Siracusa è una tappa importante se avete deciso di passare le vostre vacanze in Sicilia. Con il suo patrimonio archeologico, artistico e monumentale ha un posto speciale tra i siti Patrimonio Unesco.
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Siracusa è una tappa importante se avete deciso di passare le vostre vacanze in Sicilia. Con il suo patrimonio archeologico, artistico e monumentale ha un posto speciale tra i siti Patrimonio Unesco. Ecco cosa vedere e cosa fare e le spiagge più belle della Sicilia, in riferimento a questo versante della costa.
Dalle imponenti fortificazioni come il Tempio di Apollo o le colonne del Tempio di Atena fino alle Latomie, le cave di pietra della Siracusa antica e dal leggendario Orecchio di Dionisio. Ma il vero cuore pulsante di tutta la città è Ortigia, qui si alternano dimore storiche, chiese barocche, edifici suggestivi.
L’isola è dedicata ad Artemide e l’aria che si respira è quella della tranquillità e genuinità; non potete non affacciarvi dalla terrazza Aretusa che si specchia sulla città o tuffarvi in una delle spiagge più belle della Sicilia.
Siracusa cosa vedere
Duomo di Siracusa
Il Duomo di Siracusa si trova nella parte più alta dell’isola di Ortigia ed è stato nel tempo un tempio greco, bizantino, islamico e cristiano. Il suo nome ufficiale è Cattedrale metropolitana della Natività di Maria Santissima, patrimonio Unesco. Dal punto di vista architettonico troverete un’influenza ionica, poi dorica, gotica fino al barocco dopo il terremoto della Val di Noto del 1693.
Catacombe di San Giovanni a Siracusa
Le catacombe di Siracusa sono seconde per importanza solo a quelle di Roma e sono la rappresentazione del passato attraverso una serie di necropoli scoperte dall’archeologo Paolo Orsi, acclamato dai siracusani e a cui è dedicato anche il Museo archeologico della città. Proprio all’interno del museo è custodito il reperto più importante rinvenuto nelle catacombe: un prestigioso sarcofago di marmo su cui sono raffigurati 62 personaggi biblici del vecchio e del nuovo Testamento.
Castello Maniace
Il Castello Maniace domina l’isola di Ortigia ed è stato realizzato secondo l’ipotesi più accreditata dal generale bizantino Giorgio Maniace dopo la sconfitta degli Arabi. È un ben riuscito edificio barocco che dall’Unità d’Italia fino alla Seconda guerra mondiale ha avuto una funzione militare. Nel 2009 ha ospitato il G8 ambiente.
Parco archeologico della Neapolis
Il parco della Neapolis è una delle zone archeologiche più vaste del Mediterraneo, con reperti che vanno dall’età del bronzo alla dominazione normanna. Al suo interno ci sono alberi e piante tipiche della macchia mediterranea: dagli ulivi ai limoni, dai carrubi ai pini, e ancora aranci e melograni e mirti. È stato istituito negli anni ’50 per proteggere e valorizzare i monumenti della prima metà del XIX secolo.
Museo del Papiro
Il Museo del Papiro, istituito nel 1989 e diretto da Corrado Basile, offre un ampio panorama della storia del papiro e dei suoi usi. Al suo interno ci sono documenti papiracei antichi dal XV secolo a.C. all’VIII secolo d.C, papiri prodotti a Siracusa dall’Ottocento,barche provenienti dall’Etiopia e dal lago Ciad e ancora manufatti in papiro, utensili e materiali per la scrittura. Il museo si occupa non solo di recupero, conservazione e divulgazione della cultura del papiro, ma anche di studi sulla pianta, sulla manifattura della carta nelle diverse epoche e di conservazione e restauro dei documenti papiracei antichi.
Siracusa cosa fare
Vedere le tragedie al Teatro greco di Siracusa
Non potevamo non iniziare la lista di cose da fare proprio dal meraviglioso Teatro greco di Siracusa che si trova all’interno del Parco Archeologico della Neapolis. L’area risale al V secolo a.C, ma è dal 1914 che è possibile assistere alle tragedie di Sofocle, Euripide, Seneca e gli altri autori di età classica. Il periodo giusto è quello di maggio/giugno.
