“Aiuto stiamo morendo di freddo”. Momenti di panico per i turisti rimasti intrappolati nell’Hotel Rigopiano, alle pendici del Gran Sasso pescarese, dopo la slavina che ha colpito in pieno la struttura spostandola di dieci metri. I soccorritori sono arrivati con gli sci.
“Aiuto stiamo morendo di freddo”. Momenti di panico per i turisti rimasti intrappolati nell’Hotel Rigopiano, alle pendici del Gran Sasso pescarese, dopo la slavina che ha colpito in pieno la struttura spostandola di dieci metri. I soccorritori sono arrivati con gli sci.
La prima vittima estratta dalle macerie è un uomo. Ad ora,sono solo due le persone messe in salvo, Giampiero Parete e Fabio Salzetta, che al momento dell’incidente erano all’esterno dell’hotel e hanno visto arrivare la slavina chiedendo immediatamente aiuto tramite un sms. Entrambi non sono in pericolo di vita.
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Il crollo è avvenuto ieri pomeriggio dopo l’impatto con una valanga causata dalla scossa di terremoto delle 14.33. 22 le persone dentro la struttura più otto dipendenti.
(19gen-8:30) #HotelRigopiano, Drago54 sta calando ora squadre soccorso #vigilidelfuoco con verricello su obiettivo pic.twitter.com/LQAhSRaSES
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 19 gennaio 2017
(19gen-9:00) Drago54 sulla verticale #HotelRigopiano. Soccorso in atto pic.twitter.com/udCEEQlcPt
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 19 gennaio 2017
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Alle 4.40 dopo aver percorso diversi chilometri sugli sci sono arrivati i soccorritori. Secondo Antonio Crocetta, a capo del Soccorso alpino abruzzese “ci sarebbero tanti morti”. Il personale dell’albergo e i clienti sarebbero da quasi 24 ore sotto la neve e le macerie.
Uno scenario apocalittico soprattutto perché, arrivati a fatica, i soccorritori non hanno sentito voci provenire dall’interno, la strada per raggiungere l’hotel rimane un muro di neve e di alberi abbattuti. Impossibile procedere per i mezzi, le ambulanze sono bloccate a 9 chilometri.
Dominella Trunfio
Foto: Ansa