Il Golfo dei Poeti offre borghi a picco sul mare di una bellezza mozzafiato, come Portovenere, Lerici e Tellaro
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Il ponte di Pasqua è appena stato archiviato, ma già ce ne sono due in cantiere: 25 aprile – ben 4 giorni – e 1° maggio. Quest’anno il vero boom l’hanno avuto le Cinque Terre, patrimonio Unesco della Liguria che tutto il mondo ci invidia, letteralmente prese d’assalto dai turisti in questo weekend lungo.
Ma poco distante dalle Cinque Terre c’è un gioiellino ancora parzialmente nascosto: il Golfo dei Poeti con le sue meraviglie. Si tratta di paesini a picco sul mare meno facilmente collegati con la città di La Spezia rispetto alle Cinque Terre – servite da un comodissimo treno con fermate ad ognuna di esse – ma tutti da scoprire.
Portovenere: un luogo da cartolina
Iniziamo da quello a est di La Spezia, il più vicino a Riomaggiore: Portovenere. Ad accoglierti troverai uno “skyline” da cartolina. È la cosiddetta “palazzata a mare”, strette casette verticali coloratissime che si affacciano sul mare e che ricordano le più note Cinque Terre con le loro tonalità.
Già da qui potrai scorgere la Chiesa di San Lorenzo, nel nucleo antico di Portovenere, poco prima di salire verso il Castello. È stata costruita dai genovesi nel 1130 e ha subìto diversi restauri nel corso della sua storia. All’interno troverai il dipinto della Madonna Bianca, protettrice del borgo. Secondo la leggenda, l’affresco sarebbe giunto direttamente dal mare, dentro un tronco d’albero ben sigillato.
Ma il vero simbolo di Portovenere che lascia senza fiato chi proviene in traghetto da Riomaggiore è la Chiesa di San Pietro con le sue strisce bianche e grigie. È arroccata su uno sperone a strapiombo sul mare ed è formata da due edifici: uno in stile romanico antico e l’altro gotico, più recente. Dalla loggia ubicata all’esterno si ha una vista incomparabile.
Altro punto topico è la Grotta di Byron, un’apertura nella roccia che si dice ispirasse il Lord Byron e che ricorda “l’immortale poeta che ardito nuotatore sfidò le onde del mare da Portovenere a Lerici”. I colori del mare, qui, non hanno eguali.
Chi ha buone gambe e un po’ di voglia di sudare può poi salire al Castello Doria, la fortezza maestosa che si intravede già dal basso. È composto da due blocchi, uno inferiore e uno superiore. E infine di nuovo giù, a perdersi tra i vicoletti – e i sapori – tipici di questa parte della Liguria.
Lerici, con la sua baia e lo splendido castello
A ovest di La Spezia, invece, troviamo Lerici, il cuore del Golfo dei Poeti. La cittadina ha origini piuttosto antiche. Grazie alla sua posizione riparata fu scelta dagli Etruschi e dai Romani come sede portuale.
A primo impatto non potrai che rimanere sorpreso dalla quantità di barche che affollano il suo porto e che contribuiscono a creare uno scorcio davvero suggestivo. Non c’è niente di più romantico per una coppia che fare una bella passeggiata sul lungomare, che regala una splendida vista sulla baia e sul Castello.
Qui i locali non mancano ed è possibile, in circa tre chilometri andando verso est, arrivare fino a San Terenzo, altro borghetto affacciato sul mare con un’ampia spiaggia dove poter prendere il sole e fare un tuffo in mare.
Il centro abitato in sé è, come da prassi, coloratissimo e affaccia su Piazza Garibaldi. Di qui sono passati i più grandi poeti e scrittori: il già citato Byron, Mary Shelley, ma anche Dante, Petrarca, Boccaccio, Carducci e D’Annunzio.
A pochi passi dalla piazza principale si trova una piccola chicca colorata: l’Oratorio di San Rocco con la sua facciata gialla che risalta. All’interno la chiesetta costudisce meravigliosi dipinti e lo stile predominante è quello barocco.
Abbiamo già parlato del Castello. Costruito dai pisani su un promontorio a scopo difensivo, si presenta a noi quasi nelle sue condizioni originarie e spicca in fondo alla baia. Al suo interno si trova il Museo Geopaleontologico con un’ampia collezione di fossili provenienti dai dintorni e di minerali. E, ovviamente, dal Castello si ammira una splendida vista su tutto il Golfo dei Poeti.
Tellaro e quel sapore tipico delle Cinque Terre
Proseguendo infine verso ovest, ecco Tellaro che fa parte del circuito de I Borghi più Belli d’Italia. L’atmosfera ricorda in tutto e per tutto le Cinque Terre. Anche qui abbiamo le case coloratissime a picco sui costoni di roccia, la discesa verso il mare per le barche e la passeggiata dove scattare foto ricordo indimenticabili.
Spicca su tutte la Chiesa di San Giorgio, protesa sul mare. Con la sua facciata rosa è il simbolo di Tellaro. Fu edificata nel XVI secolo, probabilmente sui resti di una torre di controllo medievale. Su una delle pareti troviamo raccontata la leggenda del polpo gigante che si dice salvò gli abitanti dai pirati suonando le campane.
Tutto il borgo è un susseguirsi di stretti vicoli in cui il tempo sembra essersi fermato. Percorrendoli è possibile giungere alla chiesa di Stella Maris, in una posizione dominante e panoramica. È di recente costruzione e ha sostituito nelle funzioni la più celebre di San Giorgio. La vista è eccezionale.
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