Un’escursione: Fiume Ciane e Saline di Siracusa
La Riserva Naturale Regionale Orientata Fiume Ciane e Saline di Siracusa si affaccia sul Porto Grande. 317 ettari circa, dove scorre il Ciane il cui alveo è in parte naturale e in parte artificiale e deve il suo nome al colore azzurrino delle acque.
Le Saline di Siracusa invece sono ormai abbandonate ma non prive del loro antico fascino perché rivestono un ruolo importante per la conservazione delle specie migratorie. Qui gli uccelli che due volte l’anno si spostano sulla direttrice Nord-Sud, arrivando stremati possono rifocillarsi, sostare e recuperare energia per completare il viaggio. Specie caratteristiche, facilmente osservabili sono: il cavaliere d’Italia, il porciglione, il tarabusino, la gallinella d’acqua, l’airone cinerino, la spatola, la garzetta, il falco di palude.
Assaggiare la cucina siracusana!
Pasta con le sarde, con la bottarga di tonno, pesce spada sono i piatti della cucina siracusana, per i vegetariani e vegani ci sono tantissime varietà di verdure. Citiamo la caponata e la pasta alla norma. I dolci? Cassate, tortine di mandorla, granite e cannoli.
Visitare Ortigia e Noto
Ortigia è l’isola che costituisce la parte più antica della città di Siracusa. l suo nome deriverebbe dal greco antico ortyx che significa “quaglia”. Un solo chilometro per un concentrato di bellezza tra fortificazioni spagnole e fortificazioni.
Noto è,invece, la capitale del barocco siciliano, città Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2002, un paese spettacolare arroccato su un altopiano che domina la valle dell’Asinaro. È stato un importante centro siculo, romano, bizantino e arabo, poi distrutto dal terremoto del 1693, ma grazie alla ricostruzione, Noto è divenuta una magnifica città d’arte. Da non perdere c’è anche l’infiorata.
Spettacolo dei Pupi siciliani
L’opera dei Pupi, il teatro delle marionette armate, nasce in Sicilia nella prima metà del XIX secolo. I pupi rappresentano storie della letteratura cavalleresca medievale e rinascimentale. I teatri sono principalmente imprese a conduzione familiare tramandate di generazione in generazione. Esperti artigiani di famiglia si dedicavano all’intaglio, alla pittura e alla fabbricazione delle raffinate marionette.
Siracusa e dintorni: le spiagge più belle
Fare un elenco esaustivo delle spiagge più belle di Siracusa e dintorni sarebbe impossibile, ne abbiamo scelte alcune, diverse tra loro ma molto amante da turisti e siracusani.
Spiaggia di Avola
Avola è conosciuta per il vino, ma anche per le sue spiagge. La spiaggia di Gallina è la più conosciuta e si trova nella Riserva del Fiume Cassibile, ha un litorale sabbioso e fondali bassi. Immersa nel verde c’è poi la spiaggia della Marchesa, accogliente e con un mare cristallino.
Spiaggia di Brucoli
Brucoli si trova sul versante settentrionale, qui la costa è rocciosa ma il mare continua ad essere blu tra numerose grotte e insenature dove è possibile ammirare pesci e crostacei.
Spiaggia di Fontane Bianche
La spiaggia di Fontane Bianche è sicuramente una delle spiagge della Sicilia più conosciuta, caratterizzata da sabbia bianca e sottile, per questo bisogna arrivare molto presto per assicurarsi un posto in prima fila!
Spiaggia di Marzamemi
Marzamemi è una piccola località balneare della costa sud orientale, molto amata di giorno e di notte. La spiaggia del paese è la spiaggia grande, lungo litorale di sabbia chiara bagnata da un mare che assume colori che vanno dall’azzurro fino al verde turchese. C’è poi un’altra costa per gli amanti del fondale roccioso e dello snorkeling: si trova a ridosso del borgo antico.
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Dominella Trunfio