Quasi 8mila ettari di foresta, sentieri e sorgenti. E’ un meraviglioso scenario quello del Parco Naturale Regionale dell'Oasi di Tepilora Rio Posada e Montalbo in Sardegna, l’ultimo a entrare nel 2017 nell'elenco delle aree protette dal programma 'Man and the Biosphere'.
Quasi 8mila ettari di foresta, sentieri e sorgenti. È un meraviglioso scenario quello del Parco Naturale Regionale dell’Oasi di Tepilora Rio Posada e Montalbo in Sardegna, l’ultimo a entrare nel 2017 nell’elenco delle aree protette dal programma ‘Man and the Biosphere’.
Il programma scientifico avviato dall’Unesco nel 1971 racchiude l’elenco delle cosiddette Riserve della Biosfera, ovvero luoghi che si contraddistinguono per la sostenibilità ambientale e per la biodiversità che racchiudono. Come sappiamo l’Italia è il Paese che ha il numero più alto di siti Unesco, ben 53 sui 1073 totali, mentre le riserve MAB sono in tutto 669, di cui 15 si trovano proprio nel nostro Paese.
Tra queste c’è appunto, il Parco Naturale Regionale dell’Oasi di Tepilora Rio Posada e Montalbo che si trova su diciassette comuni sardi situati nella zona centro orientale. Qui il territorio è intrecciato tra mare e colline, ci sono picchi e altopiani che aprono uno scenario suggestivo lungo la costa.
Ma non solo tra le tante diversità paesaggistiche ci sono anche le rocce vulcaniche, metamorfiche e sedimentarie dove convivono diverse specie di anfibi, rettili e invertebrati. Al suo interno ci sono poi il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna (Geopark Unesco) e il Canto a Tenore della Cultura Pastorale Sarda (patrimonio immateriale) che testimoniano la ricchezza culturale e la tipicità delle tradizioni.
Nel Parco geominerario in particolare è possibile trovare tanta vegetazione: aceri, agrifogli, tassi, frassini e via dicendo. Tra i fiori le margherite, la pratolina e splendide orchidee.
Ancora, nelle otto aree sono presenti quasi tutte le specie faunistiche della Sardegna come l’euprotto sardo e il geotritone. Qui c’è la possibilità di fare escursioni e di visitare le ex strutture minerarie in stile liberty.
Un’altra bellissima Riserva della biosfera:
Ecco perché è fondamentale preservare tutte queste zone e favorire il processo di sviluppo sostenibile all’interno della popolazione locale, promuovendo le attività tradizionali come agricoltura e artigianato e rafforzando la consapevolezza della necessità di conservare la biodiversità naturale, la qualità dell’acqua, degli habitat e delle specie, la diversità culturale, archeologica e di paesaggio.
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Dominella Trunfio