scala dei Turchi, che possiamo far assurgere a simbolo della necessità di un concreto intervento di prevenzione, come unico percorso capace di ridurre i pericoli e la completa disintegrazione delle nostre bellezze naturali.
LA SCALA DEI TURCHI SI STA SBRICIOLANDO!
La Scala dei Turchi si sbriciola: centinaia di massi sono venuti giù, durante il maltempo degli scorsi giorni. I detriti di marna sono collassati sui gradoni naturali della maestosa scogliera di Realmonte. L’eccessiva cementificazione tutto intorno a lei ha modificato il normale deflusso delle acque meteoriche e poi l’esagerata frequentazione dei luoghi ha fatto il resto.La Scala dei Turchi si sta sciogliendo come neve al sole e ad accorgersene è solo Mareamico. Ormai sono anni che documentiamo lo stato di abbandono di questo luogo candidato a patrimonio dell’Unesco. Solo alcuni mesi fa la Scala dei Turchi era stata riaperta alla fruizione, dopo il crollo del lato est, ripristinato con un’opera di disgaggio finanziato dalla Regione Sicilia. Tutti devono sapere che questo è un luogo estremamente pericoloso. Soprattutto il gran numero di turisti che la frequentano non sono consapevoli del pericolo che corrono durante la sua visita. Non possiamo sempre gridare al miracolo. Occorre un’operazione di responsabilità: va interdetto il versante ovest che si affaccia su lido Rossello. Ed urge una programmazione e una seria gestione del sito, con il contingentamento delle presenze. La Scala dei Turchi richiama ogni anno centinaia di migliaia di visitatori, con un riverbero importante sull’aspetto turistico e di conseguenza economico del territorio, merita dunque la giusta attenzione.
Posted by Mareamico Delegazione Di Agrigento on Sunday, December 1, 2019
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