Il Giardino della Kolymbethra si trova nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento, cinque ettari di paradiso che racchiudono la biodiversità della macchia mediterranea.
Indice
Tra il tempio di Castore e Polluce e quello di Vulcano, c’è il Giardino della Kolymbethra che dopo anni di abbandono, dal 1999 è un sito affidato al Fai che lo ha inserito nel circuiti di visita della straordinaria Valle dei Templi.
Da terreno pieno di rovi si è così trasformato in “una piccola valle che, per la sua sorprendente fertilità, somiglia alla valle dell’Eden o a un angolo delle terra promessa” (Abate di Saint Non, 1778).
Il Giardino era stato abbandonato per la mancanza d’acqua, ma per fortuna il Fondo ambientale italiano è riuscito a riportarlo agli antichi splendori racchiusi non solo in reperti archeologici di spessore, ma anche in una biodiversità variegata.
Questo video mostra il lavoro di recupero e salvaguardia della natura che è stato fatto per il Giardino, in modo tale da poterlo riaprire al pubblico e trasformarlo in un bene comune.
Si legge sul sito:
“Un terzo degli agrumi erano secchi o mancanti e gli alberi erano seriamente compromessi dagli attacchi di numerosi parassi e ricoperti da una fitta trama di rovi che, impedendo alla luce di arrivare sin alle loro foglie, aveva provocato un autentico strozzamento delle piante.
“I mandorli sui pendii erano quasi tutti morti per la siccità, i parassiti o distrutti dagli incendi, e i pochi sopravvissuti presentavano i segni di un’irreversibile senescenza. Gli antichi olivi non erano più produttivi e il terreno, un tempo coltivato, era stato invaso e colonizzato da una densa vegetazione arbustiva ed erbacea”.
Oggi, invece, nel Giardino della Kolymbethra ci sono cinque ettari di varietà arborea e paesaggistica. È così che camminando possiamo incontrare la ginestra, il mirto, il lentisco, il terebinto, la fillirea e l’euforbia.
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Vicino a un piccolo fiume a valle crescono poi pioppi bianchi, salici e un grande agrumeto di mandarini, aranci e limoni. Ma anche dove l’acqua non arriva ci sono gelsi, carrubi, fichi d’india, mandorli e giganteschi olivi “saraceni”.
Tra leggende e curiosità
Secondo la leggenda, la Kolymbethra era la ‘Piscina degli Dei’ per gli antichi Greci, una sorta di vasca vivaio dove all’interno confluivano le acque degli acquedotti. Ma il Giardino per un periodo è stato anche luogo di riposo di tiranni akragantini, in seguito un luogo di ritrovo per gli abitanti dell’antica città.
Giardino della Kolymbetra, orari
Il Giardino della Kolymbethra è aperto al pubblico con i seguenti orari:
- Gennaio e Febbraio
Ingressi dalle ore 10:00 alle 16:00 - Marzo-Aprile – Maggio – Giugno
Ingressi dalle ore 10:00 alle 18:00 - Luglio – Agosto-Settembre
Ingressi dalle ore 10:00 alle 20:00
In concomitanza con gli eventi di Sere FAI, il sito resterà aperto anche in orario serale. - Ottobre
Ingressi dalle 10 alle 18.
Novembre e Dicembre - Dal 6 Novembre e per tutto il mese di Dicembre dalle 10:00 alle 16:00.
Giardino della Kolymbetra, biglietto
L’ingresso al Giardino della Kolymbethra è subordinato all’ingresso alla Valle dei Templi. Si può acquistare presso la biglietteria del Giardino
- Iscritti FAI: ingresso gratuito*
- Intero: € 7
- Ridotto (Bambini 6-17 anni): € 2
- Bambini fino ai 5 anni: ingresso gratuito*
- Studenti dai 18 ai 25 anni: € 5
- Residenti del Comune di Agrigento: € 5
Per maggiori info clicca qui
Giardino della Kolymbetra, come arrivare
Da Agrigento seguire le indicazioni per la Valle dei Templi.
In treno: Da Porto Empedocle ad Agrigento con fermata unica al Giardino della Kolymbethra.
In pullman: dalla stazione ferroviaria Agrigento Centrale autobus di linea; scendere alla fermata Tempio di Giunone.
Info utili
Si consiglia l’uso di scarpe comode. I cani sono ammessi, sempre al guinzaglio.