Dominella Trunfio Fantocci vestiti da pastori, zampognari, sonnambuli e perfino bisbetiche pettegole. In provincia di Reggio Calabria, nel paese di Puzzi, il presepe è fatto di pupazzi cuciti a mano dalle signore del paese.
Fantocci vestiti da pastori, zampognari, sonnambuli e perfino bisbetiche pettegole. In provincia di Reggio Calabria, nel paese di Puzzi, il presepe è fatto di pupazzi cuciti a mano dalle signore del paese.
Alla prima curva, proprio laddove l’insegna comunale dà il benvenuti nel paesino del reggino, una vecchina è intenta a lavare i panni al fiumi, di fronte un pastore è tra le sue pecorelle.
Pian piano che si sale, i personaggi sono ai bordi dell’unica stradina e si confondono con gli abitanti e i curiosi, succede che un intero paese grazie a una comunità forte ed affiatata si trasforma in uno scenografico presepe che fino al 6 gennaio rimarrà aperto gratuitamente.
Dal fornaio alla moglie che insegue il marito sonnambulo. Su una panchina ci sono le intramontabili vecchine ben informate dei più disparati pettegolezzi, gli zampognari della tradizione calabrese e ancora mercanti e mendicanti.
Il presepe è genuino e mostra scene di vita quotidiana: i panni stesi al filo in giardino, la perpetua che fa le sue preghiere a San Rocco, patrono del paese. Angoli del borgo che cambiano e si trasformano con poco.
La comunità ormai da anni mette da parte vestiti usati, lana dei materassi, legni, filo di ferro e tanti altri materiali poveri per creare dei fantocci che sembrano reali. Puzzi diventa così una Betlemme calabrese dove tutti attendono la nascita di Gesù. Fino alla mezzanotte del 24 dicembre infatti nella grotta vedremo soltanto Maria e Giuseppe che in un tenero abbraccio aspettano l’arrivo.
Un altro bellissimo presepe:
Un’idea nata da pochi, ma sposata da tutti, per questo chiedendo agli abitanti se c’è un’associazione promotrice, la risposta è no: la comunità tutta si adopera. E il risultato è straordinario, come mostrano queste foto scattate in anteprima per voi:
