Machu Picchu, il sito archeologico più famoso del Perù, ha chiuso a tempo indeterminato

Non si placano le proteste anti-governative in Perù: a causa delle rivolte è stato chiuso ai visitatori anche la cittadella Inca Machu Picchu a tempo indefinito

È uno dei simboli senza tempo del Perù ed è considerata una delle 7 meraviglie del mondo: stiamo parlando di Machu Picchu, visitato ogni anno da circa 2 milioni di persone. In questi giorni però l’attrazione turistica è stata chiusa al pubblico dalle autorità per motivi di sicurezza. La scelta, ufficializzata lo scorso sabato, è stata dettata dalle manifestazioni antigovernative che infiammano da più di un mese e in cui hanno perso la vita oltre 60 persone.

Lo scorso fine settimana nell’antica fortezza Inca sono rimasti bloccati circa 400 turisti, fra cui alcuni italiani, per via del blocco dei disagi ai collegamenti ferroviari verso Cuzco, bloccati da un gruppo di manifestanti. Per fortuna, la situazione si è poi risolta e dopo un po’ i turisti sono riusciti a prendere il treno, facendo rientro nella città situata sulle Ande peruviane, come ha fatto sapere anche la Farnesina.

Alla luce di quanto sta accadendo, il ministero della Cultura ha preso la decisione di chiudere le porte dell’antico sito archeologico, risalente al XV secolo, e del percorso che porta alla cittadella. Come si legge nella nota pubblicata sul sito dell’attrazione peruviana, l’obiettivo è quello di tutelare “la sicurezza dei turisti e della popolazione in generale”, oltre che per preservare quello straordinario patrimonio culturale.

Non è ancora chiaro quando Machu Picchu riaprirà. Nel frattempo nel Paese sudamericano proseguono le proteste attraverso le quali i cittadini stanno chiedendo elezioni anticipati e le dimissioni della presidente Dina Boluarte, che è subentrata a Pedro Castillo (arrestato per tentato golpe).

Le manifestazioni – represse nel sangue dalla polizia – sono nate principalmente nelle zone più povere del Paese, dove Castillo è sempre stato molto popolare, e non accennano a placarsi.

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Fonte: Ministerio de Cultura – Gobierno del Perú

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