Per chi è ormai allergico alle classiche guide e per chi si perde anche navigando sul web, da qualche mese nelle librerie e in alcuni locali in giro per l'Italia si trova una nuova guida turistica il cui sottotitolo è La città vista attraverso gli occhi di chi la abita, per un turismo etico e sostenibile.
In tempo di preparazione di viaggi ed itinerari per le vacanze, a molti sarà successo di trovarsi a scegliere una città da visitare e desiderare di conoscere qualcuno lì in grado di guidarlo nei posti tipici, nei quartieri meno conosciuti, verso i negozietti dove trovare i sapori autentici del posto. A volte capita di ricontattare quello o quell’altro vecchio compagno di scuola pur di approfittare di una guida d’eccellenza che selezioni per noi le curiosità di un luogo.
A volte non abbiamo questa fortuna e ci affidiamo ai consigli suggeriti dalla classica Baedecker limitandoci a seguire i canonici percorsi. Altre volte stampiamo pagine e pagine di commenti provenienti dai forum che pullulano su internet in cui precedenti viaggiatori lasciano suggerimenti ai loro eredi dando indicazioni e consigli su luoghi, ristoranti e curiosità. Per chi è ormai allergico alle classiche guide e per chi si perde anche navigando sul web, da qualche mese nelle librerie e in alcuni locali in giro per l’Italia si trova una nuova guida turistica il cui sottotitolo è “La città vista attraverso gli occhi di chi la abita, per un turismo etico e sostenibile”.
L’idea nasce dalla volontà di promuovere un approccio al viaggio diverso: “non una visita a luoghi cartolina, ma un percorso che si trasformi in dialogo ideale con le persone […] che significa tenere conto delle abitudini, dei costumi, della cultura del luogo ma […] anche rispettare l’ambiente in cui vivono”.
In altre parole una proposta editoriale che nasce sui principi del turismo responsabile e che la casa editrice Lightbox, promotrice del progetto, ha portato avanti muovendosi su due binari. Da un lato, chiedendo a più o meno illustri cittadini di scrivere i propri itinerari della città, dare consigli su luoghi e angoli caratteristici e dall’altra, fornendo all’interno di ogni guida un “Decalogo del buon Turista” realizzato in collaborazione con Legambiente. Una mini guida al comportamento sostenibile declinato sulle caratteristiche ambientali di ogni città: dalle indicazioni sull’uso dei mezzi pubblici a quelle sulle fontanelle di acqua potabile, dai suggerimenti in merito a dove trovare i farmer market del posto a quelli relativi a dove gettare i rifiuti.
Per iniziare non si sono scelte lontane mete esotiche o itinerari di viaggio al limite dell’avventura, ma alcune tra le principali città italiane. Proprio quelle Venezia, Roma, Verona, Firenze, Torino, Milano che tanto crediamo di conoscere da turisti e da abitanti e che spesso invece guardiamo, noi stessi, con gli occhi stereotipati delle fotografie che le raffigurano sui giornali. Altre città si andranno ad aggiungere alla rosa iniziale. Le prossime uscite prevedono: Napoli, Trieste ma anche Barcellona, Berlino, Londra, Parigi.
Si tratta di un piccolo esperimento – come piccolo è il formato e il prezzo – con il quale promuovere un “modo migliore di visitare i luoghi” fatto sulla base dei consigli e dei racconti di coloro che in quel posto vivono da anni e conoscono come le proprie tasche. Ogni guida prevede una parte introduttiva realizzata attraverso contributi e interviste fatte con personaggi noti della città che ne svelano, dal loro punto di vista, i costumi, i pregi e i difetti. In questa prima parte, d’obbligo è fermarsi a leggere le classificazioni che ognuno dà degli abitanti della propria città.
Segue una raccolta di suggerimenti che alcuni abitanti selezionati come esperti per ciascuna categoria danno nelle sezioni: Mangiare e bere, Sapori locali, Arte e Design, Shopping, Vita notturna… Consigli pratici su ristoranti, negozi, bancarelle, bar e locali che permettono di uscire dai “luoghi comuni” per toccare con mano le persone e le realtà del posto. A queste aree, fisse per ogni città, se ne aggiungono alcune che mirano a stuzzicare la curiosità del turista che vuole addentrarsi nei luoghi meno battuti della città: la Torino esoterica, la Venezia del dialetto, etc.
La guida si chiude con due alternative di percorso per chi va di fretta e ha a disposizione solo 24 ore e con le immancabili indicazioni su Numeri utili, Mappe e Alberghi. Perché, a meno che, un amico da cui andare a dormire non ci sia davvero è consigliabile trovarlo, un posto.
Pamela Pelatelli