Contro l'overtourism, si pensa di introdurre un biglietto su prenotazione al costo di un euro per i turisti per visitare la Fontana di Trevi.
L’idea di introdurre un accesso a pagamento per la Fontana di Trevi, avanzata dall’assessore al Turismo di Roma Alessandro Onorato in un’intervista al Corriere della Sera, sta suscitando parecchio dibattito. Il progetto prevede un sistema di prenotazione per regolare i flussi turistici, con accesso gratuito per i residenti romani e un biglietto simbolico di un euro per i turisti ispirandosi a quanto fatto a Venezia.
Questa proposta nasce dalla necessità di affrontare il fenomeno dell’overtourism, ovvero il sovraffollamento turistico che rischia di danneggiare i siti storici e di peggiorare l’esperienza sia per i visitatori che per i residenti.
Secondo Onorato, contingentare l’accesso alla fontana potrebbe garantire una fruizione più ordinata e rispettosa di un luogo così iconico, spesso affollato a tutte le ore del giorno. L’iniziativa mira anche a scoraggiare comportamenti inappropriati, come il consumo di cibo e bevande in prossimità del monumento, un’abitudine vietata ma ancora diffusa.
Grande attenzione anche sul tema dei B&B abusivi
L’idea è stata accolta con favore da alcuni, come Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, che ritiene necessario trovare una soluzione per gestire meglio i flussi turistici, non solo alla Fontana di Trevi ma anche in altri punti critici della città. Tagliavanti sottolinea l’importanza di un turismo più “orizzontale”, che permetta ai visitatori di scoprire anche aree meno centrali di Roma, riducendo la pressione sul centro storico.
Allo stesso tempo, l’assessore Onorato ha espresso preoccupazione per il boom di strutture extralberghiere, come i B&B. Si è passati dalle 17.000 alle 30.000 autorizzate dal Comune, ma molti di queste operano in modo abusivo, minacciando la qualità della vita dei residenti e l’integrità del patrimonio storico-artistico.
Il Comune sta cercando di ottenere maggiore autonomia per regolamentare queste attività, con l’obiettivo di tutelare il centro di Roma e preservare il suo patrimonio culturale. Per il momento va avanti la stretta sugli abusivi con oltre 10.000 denunciati negli ultimi due anni.
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