Nel Giardino Proibito di Trauttmansdorff: un viaggio tra le piante più velenose e pericolose

All'interno dei famosi Giardini di Castel Trauttmansdorff, a Merano, si nasconde un angolo inquietante e ricco di mistero: il Giardino Proibito.

Collocato ai piedi delle mura del castello, questo spazio si distingue dalle altre aree del giardino botanico per la sua atmosfera oscura e sinistra. Un’antica porta cigolante introduce i visitatori in questo luogo che, oltre a ospitare piante velenose, presenta le curiose sculture dell’artista Karl Heinz Steiner, ispirate alla leggenda di Belinda.

Un viaggio tra piante velenose e pericolose

I Giardini di Castel Trauttmansdorff

Nel Giardino Proibito quasi tutte le piante sono velenose e contrassegnate da targhette rosse che ne indicano il grado di tossicità. Tra queste, spicca il Laburnum anagyroides, o maggiociondolo, un arbusto apparentemente innocuo con fiori gialli, ma i cui baccelli contengono alcaloidi letali: bastano pochi frutti o semi per risultare fatali sia per gli uomini che per gli animali. Un altro esempio è il Nerium Oleander, velenoso in ogni sua parte, pensate che anche il semplice contatto con il fumo delle sue foglie bruciate può provocare gravi avvelenamenti.

Infine, il Prunus laurocerasus, comunemente usato per le siepi, nasconde un pericolo insidioso, i suoi semi e le sue foglie, se ingeriti, possono causare avvelenamenti letali negli animali e, nei casi più gravi, provocare arresto cardiaco e respiratorio negli esseri umani.

La leggenda di Belinda

Il Giardino Proibito non è solo un luogo di piante pericolose, ma custodisce anche una leggenda antica che narra la storia di Belinda, una bambina vissuta 712 anni fa. Belinda lavorava come serva presso una contadina e passava le giornate a curare piante medicinali e velenose. La leggenda racconta che, su consiglio di un corvo, Belinda preparò una pozione per curare il figlio della contadina, ma venne accusata di stregoneria e condannata al rogo. Tuttavia, prima che il fuoco potesse essere acceso, una tempesta improvvisa fece sparire la giovane. Si dice che il suo spirito, ancora oggi, faccia innamorare i giovani che si imbattono in lei, spingendoli alla follia.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff: un patrimonio botanico unico

I Giardini di Castel Trauttmansdorff o Giardini di Sissi, di cui abbiamo parlato ampiamente qui e qui non sono solo il Giardino Proibito. Su una superficie di 12 ettari, offrono più di 80 paesaggi botanici provenienti da tutto il mondo, organizzati in quattro aree tematiche. La loro posizione, che domina Merano dall’alto, consente di godere di splendide viste panoramiche sulla città e sulle montagne circostanti, rendendoli un’attrazione unica per ogni visitatore. Sono stupendi da visitare in ogni stagione, in autunno il luogo perfetto per ammirare il foliage e in primavera per ammirare i fiori sbocciare.

Grazie al clima mite di Merano, i Giardini accolgono piante rare e preziose che offrono uno spettacolo di fioriture che si susseguono durante tutto l’anno. Questo giardino botanico è perfetto per esperti e appassionati, ma anche per chi cerca un momento di relax o svago.

Al centro dei Giardini si erge il Castel Trauttmansdorff, residenza invernale dell’Imperatrice Sissi, oggi sede del Touriseum, il Museo provinciale del Turismo che racconta due secoli di storia alpina.

Informazioni utili

Orari di apertura

  • 29 marzo – 15 ottobre: ore 9.00 – 19.00 (ultimo ingresso 17.30)
  • 16 – 31 ottobre 9.00–18.00  (ultimo ingresso: 16.30)
  • 1 – 15 novembre 9.00–17.00 (ultimo ingresso: 15.30)

Vietato l’ingresso agli animali

Vietato l’accesso agli animali, di qualsiasi specie o dimensione, nel giardino, anche se trasportati in trasportino o borsetta

Prezzi d’ingresso

Adulti: 16,00 €
Persone di 65 anni e più: 14,00 €
Persone con disabilità: 13,00 €
Studenti (sotto i 28 anni): 13,00 €

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