Nascosto tra le pendici dell’Etna, uno dei vulcani più attivi e affascinanti al mondo, si trova un gioiello naturale di straordinaria rarità: la Grotta del Gelo. Questo straordinario ghiacciaio perenne è il più meridionale d’Europa e rappresenta una delle curiosità geologiche più incredibili d’Italia.
Indice
Dove si trova e come arrivare
La Grotta del Gelo si trova sul versante settentrionale dell’Etna, a un’altitudine di circa 2.030 metri, sotto la famosa Sciara del Follone, una spettacolare formazione lavica unica al mondo. Per raggiungerla, il percorso più semplice parte dal Rifugio Ragabo, situato nel comune di Linguaglossa. Da qui, si percorre la famosa Pista Altomontana per circa 10 km fino alla Grotta dei Lamponi, una tappa imperdibile in quanto una delle grotte laviche più lunghe della zona.
Dopo questo primo tratto pianeggiante, il cammino diventa più impegnativo: una lunga salita di circa 5 km sulla lava compatta, segnata da “omini” di pietra e bastoni. Il sentiero regala scorci mozzafiato, attraversando campi lavici e il suggestivo Monte dei Morti.
Dettagli escursione:
- Inizio: Rifugio Ragabo (Via Mareneve)
- Distanza: circa 23 km a/r
- Durata: 7 ore
- Altitudine: 2.030 metri
- Dislivello: 600 metri
- Difficoltà: ***
La Sciara del Follone e la lava dei Dammusi
La Grotta del Gelo si trova sotto la Sciara del Follone, formatasi durante un’eruzione dell’Etna tra il 1614 e il 1624, durata circa 10 anni. Questo evento geologico ha coperto ben 21 km² di territorio, depositando 1.000 milioni di metri cubi di lava. Una peculiarità di questa eruzione sono le lave di tipo pahoehoe, che hanno creato uno strato superficiale stabile, compatto e privo delle asperità tipiche delle colate vulcaniche.
La denominazione “dammuso”, di origine araba, si riferisce a questa particolare struttura, simile a un soffitto o una copertura naturale.
Che cos’è la Grotta del Gelo
La Grotta del Gelo è una cavità lavica lunga circa 125 metri, formata durante la stessa eruzione. Grazie alla ventilazione naturale, la temperatura interna si mantiene sempre sotto lo zero, consentendo la formazione e la conservazione di ghiaccio perenne. Stalattiti e stalagmiti di ghiaccio si rinnovano continuamente da oltre 300 anni, rendendo questa grotta un fenomeno unico al mondo.
Nel marzo 1981, un’eruzione minacciò di distruggere la grotta, partendo a pochi metri dal suo ingresso. Sebbene la grotta sia sopravvissuta, l’evento ha alterato la sua ventilazione interna, riducendo progressivamente la massa di ghiaccio.
Oltre ai rischi legati all’attività vulcanica, la Grotta del Gelo è minacciata dai cambiamenti climatici. Gli studiosi hanno osservato una diminuzione progressiva dello spessore del ghiaccio, sollevando l’urgenza di proteggere questo delicato equilibrio naturale.
Cosa vedere all’interno della Grotta del Gelo
All’interno della Grotta del Gelo si apre un mondo sorprendente, scolpito dal tempo e dal gelo, che custodisce meraviglie uniche nel loro genere. Le pareti della grotta sono adornate da spettacolari stalattiti e stalagmiti, formazioni affascinanti nate dal lento gocciolamento e dal congelamento dell’acqua che, nel corso dei secoli, hanno creato un paesaggio naturale di straordinaria bellezza. In alcuni punti, il terreno si trasforma in piccoli laghi di ghiaccio perenne, dall’aspetto cristallino, formati dall’acqua che penetra attraverso le fessure delle rocce e si congela a causa delle temperature costantemente sotto lo zero.
Nonostante le condizioni estreme, la Grotta del Gelo ospita anche una vita particolare: una microfauna composta da insetti e aracnidi che si sono adattati a vivere in questo ambiente estremo, e muschi che si aggrappano alle superfici rocciose. Questo microcosmo unico rende la grotta non solo un luogo di interesse geologico, ma anche un laboratorio naturale per studiare come la vita riesca a prosperare in ambienti così ostili.
Scoperta una nuova grotta del gelo
Mi sembra quasi di fare un grande torto alla Grotta del Gelo con quanto sto per comunicare. Di questo luogo incantevole…
Posted by Dario Teri on Wednesday, June 16, 2021
Nel giugno 2021, due speleologi, Dario e Paolo Teri, hanno scoper1to una nuova grotta sull’Etna, denominata “Grotta Polo Nord”. Questa cavità si trova a una latitudine più meridionale e a una quota inferiore di 20 metri rispetto alla Grotta del Gelo, contenendo una massa glaciale significativa con spessori di ghiaccio che superano i 3 metri. Questa scoperta potrebbe ridefinire il primato del ghiacciaio più a sud d’Europa.
La Grotta del Gelo è accessibile attraverso percorsi escursionistici che attraversano il paesaggio aspro dell’Etna, ma il ghiacciaio è minacciato dai cambiamenti climatici, con una progressiva riduzione dello spessore del ghiaccio osservata negli ultimi decenni. Anche l’attività vulcanica rappresenta una potenziale minaccia, poiché le eruzioni potrebbero alterare il microclima interno della grotta.
La scoperta della Grotta Polo Nord evidenzia l’importanza di continuare le esplorazioni speleologiche sull’Etna, poiché potrebbero emergere ulteriori cavità con caratteristiche uniche. Questi fenomeni naturali offrono opportunità preziose per la ricerca scientifica e la comprensione delle interazioni tra vulcanismo, ghiaccio e cambiamenti climatici.
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