Carretera Austral, la strada più spettacolare del mondo da fare almeno una volta nella vita

Nei suoi 1240 km ha ancora oggi tratti asfaltati alternati a ghiaia, terra e fango e alcuni da percorrere in traghetto è la Carretera Austral, in Cile

Cile, Patagonia: qui tra Puerto Montt e Villa O’Higgins corrono quasi 1300 chilometri di una strada che in pochi conoscono. È la Carretera Austral, un percorso spettacolare che racchiude in sé praticamente tutte le caratteristiche geografiche della Terra: cammini tra fiordi e ghiacciai e un minuto dopo sei tra vulcani e catene montuose. E laghi di un blu che pare dipinto.

Ufficialmente ruta CH-7, la Carretera Austral fu voluta per motivi militari dal dittatore Augusto Pinochet. Terminata – dopo vent’anni – nel 1996, nei suoi 1240 km ha ancora oggi tratti asfaltati alternati a ghiaia, terra e fango e alcuni da percorrere in traghetto.

Ma vale la pena andarci? Certo che sì e vi spieghiamo perché.

Brusca, vertiginosa, quasi aggressiva, questa strada racchiude in sé l’animo selvaggio del perfetto viaggiatore, che potrà lanciarsi in rafting lungo il fiume Futaleufú, uno dei più rinomati del pianeta, oppure semplicemente muoversi su uno dei tanti percorsi di trekking.

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La Carretera Austral

La Patagonia? In realtà ne esistono due. Una, in Argentina, piatta, arida e quasi infinita, l’altra, in Cile, accesa, frastagliata, piena di vita. Le Ande sono la “causa” di questa differenza: da un lato le immense pampe, dall’altro la superficie irregolare di un pezzo di crosta terrestre che si raggrinzisce come una fisarmonica dalle eruzioni vulcaniche e dai terremoti.

E in mezzo a questo autentico caos si srotola la scenografica Carretera Austral, dove – a piedi, in auto o in bici – ci si trova davvero ai confini del mondo, di quel Sud America onirico e colorato, e in mezzo a una delle strade più strane del pianeta grazie all’orografia cilena, con angoli sperduti, fiordi, ghiacciai e vulcani. Meraviglia.

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Così, dalle acque blu dei fiumi, ci si ritrova tra accidentati percorsi ideali per il trekking o per andare a cavallo. E non solo: da nord a sud, una serie di parchi spuntano sulla strada, dal Parque Pumalín alla Reserva Nacional Cerro Castillo, o borghi andini in cui conoscere la cultura dei cowboy della Patagonia e dei loro rodeo estivi.

Ci sono anche nuove attrazioni messe su negli ultimi tempi: Valle Exploradores è una di queste, una deviazione abbastanza accidentata di circa 77 km che va in direzione della Laguna San Rafael e termina poco prima del lago, ora accessibile a chi vuole fare una gita in giornata. Oppure il Parque Nacional Patagonia, ancora in attesa di un’inaugurazione officiale, un parco privato aperto di recente vicino a Cochrane che offre infrastrutture di prima scelta e l’opportunità di dedicarsi all’avvistamento di fenicotteri, guanachi e condor.

Come percorrere la Carretera Austral

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Per gli appassionati di bici questa strada è un buon esperimento, anche se le distanze sono decisamente lunghe e pochi tratti, in particolare tra Coyhaique e Chaitén, sono asfaltati. Chi decide di affrontare la strada in bicicletta, è bene quindi che porti con sé almeno i materiali per riparare eventualmente la propria attrezzatura e scorte di cibo e acqua.

In auto o in moto, invece, la faccenda è alquanto diversa, ma non dovreste mai dimenticarvi di fare un buon rifornimento a ogni stazione di servizio.

In ogni caso, è bene sapere che il segmento settentrionale della Carretera Austral richiede molti attraversamenti con traghetto per i quali in alta stagione è necessario prenotare e che al Sud il tracciato passa appena un metro sopra il letto del Río Baker, il più grande fiume cileno, che tende spesso a esondare.

A Villa O’Higgins la Hostería El Mosco (elmosco.cl), infine, è un punto di incontro pieno di viaggiatori che scambiano consigli e mappe topografiche molto dettagliate.

Dove mangiare e dormire? Beh, le città sono molto lontane tra di loro e quindi i servizi sono pochi, ma la gente cilena è estremamente generosa e non le peserà affatto offrire spazio per campeggiare insieme a del profumatissimo pane fatto in casa. Non dimenticate comunque, scorte di cibo e acqua, mappe e sacchi a pelo!

Qui trovate informazioni più precise sui vari tipi di percorsi.

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Germana Carillo

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