Gallipoli: nella capitale dei giovani e del divertimento, stop a passeggiate a torso nudo o in costume

Anche a Gallipoli entra in vigore un’ordinanza per tutelare il decoro della città: non si potrà più circolare per il centro, nei negozi, nelle chiese e negli uffici comunali a torso nudo, in costume o in abiti poco coprenti

Il tema del decoro d’estate torna “di moda” ogni anno, con i sindaci delle località balneari (e non solo) che cercano di difendersi come possono dalla miriade di turisti che vaga per il centro città in costume, infradito e perché no anche a torso nudo.

Quest’oggi è la volta di Gallipoli che ha deciso di dare una svolta in tal senso con una serie di disposizioni urgenti da parte del Comune. E così chi si aggirerà in costume fuori dagli stabilimenti, il lungomare o le spiagge, da quest’anno avrà vita molto dura. Niente visite nel centro storico o sul centralissimo Corso Roma come se si fosse appena usciti dalle acque cristalline che la Puglia offre.

L’ordinanza, firmata dal sindaco Stefano Minerva, entrerà in vigore il prossimo primo luglio e resterà tale fino al 20 di settembre. Un provvedimento accolto con favore dai cittadini che già negli scorsi anni hanno più volte lamentato come il buoncostume stesse venendo sempre meno.

Le sanzioni saranno anche salate

C’era persino chi si presentava in costume, infradito o miniabitini all’interno di luoghi sacri come le Chiese, di luoghi di cultura o addirittura negli uffici comunali. Per non parlare delle spese dell’ultimo minuto nei negozi e supermercati in “tenuta da mare”, per una birra o un panino al volo pronti a correre in spiaggia.

E dunque l’amministrazione comunale ha deciso di dire basta, con multe anche sanzioni che andranno da un minimo di 25 ad un massimo di 150 euro per chi non rispetterà i divieti, a seconda della gravità, del danno di immagine e del luogo in cui si compie l’infrazione. Spetterà alla polizia locale il compito di vigilare, redarguire ed eventualmente multare i trasgressori.

Gallipoli, come detto, non è il primo e non sarà certo l’ultimo Comune che da nord a sud vuole rimarcare l’importanza del decoro (e della sua mancanza) dal punto di vista dell’abbigliamento. Solo per citarne alcune che l’hanno preceduto, abbiamo Viareggio, Rapallo, Milano Marittima, Sorrento, ma anche Tropea che hanno scelto di ingaggiare una battaglia contro corpi troppo esposti in luoghi fin troppo lontani dalle spiagge.

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Fonte: Comune di Gallipoli

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