Astana, la capitale del Kazakistan, è una città in forte espansione e con un interessante profilo architettonico
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Chi sei tu che sceglie di andare in Kazakistan e di visitare Astana? A parte se viaggi per affari, forse sei un turista oltremodo curioso o un fortunato viaggiatore seriale o un amante di queste latitudini. Chiunque tu sia la scelta di visitare la Capitale (Astana in kazako significa Capitale) è un’ottima scelta.
Ma se tu fossi anche altro? Magari sei un cultore dell’architettura o se volessi solo battere per una volta delle rotte che i vacanzieri italiani non pensano neanche? Beh sì Astana potrebbe fare al caso tuo: vediamo perché.
Territorio e meteo
Il Kazakistan è uno dei sette paesi col suffisso -istan, ma non è uguale per dire al Pakistan o all’Afghanistan. Non sono tutti uguali per DNA, per scenario, per territorio.
Nel caso del Kazakistan ci troviamo di fronte a un paese molto vasto con una popolazione di soli 18 milioni di abitanti, di tradizioni nomadi, per via di un territorio difficile da abitare e vivere. Qui tanta steppa e tante montagne. Condizioni perciò da conoscere che possono creare delle difficoltà al viaggiatore impreparato.
Per addentrarci in Astana, le estati possono toccare picchi di calore elevati (fino ai 40 gradi, anche molto afosi, stagnanti) e gli inverni fanno della capitale kazaka la seconda capitale mondiale più fredda, con medie superiori ai -20° e picchi fino a -40°. Quindi maggio e settembre sono senz’altro i periodi migliori per poter godere appieno delle tante giornate di sole che nascono qui.
Cosa visitare ad Astana
Astana è una città in divenire e in forte espansione, non solo perché è una giovanissima città, ma anche perché quest’estate 2017 è stata al centro dell’attenzione mondiale e una meta turistica importante per via dell’Expo sull’Energia, che ha avuto un grande successo. Non troverete perciò palazzi o monumenti di rilevanza storica, ma l’occhio avrà la sua parte con le tante nuove costruzioni e luoghi che vale la pena visitare. Da segnalare che, essendo di recente costruzione, sono state tracciate linee urbanistiche facili da rispettare. Ad esempio, tutti i palazzi e monumenti principali sono sulla stessa linea retta: il Palazzo Presidenziale, il monumento d’indipendenza, la Piramide della Pace tra i popoli e altro ancora. Un’altra particolarità è la divisione in lato e destro e sinistro rispetto al fiume che attraversa la città, l’Ishim, lungo 2.450 Km.
Partiamo dal lato sinistro e precisamente dalla moschea Nur Gasyr, per qualche anno la più grande dell’Asia Centrale (ora è momentaneamente seconda, ma a breve diventerà terza). Non sono esperto di moschee ma vado a sensazioni e quindi posso solo dire che ne è valsa la pena visitarla. Fuori un bellissimo piazzale dona oltremodo alla struttura centralità e importanza.
Non distante anche una sosta o una visita valgono un gruppo di costruzioni che si trovano a poche centinaia di metri l’una dall’altra: la Piramide della Pace e della Riconciliazione, il monumento all’Indipendenza dalla U.S.S.R., datato 1991, l’Università delle Arti e il Museo Nazionale.
La Piramide della Pace e della Riconciliazione
La Piramide ha una funzione ben precisa, quella di luogo di unione dei popoli e delle religioni. Al suo interno si sono tenute delle riunioni e conferenze a tema ed è visitabile la grande sala che le ha ospitate. Ha di sicuro un valore architettonico importante (la guida vi mostrerà come è stata costruita) e la vista dal vertice superiore è mozzafiato. Da qui potrete vedere molto bene la città e soprattutto l’interessante costruzione che ospita l’Università delle Arti e il monumento d’Indipendenza dall’Unione Sovietica.
Detto che il Palazzo Presidenziale è visitabile internamente e nei giardini, ma a malincuore non visitato da chi scrive, passiamo ad altre due strutture che caratterizzano la città: il Khan Shatyr e la torre Bayterek.
Khan Shatyr
La costruzione, finita nel 2006 e progettata dall’inglese Norman Foster, architetto anche della Piramide e, è un’ernorme tenda che ricorda quelle tradizionali kazake ed è rinomata per essere la tenda più alta del mondo. Dentro trovano posto un centro commerciale, simile ai nostri, e altre attività di intrattenimento, tra le quali un luna park e una spiaggia (Astana è lontana dal mare). http://www.khanshatyr.com/en
Torre Bayterek
È l’emblema della città, un albero della vita alto 105 mt. che gode di una vista completa della città e oltre (la steppa). Salendo con un ascensore fino ai 97 mt., simbolo dell’anno 1997 in cui Astana è diventata capitale del Kazakistan, si apre una vetrata a 360° in cui è possibile perdersi osservando la città e i suoi palazzi oppure semplicemente l’orizzonte. Centrale, al piano rialzato, è il calco della mano del Presidente Nazarbayev. Usanza è mettere la propria mano nel calco ed esprimere un desiderio. Il mio, avverto, non si è avverato, ma forse lo farà in futuro.
Quelle fin qui riportate sono solo alcune delle costruzioni più interessanti, che annoverano anche l’Opera, la Concert hall (opera dell’italiano Manfredi Nicoletti), il Palazzo di Indipendenza, le università, i palazzi di Governo e altre soluzioni architettoniche che lo spazio, la visione del Presidente kazako e le possibilità economiche hanno permesso e permetteranno in futuro.
Mario Notaro