Alla scoperta di alcuni dei borghi più misteriosi e spettrali d'Italia, perfetti da visitare il giorno di Halloween
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Per molti la giornata di Halloween sarà quindi l’occasione per una gita fuori porta, dato che l’indomani – 1 novembre – è festivo. Il Bel Paese custodisce diversi luoghi, alcuni dei quali poco noti, avvolti nel mistero e legati ad antiche leggende, dove si respira un’atmosfera da brivido. Scopriamo dove si trovano i borghi italiani più belli da visitare nel giorno di Halloween (e non solo).
Calcata (Viterbo), il borgo delle streghe
In provincia di Viterbo si trova un misterioso borgo che sorge su una roccia di tufo, noto come il paese delle streghe. Il suggestivo borgo, che dista circa 40 km da Roma, si affaccia sulla Valle del Treja. Passeggiando per le strade di Calcata ci si imbatte in ruderi medievali.
Dopo la prima guerra mondiale, il paese venne dichiarato inagibile a causa delle frequenti frane e resto praticamente disabitato fino agli anni ’60, quando un gruppo di artisti ed hippie decise di stabilirsi in questo borgo ricco di fascino. Nelle giornate particolarmente ventose per le strade del borgo si sentono dei suoni quasi sinistri, che secondo una leggenda sarebbe il canto di vecchie streghe.
Se decidete di visitare Calcata, concedetevi una visita alla Chiesa del Santissimo Nome di Gesù e l’Opera Bosco, il bellissimo museo-laboratorio all’aperto di arte contemporanea. D non perdere nei dintorni il Parco regionale Valle del Treja le affascinanti Cascate di Monte Gelato.
Monteruga, il borgo spettrale del Salento
Un altro borgo decisamente più inquietante è Monteruga, frazione situata a Veglie, in provincia di Lecce. Si tratta di un piccolo villaggio nato in epoca fascista che da oltre trent’anni è ormai disabitato. In passato contava meno di mille abitanti e pochi servizi essenziali: la scuola, la caserma, la chiesa e i frantoi. Oggi questo borgo pugliese è diventato l’emblema della desolazione e meta di curiosi che vogliono scoprire gli scorci di un luogo che sembra infestato dai fantasmi.
Qui gli edifici rimasti sono fatiscenti e molti non hanno più neanche porte e finestre. Una meta perfetta per chi ama i posti spettrali!
Corinaldo (Ancona), il paese dei matti
Nelle Marche, sui colli nell’entroterra di Senigallia, sorge Corinaldo, annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Questo paese di origine medievale è protetto da una cinta muraria risalente alla fine Trecento. In posizione strategica in cima ad un colle e circondato da campi di girasoli e vigneti, si caratterizza per un impianto urbano tipicamente medievale e rinascimentale. Il comune marchigiano, che conta circa 5mila abitanti, incuriosisce per le numerose leggende legate ai suoi bizzarri abitanti che l’hanno popolato in passato. Per questo motivo è stato ribattezzato come il “paese dei matti”.
Non a caso, proprio a Corinaldo si svolge la Festa dei Folli, dal 21 al 25 aprile di ogni anno, durante la quale è possibile ottenere il “Passaporto da Matto”. Se visitate questo borgo, fermatevi ad ammirare il pozzo che si trova al centro di via La Piaggia (a cui è legata una delle leggende più antiche su questo borgo), ripercorrete i luoghi di Santa Maria Goretti e fate un picn-nic al Parco delle Fonti.
La città fantasma di Canale Monterano (Roma)
Un altro affascinante borgo è Canale Monterano, che dista circa 50 km da Roma. Costruita su un’altura di tufo, in passato fu una città etrusca e nel corso dei secoli successivi divenne un crocevia di culture grazie agli antichi romani e alla dominazione longobarda. In questo luogo si respira un’atmosfera decisamente malinconica e a tratti lugubre. Le rovine dell’antico borgo sono talmente pittoresche da essere state usate come set per numerose pellicole cinematografiche famosissime, da Beh Hur a Il Marchese del Grillo.
Le spettrali rovine di Monterano sono circondate da una ricca vegetazione, dove vivono allo stato brado pecore, cavalli e bovini. Tra le attrazioni da vedere non possiamo non menzionare la bellissima Cascata di Diosilla, l’acquedotto (che secondo una leggenda sarebbe stata costruita dal diavolo), la “Fontana capricciosa” di Bernini e il Convento di San Bonaventura, risalente al Seicento. Per gli amanti della natura una tappa imperdibile è la Riserva naturale Monterano, dove scorre il fiume Mignone.
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