Siete alla ricerca di un luogo in cui la terra più arida e il mare più limpido convivono? Dove le specie animali hanno tanti colori quanti quelli dell'arcobaleno? Dove la natura possa abbracciarvi completamente e farvi dimenticare tutto il resto? Allora non potete dire di no a Ras Mohammed, il parco naturale che nasce tra il Golfo di Suez e il Golfo di Aqaba, nella punta meridionale della Penisola del Sinai, in Egitto.
Siete alla ricerca di un luogo in cui la terra più arida e il mare più limpido convivono? Dove le specie animali hanno tanti colori quanti quelli dell’arcobaleno? Dove la natura possa abbracciarvi completamente e farvi dimenticare tutto il resto?
Allora non potete dire di no a Ras Mohammed, il parco naturale che nasce tra il Golfo di Suez e il Golfo di Aqaba, nella punta meridionale della Penisola del Sinai, in Egitto.
Per raggiungerlo via terra è necessario passare attraverso la Porta di Allah, una costruzione di cemento eretta in segno di armistizio tra gli Israeliani e gli Egiziani che ha la particolarità di formare la scritta “Allah”, leggibile sia da sinistra verso destra (in ebraico) sia da destra verso sinistra (in arabo).
Una volta passata la Porta il marrone di dune di sabbia, rocce e fossili di coralli diventerà il colore dominante, affiancato dalle mille gradazioni di azzurro di un mare timido che fa capolino.
Avvicinandosi all’acqua e raggiungendo la costa del Golfo di Suez, in una delle tante spiaggette chiare e (fortunate loro!) sempre lambite da un mare caldo e molto popolato, si scopre una delle barriere coralline più belle ed intatte del mondo. Munendosi di pinne, maschera e boccaglio (e, per i nuotatori meno abili e i più scansafatiche, di giubbottino salvagente) ci si può facilmente immergere e praticare del sano snorkeling: se avete la fortuna di essere accompagnati da una guida esperta conoscerete da vicino chi sta nuotando insieme a voi!
Pesce scorpione, pesce pagliaccio, pesce sergente, polipi e frotte di minuscoli pesciolini colorati saranno i vostri compagni nel profondo blu del Golfo di Suez.
La magia del silenzio del mondo sottomarino accompagnato dalla visione di una vita così attiva e iridata resterà nei vostri pensieri mentre sorseggerete del buon tè in riva al mare, insieme ai beduini che prepareranno il loro pane e vi spiegheranno come dar vita a locali infusioni utilizzando erbe come la Marmarìa o la Samoa, utili, rispettivamente, per curare mal di pancia e diabete.
E dopo la merenda… via verso il Golfo di Aqaba! Qui il mare è meno profondo e in alcuni tratti potrete addirittura scorgere il fondale dal quale vi saluteranno razze e pesci trombetta, felici di fare da modelli per i vostri scatti subacquei.
Una tappa “verde” non può mancare e si può gustare fermandosi ad osservare le Mangrovie, particolari piante che filtrano l’acqua salata del mare e tra le quali si sviluppa un folto ecosistema formato da diverse specie di pesci e granchi, come il granchio “violinista”, chiamato così per l’eccentrica conformazione di una delle sue due chele.
Proseguendo la visita al parco, ci si può imbattere in uno spettacolo tanto bello quanto contraddittorio, che ricorda a tutti le diverse espressioni della Natura. Nella stessa zona, infatti, convivono “la spaccatura del terremoto” e il Lago Magico. Il primo fenomeno, duro e terreno, è stato causato da una scossa sismica che ha provocato una spaccatura che non si è più rimarginata e che vede la parte più profonda arrivare a 16 metri, nel mare.
Per godere della seconda bellezza, acquatica e cristallina, bisogna fare un po’ di attenzione: un leone ne è il guardiano!
Si tratta del Lago Magico, una piscina naturale di acqua molto salata e composta da elementi che permettono al lago di non essere rilevato dai satelliti (da qui la magia del suo nome!). Diverse sono le leggende raccontate a riguardo come quella della donna beduina che, incapace di procreare, si immerse nel lago e ne uscì incinta.
E dunque il lago è capace di rendere i sogni realtà! Numerosi sono anche i rituali che la gente del posto raccomanda di praticare prima di entrare per far sì che ogni desiderio venga esaudito: c’è chi fa sette passi per entrare, chi si butta, chi entra camminando all’indietro!
In queste terre la magia non è solo una leggenda legata ad un lago. In Egitto la magia è legata alla sabbia, alla roccia, al mare; ad ogni singola forma naturale capace di regalare spettacoli selvaggi e preziosi che difficilmente abbandoneranno la mente del visitatore.
Michela Rovati
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