Se ne parla ormai da qualche anno, ma questa volta pare che ci siamo: arriva il numero chiuso a Venezia. Si potrà cioè entrare nella città storica solo con una prenotazione. Un modo per arginare il turismo mordi e fuggi, ma anche per tappare i danni che fa il turismo di massa. Da luglio al via la sperimentazione
Una città che nel 2023 rischia di contare meno di 50 mila residenti e che ogni anno riceve circa 23 milioni di turisti: un vero e proprio overtourism che non solo influisce sulla qualità della vita di chi ci abita, ma che mina la sostenibilità di un intero ecosistema. Ma basterà, allora, mettere un “numero chiuso”?
Ci prova l’amministrazione di Venezia, che da luglio farà partire la sperimentazione della tanto famigerata prenotazione, che dovrà poi partire in via ufficiale a gennaio 2023.
Sarà il cosiddetto “contributo di accesso“, quella mini-tassa che – un po’ come succede con la tassa di sbarco in alcune isole, come Capri (dove è destinata a “finanziare interventi relativi a servizi pubblici, a servizi turistici ed ad interventi tesi a valorizzare la funzione ed il
recupero dei beni culturali ed ambientali”) – costerà dai 3 ai 10 euro.
Il gettito che ne deriva dovrà essere utilizzato per provvedere allo smaltimento dei rifiuti, risolvere i problemi della mobilità e risanare i danni causati dal moto ondoso prodotto anche dall’aumento del traffico di taxi e barche private.
Come funzionerà il numero chiuso
Più che di numero chiuso, si parlerà di obbligo di prenotazione per chi vuole entrare a Venezia, in base al quale ai visitatori sarà richiesto di aver prenotato un soggiorno in una delle tante strutture presenti in città o di registrarsi su un’apposita piattaforma online.
A chi ha prenotato il pernottamento in albergo o in un B&B non sarà richiesta la registrazione su piattaforma online e in futuro nemmeno il pagamento del ticket di ingresso perché si pagherà in quel caso già la tassa di soggiorno. Prossimamente, verrà attivata la piattaforma online, collegata al portale del Comune, dove dovranno registrarsi tutti coloro che vorranno visitare la città, inclusi i veneti non residenti a Venezia.
Per lanciare la piattaforma e incentivare i visitatori alla prenotazione, per chi si registrerà sono previsti sconti nei musei della città e altri tipi di incentivi. La piattaforma online dovrebbe essere presentata a breve.
L’avvio ufficiale del ticket d’accesso è fissato al 16 gennaio 2023. Secondo il regolamento, il contributo verrà pagato dalla compagnia di trasporto (bus, aereo, treno o nave) in convenzione con il Comune, o dal singolo all’arrivo al terminal, terrestre o acqueo. Previste inoltre tre le tariffe, da 3, 8 o 10 euro a seconda dei “bollini” – verde, rosso o nero – con cui viene contrassegnata la giornata riguardo alle previsioni di affollamento.
Basterà un ticket per andare davvero verso un turismo sostenibile?
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