Giardino giapponese: ufficiale la nuova data per prenotare una visita a Roma

Buone notizie per i tantissimi lettori che non erano riusciti a prenotare la visita al giardino giapponese di via Palma Bucarelli a Roma. Per chi si fosse perso la magia dell'Oriente parte, infatti, un nuovo turno di prenotazione.

Buone notizie per i tantissimi lettori che non erano riusciti a prenotare la visita al giardino giapponese di via Palma Bucarelli a Roma. Per chi si fosse perso la magia dell’Oriente parte, infatti, un nuovo turno di prenotazione.

Il 30 ottobre ha riaperto il giardino – spiega a greenMe.it una volontaria dell’lstituto giapponese di cultura – ma in pochi giorni abbiamo esaurito il numero di visite fino al 12 dicembre. Il nuovo turno partirà il 1 dicembre 2015 e sarà possibile prenotare per il mese di gennaio.

Per tutto l’anno, escluso il periodo natalizio e i mesi di luglio e agosto, l’Istituto giapponese di cultura, il martedì, giovedì e venerdì dalle ore 14:30 fino alle ore 17:00 e il sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:30 accoglierà tutti coloro che riusciranno a prenotare una visita. Possibilità ovviamente estesa anche alle scuole e alle associazioni.

L”Istituto propone turni di visita della durata di 30 minuti. Per prenotarsi bisogna chiamare il numero 06.9484.4655 (i turni saranno resi noti solo il 1 dicembre a questo link)

Grande quasi 1500 metri quadrati, il giardino che è un tripudio di ciliegi, iris, pini e fiori di glicine è stato realizzato da un architetto giapponese Ken Nakajima e riproduce alla perfezione l’atmosfera del Sol Levante.

giardino giapponese 3Photo credit

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Il laghetto con ninfee e fatto con pietre provenienti dalla Toscana, la cascate, le rocce e ancora le isole, lo tsuridono cioè la veranda, il ponticello e il tôrô, ovvero la lampada di pietra, proiettano il visitatore nel mondo nipponico, in perfetto stile sen’en (giardino con laghetto).

Profumi, colori, il paesaggio naturale, tutto ricorda il Giappone. Non manca però, anche un tocco tutto italiano testimoniato dalla presenza degli ulivi. Oltre al giardino da non perdere anche l’edificio dell’Istituto giapponese progettato da Yoshida Isoya che, dal 1962 rappresenta il tempio della cultura nipponica, promuovendo gratuitamente corsi di lingua, mostre, conferenze, concerti, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali.

Dopo la notizia della scorsa riapertura non erano mancati i commenti negativi sull’impossibilità di riuscire a prenotarsi, speriamo che con questo nuovo turno, si riesca a mettere d’accordo tutti.

Dominella Trunfio

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