Queste sono le 10 migliori destinazioni legate al turismo dell’olio d’oliva (c’è anche l’Italia ma non al primo posto come pensi)

Scopriamo le 10 migliori destinazioni per l'oleoturismo: presente l'Italia, che però non guida la classifica, piazzandosi al secondo posto

Il turismo legato all’olio d’oliva, noto come oleoturismo, è una tendenza in crescita che attira un numero sempre maggiore di viaggiatori desiderosi di immergersi nella cultura e nelle tradizioni legate alla produzione dell’olio d’oliva. Perfetto per i buongustai, gli amanti dell’agriturismo e chiunque voglia esplorare la ricchezza culturale e gastronomica di una regione, l’oleoturismo offre esperienze interessanti che vanno dalle degustazioni guidate ai tour attraverso gli uliveti, fino alla scoperta dei segreti della produzione di questo prezioso “oro liquido”.

Sebbene l’Italia sia uno dei paesi più conosciuti al mondo per la produzione di olio d’oliva, non occupa il primo posto nella classifica delle migliori destinazioni per l’oleoturismo. Sorprendentemente, altri paesi del Mediterraneo, e persino alcune destinazioni inaspettate, stanno emergendo come leader in questo settore.

Ecco le dieci migliori destinazioni globali legate al turismo dell’olio d’oliva.

Spagna

Al vertice della nostra lista si trova la Spagna, che domina l’oleoturismo grazie al clima mediterraneo ideale e alla vasta produzione di olio d’oliva. Con oltre 5.965.080 tonnellate prodotte e 2.623.100 ettari di uliveti, la Spagna offre un’infinità di esperienze legate all’olio d’oliva. Le regioni di Valencia, Catalogna ed Estremadura sono tappe obbligate per chi desidera scoprire i segreti della produzione e godere di degustazioni uniche. In queste aree, le visite guidate alle aziende agricole e i tour nei frantoi sono attività imperdibili per gli appassionati.

Italia

L’Italia, nonostante sia spesso associata al miglior olio d’oliva al mondo, si posiziona al secondo posto. Il paese vanta il maggior numero di sessioni di degustazione di olio d’oliva (147) e una produzione significativa di 2.194.110 tonnellate. Le possibilità di oleoturismo sono quasi infinite: 18 delle 20 regioni italiane producono olio d’oliva, permettendo ai visitatori di scegliere tra esperienze uniche che spaziano dalle degustazioni in cantina ai campeggi sotto gli ulivi, senza dimenticare i romantici voli in mongolfiera sopra gli uliveti, proposti da alcune aziende agricole.

Grecia

La Grecia, che occupa il terzo posto con 1.228.130 tonnellate, è nota non solo per la qualità del suo olio d’oliva ma anche per l’entusiasmo che circonda questo prodotto, con il sentimento positivo più alto tra i consumatori (25%). La produzione di olio d’oliva è diffusa su gran parte del territorio greco, e le isole di Creta, Corfù e Mykonos sono tra le destinazioni più rinomate per l’oleoturismo. Qui, i visitatori possono esplorare antichi uliveti e partecipare a tour che offrono un’immersione totale nella cultura olivicola del paese.

Turchia

La Turchia è un’altra destinazione emergente nel panorama dell’oleoturismo, con una produzione annua di 1.525.000 tonnellate e un punteggio elevato nella classifica dell’olio d’oliva. Le sue affascinanti “strade degli ulivi” attraversano numerose città e paesi pittoreschi, tra cui Balıkesir e Çanakkale, dove è possibile visitare musei dedicati all’olivo e partecipare a degustazioni nei tradizionali frantoi. La Turchia offre un’esperienza oleoturistica autentica e meno conosciuta, perfetta per chi cerca qualcosa di diverso.

Albania

L’Albania, con il più grande numero di uliveti al mondo, ben 9.166.006 ettari, sta rapidamente diventando una destinazione di rilievo per l’oleoturismo. Pur essendo meno nota rispetto ai suoi vicini mediterranei, l’Albania assicura esperienze di turismo dell’olio d’oliva che vanno dalle visite ai frantoi nei dintorni di Tirana ai tour nelle zone rurali di Marikaj e Tepelene. I tour permettono di scoprire metodi di produzione tradizionali e di assaggiare olio d’oliva autentico, spesso accompagnato da degustazioni di altri prodotti locali.

Marocco

Il Marocco è il primo paese al di fuori dell’Europa a figurare nella lista, posizionandosi al sesto posto grazie alla sua significativa produzione di olio d’oliva (1.912.238 tonnellate). Le principali aree di produzione si trovano a Meknes, Marrakech, Fes, Casablanca e Agadir, dove i visitatori possono esplorare uliveti che si estendono a perdita d’occhio e partecipare a degustazioni durante la stagione di produzione, che va da ottobre a dicembre. L’esperienza oleoturistica in Marocco è arricchita dalle tradizioni culinarie locali e dall’ospitalità calorosa.

Argentina

Spostandoci in Sud America, l’Argentina sorprende con la presenza al settimo posto. Con 86.000 ettari di uliveti e una crescente attenzione verso il turismo enogastronomico, l’Argentina offre esperienze oleoturistiche di qualità, specialmente nella regione di Mendoza. Qui, è possibile combinare tour dedicati all’olio d’oliva con visite ai rinomati vigneti locali, rendendo l’esperienza ancora più completa e piacevole per i visitatori.

Portogallo

Il Portogallo, nonostante la sua estensione atlantica, gode di un clima favorevole alla coltivazione delle olive, soprattutto nelle regioni interne come l’Alentejo e la Beira. Con una produzione di quasi 1 milione di tonnellate di olio d’oliva, il Portogallo si colloca all’ottavo posto. Le esperienze oleoturistiche includono visite ai tradizionali frantoi, dove è possibile conoscere le tecniche di produzione che si tramandano da generazioni e degustare oli d’oliva di altissima qualità.

Tunisia

La Tunisia è un altro gioiello nascosto dell’oleoturismo, con una delle più grandi estensioni di uliveti al mondo, ben 1.870.000 ettari. Qui, il turismo dell’olio d’oliva si arricchisce con la degustazione di altri prodotti tipici, come l’harissa e i pomodori secchi, per un’esperienza sensoriale completa. I tour nelle aziende agricole tunisine sono l’occasione perfetta per scoprire le antiche tecniche di coltivazione e produzione che caratterizzano questa regione.

Australia

Chiudiamo la nostra top 10 con l’Australia, che potrebbe sorprendere i più con la presenza in classifica. Con oliveti che si estendono su un milione di ettari e una crescente popolarità delle sessioni di degustazione di olio d’oliva, l’Australia offre un’esperienza oleoturistica unica nel suo genere. Le principali regioni produttrici si trovano nel Nuovo Galles del Sud, Victoria e Australia Occidentale, dove è possibile visitare aziende agricole moderne e conoscere l’approccio innovativo dell’industria australiana dell’olio d’oliva.

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