Le Isole Cook potrebbero presto cambiare nome per prendere le distanze dal passato coloniale e valorizzare la cultura e la lingua indigena locale che è legata ai Maori neozelandesi.
Le Isole Cook potrebbero presto cambiare nome per prendere le distanze dal passato coloniale e valorizzare la cultura e la lingua indigena locale che è legata ai Maori neozelandesi.
Come sappiamo le Isole Cook sono in tutto quindici, un paradiso nel Pacifico meridionale e sono abitate da meno di 20mila persone. Il loro nome è legato a quello dell’esploratore inglese James Cook, anche se furono gli spagnoli a scoprile per primi.
Ma ancor prima del colonialismo, qui vivevano i Maori neozelandesi. Per questo motivo adesso gli abitanti rivendicano un nome che ricordi le loro tradizioni e la cultura indigena locale.
Secondo The Guardian, l’idea è stata lanciata da Danny Mataroa, presidente del comitato per la modifica del nome e lentamente sta guadagnando il sostegno del governo che è già in procinto di valutare 60 nomi proposti dall’opinione pubblica.
I cittadini saranno chiamati dunque a un referendum, ma qualunque sarà il nome dovrà rappresentare l’identità Maori della Nuova Zelanda. Per adesso non ci sono indiscrezioni anche se qualcuno ipotizza che in realtà verrà solo aggiunta la parola Maori a Isole Cook.
In passato si era già tentato di fare il cambio, ma non tutti i erano d’accordo così la mozione era stata respinta. Adesso Mataroa dice che tutti e 12 i capi delle isole abitate del paese stanno partecipando al processo e la spinta al cambiamento è più forte che mai.
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Dominella Trunfio