Le 8 spiagge più green del mondo

Sabbia bianca, acqua cristallina, fondali incontaminati e atmosfere paradisiache. Si presentano così le otto spiagge più green del mondo, veri e propri santuari della biodiversità di questa estate 2010.

Sabbia bianca, acqua cristallina, fondali incontaminati e atmosfere paradisiache. Si presentano così le otto spiagge più green del mondo, veri e propri santuari della biodiversità di questa estate 2010. Dall’Australia al Brasile, otto luoghi sfuggiti all’inquinamento grazie alle buone pratiche delle istituzioni locali che le hanno battezzate aree protette e allo zampino di Mamma Terra che le ha rese quasi inaccessibili all’uomo.

E mentre in Italia tra bandiere blu, acque di balneazione e vele di Goletta verde si tenta di capire quale siano le località costiere più “verdi” della penisola, il sito Mother Nature ha stilato la classifica delle 8 spiagge più eco-friendly del Pianeta. Quali?

Whitehaven Beach, Whitsunday Islands, Australia

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(immagine Tourism Whitsundays)

74 isole nel cuore della Grande Barriera Corallina australiana sulla costa nord orientale del continente. Whitehaven Beach, un paradiso bianco di oltre 6 Km, si trova sull’isola più grande dell’arcipelago australiano, la Whitsunday.

Grazie alle limitazioni imposte dalle autorità locali, questa spiaggia bellissima ha vinto numerosi riconoscimenti nazionali per la protezione ambientale e la salvaguardia delle risorse, uno fra tutti il “Cleanest Beach in Queensland”.

Per poterla visitare è necessario prenotare un tour guidato presso l’autorità del parco marino della Great Barrier Reef.

Spiaggia di Matapalo Penisola di Osa, Costa Rica

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(immagine Lapa Rios Ecolodge)

Una foresta pluviale tropicale con spiagge incredibili, prima fra tutte la spiaggia di Matapalo. In Costa Rica, nella penisola di Osa, la conservazione dell’habitat naturale è una necessità, pensate che la metà delle 500.000 specie di piante e animali dell’intero Costa Rica si concentra qui. Vicina a Matapalo si trova l’area protetta di Portalon, un rifugio nazionale per flora e fauna locale con diversi progetti di protezione attivi.

A Matapalo la sabbia è grigia, il mare è trasparente e popolato da surfisti e tartarughe marine.

Parco naturale della Baia Hanauma, Oahu, Hawaii

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(immagine Oahu Visitors Bureau)

Dal 1967 il parco Hanauma è stato dichiarato area per la tutela della vita marina e parco subacqueo. I fondali qui sono ricchissimi di biodiversità e la barriera corallina della baia è uno dei luoghi migliori dello stato delle Hawaii per gli appassionati di snorkeling.

Spiagge chiare e palme si affacciano su un mare cristallino. Per mantenere il più possibile inalterato questo angolo di paradiso, le autorità locali hanno stabilito delle limitazioni al numero di visitatori. Non solo, prima di esplorare le meraviglie del parco, viene proiettato un video educativo su come preservare il fragile ecosistema della barriera hawaiana.

Ko Libong, Provincia di Trang, Tailandia

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(immagini Peter A Wolf/Flickr)

Nonostante l’invasione turistica delle spiagge della Tailandia, Ko Libong, la più grande isola della provincia di Trang, ha preservato le sue meraviglie naturali grazie all’intervento delle autorità locali impegnate nella sostenibilità e nell’ecoturismo. L’area, a bassa densità abitativa, è ricca di spiagge dorate dove vivono in totale tranquillità granchi, tartarughe, dugonghi e bellissimi uccelli.

Isole Cies, Galizia, Spagna

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(immagine vivido/Flickr)

Se Tailandia e Australia richiedono un certo impegno anche economico per essere raggiunte, la Spagna è letteralmente a due passi. Al largo delle coste della Galizia, le isole Cies sono la migliore destinazione europea per trovare sabbia bianca e natura intatta. Belle da far invidia alle isole caraibiche, le Cies fanno parte del Parco nazionale delle isole Atlantiche, hanno accesso limitato, non possono essere visitate in auto e sono aperte al turismo solo nel periodo estivo.

Baia di Sancho, Fernando de Noronha, Brasile

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(immagine Mathieu Struck/Flickr)

L’arcipelago di Fernando de Noronha, a circa 350 km dalle coste brasiliane, ospita una delle baie più belle del mondo, Sancho. Parco Nazionale marino dal 1988 e Patrimonio dell’Umanità proclamato dall’Unesco nel 2001, Fernando de Noronha è anche il nome dell’isola principale dell’arcipelago.

L’ingresso alla spiaggia di Sancho è a numero chiuso, possono accedervi solo 420 turisti per volta via mare o via terra. La baia infatti è sovrastata da una scogliera nella quale è stata creata una scala ferrata fissata nella fenditura della roccia.

Un paradiso terrestre dal clima temperato con acqua blu e sabbia bianca che si allontana dal resto del mondo grazie al meraviglioso separé naturale creato dalle pareti rocciose che si affacciano sull’oceano.

Spiaggia Short Sands, Parco dell’Oswald West State, Oregon

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(immagine jsigharasf/Flickr)

Il Parco dell’Oswald West State, segnalato dal sito wannaSurf.com come una delle mete più in, è un paradiso naturale per i surfisti e non solo. Si affaccia sull’Oceano Pacifico con 9 km quadrati di parco naturale, meravigliosi sentieri e percorsi immersi nel verde che conducono direttamente alla spiaggia di Short Sands.

La spiaggia è circondata da montagne coperte di vegetazione che la rendono un luogo unico per trovare pace e relax.

Goosewing, Little Compton, Rhode Island

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(immagine katybeck/Flickr)

Sabbia, dune e litorali meravigliosi sono lo scenario delle spiagge di Little Campton, Rhode Island. La spiaggia di Goosewing, in particolare, è stata proclamata patrimonio naturalistico dal Comitato per la Conservazione di Rodhe Island unitamente ad altri enti locali. Un impegno per proteggere le specie animali della zona e il loro habitat, in particolare quello degli uccelli migratori come la pavoncella che, nella spiaggia di Goosewing è solita nidificare.

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