Una soluzione autoprodotta e riutilizzabile per l'accesso alle spiagge libere. Quattro paletti e un nastro ci aiuteranno a delimitare gli spazi
Se quest’estate andremo al mare, probabilmente dovremo rispettare le misure di distanziamento sociale sia nei lidi che nelle spiagge libere. Tante sono le soluzioni più o meno ingegnose di cui si parla in questo periodo. L’ultima arriva da Sabaudia, in provincia di Roma, ed è un economico kit fai da te e riutilizzabile per creare un “quadrato di sicurezza” nelle spiagge libere.
A idearlo è stato Marco Beoni, Presidente del Consorzio Mare Pontino, che raggruppa gli stabilimenti balneari del lungomare di Sabaudia. Se i lidi avranno delle precise indicazioni sulla distanza tra ombrelloni e lettini, cosa ne sarà delle spiagge libere? Lì, senza controlli, i bagnanti dovrebbero affidarsi al loro buonsenso, oppure adottare la soluzione suggerita di Beoni.
Si tratta di un kit, che potrebbe essere gratuito per i bagnanti della zona di Sabaudia, in grado di delimitare un quadrato di circa 25 mq nelle spiagge libere. La prima “prova” è stata realizzata usando 4 matite e un semplice nastro.
Com’è fatto il kit? Si tratta di 4 piccoli paletti che vanno conficcati nella sabbia. Ad essi poi verranno legate delle corde colorate, tramite un piccolo cappio già predisposto. Il risultato sarà un quadrato di 5 metri per lato, garantendo un’area “interna” di 25mq in cui posizionare ombrellone, lettini e sdraio.
“Il successivo dovrà avere una distanza di 1,80 m e permettere così un corridoio di passaggio. La distanza finale tra ogni ombrellone sarà così di oltre sei metri. Finito l’utilizzo il quadrato verrà rapidamente smontato e riposto nel suo involucro, pronto per il prossimo utilizzo in qualsiasi spiaggia” spiega Marco Beoni.
Così facendo, le spiagge libere potrebbero essere così autogestite dagli stessi bagnanti. Questi ultimi avranno dunque a disposizione una soluzione gratuita e riutilizzabile.
“Il #mare deve rimanere, come è sempre stato, una risorsa accessibile a chiunque e per qualsiasi tasca e l’utilizzo dei quadrati di sicurezza entro cui muoversi, potrebbero essere la soluzione più semplice ed efficace per il contrasto ai possibili contagi sulle spiagge” conclude Beoni.
Una soluzione meno inquietante e anche più fattibile rispetto alle barriere in plexiglass, che sembrano delle vere e proprie gabbie trasparenti.
E’ anche più facilmente realizzabile rispetto alle cupole in bamboo progettate dallo studio Obicua Architettura.
Il kit infatti potrebbe essere tranquillamente prodotto a casa, come suggerisce Beoni. Per realizzarlo si possono usare 4 paletti e un nastro lungo circa 20, anche di stoffa, da utilizzare più e più volte.
Fonti di riferimento: Il faro
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