Esiste un posto nell’estremità meridionale della penisola di Corea dove, ogni anno, il gioco delle maree somiglia tanto al fenomeno biblico dell separazione delle acque del mar Rosso ad opera di Mosè.
Esiste un posto nell’estremità meridionale della penisola di Corea dove, ogni anno, il gioco delle maree somiglia tanto al fenomeno biblico dell separazione delle acque del mar Rosso ad opera di Mosè.
Il Jindo Sea-Parting Festival è una sorta di evento popolare che riunisce centinaia di persone che si radunano per assistere a un fenomeno molto singolare. Il mare di Jindo, nel nord del mar cinese orientale, ogni anno tra marzo e giugno, si ritira scoprendo una striscia di sabbia attraversabile a piedi.
Sono circa tre chilometri tra l’isola di Jindo e la vicina isola di Modo e turisti e abitanti ne approfittano per fare delle passeggiate. Mentre il Festival si tiene solo una volta l’anno, la separazione delle acque può avvenire più volte, ma ovviamente non ha nulla di miracoloso perché è un fenomeno scientifico.
Le maree basse ne sono responsabili, ma sopra ci si è ricamata una storia. Il primo a paragonare il fenomeno al miracolò di Mosè scritto nel libro dell’Esodo è stato Pierre Landy, ex ambasciatore francese in Corea del Sud, in un articolo scritto nel 1975.
Nel mare di Jindo, secondo gli scienziati, c’è un semplice abbassamento del livello del mare che riporta in superficie un’altura sottomarina di circa 60 metri. Tuttavia, c’è chi ama inseguire la leggenda quella secondo cui, succede un evento molto particolare.
Si narra che un tempo l’isola fu invasa dalle tigri e tutti gli abitanti furono costretti a rifugiarsi nella vicina Modo. Una donna anziana di nome Bbyong che però era rimasta li per sbaglio si mise a pregare giorno e notte il dio dell’oceano, Yongwang, affinché l’aiutasse a scappare.
Anche a Venezia succede la stessa cosa
Alla fine, il dio le apparve in sogno e le disse che al risveglio avrebbe trovato un arcobaleno in mare che avrebbe consentito la fuga. E così fu, da allora il fenomeno dell’acqua che si ritira, si ripete ogni anno e in memoria della donna sono state erette due statue che raffigurano una tigre e un’anziana.
Dominella Trunfio