Situato a est di Bali e Lombok, il Parco - la "casa" del famoso drago - è anche meta prediletta per gli appassionati di snorkeling, di immersioni e di trekking su vette vulcaniche.
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In Indonesia, su un’immensa superficie di svariati chilometri quadrati che va dalla savana a foreste lussureggianti a spiagge di sabbia bianca, sulle isole vulcaniche di Komodo, Rinca e Padar e su altre meravigliose isole minori, sorge da 38 anni a questa parte il Parco Nazionale di Komodo, la casa del famoso drago, il Varanus komodoensis o più semplicemente “varano”.
Con lui – se ne contano circa 5mila esemplari – un altro popolo di animali unici, squali balena, pesci luna e mante giganti per dirne alcuni, sono protetti in quest’area patrimonio UNESCO dal 1991 e Riserva della biosfera, la qualifica internazionale assegnata proprio dall’UNESCO per la conservazione e la protezione dell’ambiente all’interno del Programma sull’Uomo e la biosfera – MAB (Man and Biosphere).
Situato a est di Bali e Lombok, il Parco è anche meta prediletta per gli appassionati di snorkeling, di immersioni e di trekking su vette vulcaniche. Nella riserva esistono anche più di 40 siti dove praticare diving.
Il drago e gli altri abitanti del Parco di Komodo
La più grande lucertola del mondo, un animale gigantesco che sembra essere uscito dai libri di preistoria, il varano di Komodo è un “sauro”, un sottordine di cui fanno parte lucertole, gechi e iguane. Raggiunge i 3 metri di lunghezza e un peso che può arrivare fino a 100 kg.
È molto vorace e attacca anche animali di grossa taglia, cinghiali, cervi, bufali, ma anche l’uomo.
Nonostante sia così grosso, il drago di Komodo è un animale molto agile in grado di stendere al suolo prede da 450 kg e capace di percorrere fino a 10 chilometri al giorno alla ricerca di cibo e, nonostante si muova in genere lentamente, a 5 km/h, può compiere scatti rapidissimi e raggiungere velocità di 18-20 km/h.
Per questo motivo, avvicinarsi molto potrebbe essere assai pericoloso e la zona va sempre visitata con le persone del luogo e mai fai-da-te: in genere, per spostarsi in queste zone si è scortati da veri e propri rangers che fanno anche da guida.
Denti aguzzi e seghettati, l’arma con cui il drago di Komodo attacca è il morso, con cui inietta nella vittima una combinazione letale di batteri e veleno. Resta in agguato, si camuffa, aspetta e si avvicina lentamente per poi scattare e afferrare la preda per una zampa.
Se solo il drago morde, la preda – anche se non muore al momento – non ha più scampo, perché nella saliva del lucertolone vivono 50 ceppi di batteri che, in un paio di giorni, avvelenano il sangue della vittima fino a ucciderla. Cosa fa il varano? Aspetta furbamente che quella muoia lentamente per divorarsela.
Nel Parco Nazionale di Komodo si trovano 5mila esemplari di varani, ma qui si tutelano anche altre specie rare tra cui gli squali balena, i pesci luna e le mante giganti, oltre a bufali, cavalli selvaggi e molti cervi. Il Parco comprende anche uno dei più ricchi ambienti marini tra cui barriere coralline, mangrovie, alghe, montagne sottomarine e baie semi-chiuse: qui vivono più di 1.000 specie di pesci tropicali, 260 specie di coralli e mammiferi marini rari, come il dugongo.
Visitare il Komodo National Park
Il Parco Nazionale Komodo si trova al centro dell’arcipelago indonesiano, tra le isole di Sumbawa e Flores. Visitare il Parco Nazionale di Komodo – una delle sette meraviglie naturali della Terra – è un viaggio che è a giusta ragione sempre più intrapreso dai migliaia di viaggiatori che arrivano qui ogni anno. Ma per fare un tour simile non bisogna essere dei turisti sprovveduti.
In genere, la formula che più viene proposta è un tour di due giorni e una notte in cui si dorme su una nave/traghetto, mentre un tour più lungo permette di passare ovviamente più tempo sulle isole e conoscere meglio le splendide persone del luogo.
È a Rinca che è possibile scegliere tra diversi percorsi da fare. Generalmente, i dragoni tendono a stare vicino alla stazione dei ranger perché attirati dagli odori di cibo, ma la camminata arriva fin su alla collina dalla quale è possibile ammirare le isole vicine, fino a Flores.
Da Rinca ci si muove sulle sponde di Komodo dove diversi percorsi per il trekking, di diversa durata e difficoltà, portano in posti davvero unici. Ricordate che anche questi tour vanno programmati in anticipo.
Oltre ad ammirare i varani, all’interno del parco, a disposizione degli snorkelisti ci sono diverse zone poco battute dalle correnti e reef poco profondi, in modo che è possibile osservare i primi metri in totale tranquillità. I sub più professionisti hanno in ogni caso la possibilità di vedere zone più profonde.
Turismo responsabile
Inutile dire che anche qui l’ombra di un turismo non regolamentato minaccia danni al parco e non solo.
Le minacce alla biodiversità terrestre comprendono la crescente pressione sulle foreste e sulle risorse idriche, poiché la popolazione umana locale è aumentata in maniera spropositata negli ultimi 60 anni. Inoltre, la crescita della popolazione di cervi di Timor, le prede predilette del drago di Komodo (tra l’altro in via di estinzione), è ancora in fase di stallo. Pratiche di pesca distruttive come la pesca con la dinamite, il cianuro e il compressore minacciano seriamente le risorse marine del Parco distruggendo sia l’habitat (barriere coralline) che la risorsa stessa (stock ittici e invertebrati).
Infine, anche l’inquinamento, dovuto a liquami grezzi e allo sversamento di sostanze chimiche, sono in aumento e potrebbero rappresentare una grave minaccia in futuro.
Oggi, il PKA Balai Taman Nasional Komodo e il PT. Putri Naga Komodo stanno lavorando insieme per proteggere le vaste risorse del Parco, proteggere la biodiversità e le riserve riproduttive di pesci. La sfida principale consiste nel ridurre sia le minacce alle risorse sia i conflitti tra attività incompatibili.
Come raggiungere il Parco Nazionale di Komodo
Per raggiungere il parco è in genere consigliato di arrivare in aereo da Bali o da Jakarta fino al piccolo aeroporto di Labuan Bajo sull’isola di Flores.
Un’alternativa da prendere in considerazione può essere quella di prendere parte a una delle crociere che partono da Lombok, arrivano al Komodo National Park e poi fanno ritorno.
Il blog di Francesca nonchiamatemiturista dà precisissime informazioni a riguardo.
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Parco Nazionale di Komodo quando andare
In generale in queste zone dell’Indonesia si distinguono nettamente due stagioni: una dove il clima è più umido, con forti piogge, da novembre a maggio e una decismente più secca, che va da giugno a ottobre.
Germana Carillo