Vincenzo Petraglia ci racconta e ci fa vivere le senzazioni di un'esperienza unica: il Volo dell'Angelo.
Wow! Questa è l’esperienza giusta per chi è in cerca di emozioni forti non fini a se stesse ma capaci di saziare la sete di bellezza che giace, più o meno velata o consapevole, in fondo all’animo di ciascuno di noi!
Una strabiliante sensazione capace di infondere un senso di libertà assoluto e, in perfetta simbiosi con la natura circostante, far sentire chi vi si cimenta per qualche minuto come un’aquila o un falco o uno qualsiasi degli uccelli che ogni giorno squarciano il cielo con le loro traiettorie perfette.
Ho voluto provarla in prima persona questa esperienza resa possibile dal cosiddetto Volo dell’angelo, un impianto unico in Italia (in Europa ce n’è un altro simile, ma con dislivelli minori, soltanto in Francia), inaugurato poco più di due anni fa durante i quali sono stati fatti oltre dodicimila voli, che si trova in Basilicata, a una trentina di chilometri da Potenza, il capoluogo di regione, fra pinnacoli di rocce che dalle lussureggianti foreste che si estendono ai loro piedi come un unico sconfinato tappeto verde si stagliano verso il cielo azzurro seguendo le linee di bizzarre creature rocciose.
Ore 16, insieme a due impavide amiche, Mariangela e Raffaella, che con me hanno deciso di provare il grande volo, ci avviamo in macchina da Potenza alla volta di Castelmezzano (eletto fra l’altro uno dei borghi più belli d’Italia) e sul tragitto siamo già strabiliati dalle viste e dai paesaggi che attraversiamo…che non sono ancora nulla – ignari come siamo di quel che ci attende – rispetto a ciò che vivremo di lì a poco.
Siamo nello splendido scenario naturalistico del Parco Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti lucane, guglie di arenaria risalenti a 15 milioni di anni fa, che per le loro aguzze forme levigate dal vento ricordano i più noti paesaggi dolomitici del Trentino. Imbracati a pancia in giù a due cavi d’acciaio che collegano i paesini di Pietrapertosa e Castelmezzano, aggrappati come presepi fra le guglie di roccia e divisi da profondi strapiombi, si può scorrazzare su nel cielo godendosi panorami naturalistici davvero mozzafiato.
Il primo tratto, con una lunghezza di 1378 metri, parte da Pietrapertosa, a 1020 metri di altitudine, e arriva a Castelmezzano, a 859 metri, con un dislivello di 161 metri. Il secondo che ha invece una lunghezza di 1550 metri, parte da Castelmezzano (1019 metri) e arriva a Pietrapertosa (888 metri) con un dislivello di 131 metri. Ogni tragitto dura circa un minuto e mezzo e si vola sospesi anche a 400 metri dal suolo ad una velocità che tocca in alcuni punti i 120 chilometri orari. Numeri che forse fanno rabbrividire, ma che non devono scoraggiare a priori perché di fronte al senso di profonda libertà che si prova da lassù immersi nel silenzio più assoluto, dove l’unico rumore che si ode è la voce del vento vale forse la pena trovare quel pizzico di coraggio in più per lanciarsi!
Il volo d’altronde avviene in estrema sicurezza, un’esperienza che seppure adrenalinica è meno violenta non solo del coronarico bunjee jumping ma anche di tante altre attività apparentemente più innocue, come per esempio alcune giostre che si trovano nei comuni luna park. Anche perché trovandosi ad un’altezza piuttosto consistente non si percepisce affatto, tranne quando si è in prossimità dell’arrivo (visto che non si hanno punti di riferimento vicini a sé), la velocità alla quale si viaggia mentre invece si gode di una vista dall’alto superba sulle montagne e i boschi circostanti.
Ore 17:30. Nome e peso. Lo ripete Mariangela per la prima volta e via…via a tutta velocità in questo salto nel vuoto con il rombo del vento che inaspettatamente accarezza dolcemente prima il suo e poi i nostri volti stupefatti dinanzi a tanta bellezza. È un po’ come una pellicola che non vorresti mai smettere di guardare quella che scorre sotto i nostri occhi e quando tutti e tre ci ritroviamo all’arrivo non possiamo che abbracciarci per quanto abbiamo vissuto e condiviso insieme. Cominciamo a percorrere intanto il breve tratto fra gli stretti vicoli di Pietrapertosa che ci separa dal punto di partenza per il secondo volo impazienti di rivivere quella stupenda emozione dall’alto. Incontriamo anche un gruppo di una cinquantina di ragazzi abruzzesi, sfollati del terremoto dell’aprilescorso, ospiti della comunità lucana per qualche giorno di vacanza nei dintorni lontano dalle tendopoli. Sono raggianti, sorridenti, entusiasti per il volo appena effettuato, pacificati, come noi d’altronde, con loro stessi e la maestosità della natura grazie a quelle sensazioni appena vissute che né loro né noi dimenticheremo mai più!
Info: www.volodellangelo.com (le prenotazioni sono solo online). Guggno aperto solo nei week end, da luglio perto tutti i giorni, tranne il lunedì, fino al 14 settembre.
Biglietti: 40 euro a persona
Requisiti: Età minima per il volo: 16 anni. Peso corporeo: minimo 35 Kg, Massimo 120 Kg.
Come arrivare: Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria fino a Sicignano; da qui si segue fino a Potenza il raccordo autostradale che immette sulla statale 407 Basentana e si prosegue fino all’uscita Albano per Castelmezzano o fino a Pietrapertosa.
AGGIORNAMENTO: A partire da questa stagione è possibile effettuare il volo dell’angelo in coppia. Fidanzato e fidanzata. Genitori e figli. Le amiche del cuore. Il nuovo sistema, progettato dalla società francese Aerofun, consente di volare in parallelo perfettamente allineati, così da poter condividere il piacere dell’avventura e le carezze dell’aria guardandosi negli occhi e rendendo l’esperienza ancora più affascinante.
Inoltre il Volo dell’Angelo diventa un’esperienza da regalare, grazie ai nuovi voucher acquistabili online sia per singoli che per coppie.
Tutte le info: www.volodellangelo.com
Foto e testi: Vincenzo Petraglia
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