Il suo nome di battesimo è Sacro bosco ma da sempre, è conosciuto come il Parco dei Mostri di Bomarzo, un piccolo e grazioso comune in provincia di Viterbo. Dedicato a Giulia Farnese dal marito Per Francesco Orsini detto Vicino, il parco è stato costruito probabilmente nella seconda metà del 1500 dall'architetto Pirro Ligorio.
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Il perché del nome tanto singolare è racchiuso al suo interno: le decorazioni sono, infatti, grandi statue e sculture in peperino raffiguranti figure mitologiche grottesche. Tra vialetti alberati e ampi prati verdi sorgono le architetture impossibili come ad esempio, la casa pendente costruita sopra un masso inclinato.
Inabitabile e spoglia all’interno per ovvi motivi, è visitabile ma non consigliata a chi soffre di vertigini. Secondo la leggenda, fu fatta costruire da Giulia Farnese quando Vicino era prigioniero in terra straniera e quindi la casa rappresenterebbe metaforicamente il rischio. C’è poi, il Tempio non accessibile ma, molto suggestivo nella struttura dove sono visibili i segni zodiacali disposti secondo il sistema solare. E ancora la Rotonda e il Mausoleo.
Nella Villa delle Meraviglie, altro nome attribuito al Parco, il percorso della mappa prevede per ogni statua una tappa. Si inizia dall’ingresso sovrastato dallo stemma degli Orsini e da due sfingi con altrettante iscrizioni. Ma la vera attrazione sono i mostri perfettamente incastonati tra la natura, ecco le cinque statue da non perdere.
Il Pegaso
L’elefante, la torre, la guida ed il legionario
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La tartaruga, la donna e la balena
Nettuno, dio del mare
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