Le acque degli stablimenti balneari che si trovano sul lungomare di Viareggio non sono adatte alla balneazione. Lo ha stabilito l'Arpat, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana. Cittadini e turisti non potranno fare il bagno nel tratto che parte da Marina di Ponente, neo pressi del molo, fino al Fosso dell'Abate.
Le acque del lungomare di Viareggio non sono adatte alla balneazione. Lo ha stabilito l’Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana. Cittadini e turisti non potranno fare il bagno nel tratto che parte da Marina di Ponente, neo pressi del molo, fino al Fosso dell’Abate.
Il confine settentrionale dell’area delimitata segna lo spartiacque tra Viareggio e Lido di Camaiore. Sono stati effettuati dei rilievi per verificare la presenza e la quantità di colibatteri. Già dopo 24 ore, rispetto alle 48 ore previste dalla procedura, i colibatteri si sono mostrati superiori ai livelli consentiti.
L’esito dei controlli è stato comunicato al sindaco di Viareggio direttamente dall’Arpat. Così sono scattati i divieti di balneazione per le zone interessate. Il divieto di balneazione si estende anche ad un’area di mare a nord di Fosso dell’Abate, appena prima dell’inizio del territorio del Lido di Camaiore.
A Viareggio si salverebbero soltanto gli stablimenti della zona della Darsena. E, naturalmente, salgono le preoccupazioni per la stagione estiva, già ostacolata dal maltempo. Il danno colpisce sia gli stablimenti balneari che i turisti che avevano pensato di trascorrere le vacanze in questi luoghi. Il divieto dovrebbe comunque risultare temporaneo.
“È evidente che il divieto di balneazione su larga parte della passeggiata, ancorché temporaneo, danneggia profondamente la nostra economia turistica, già traballante per la crisi economica e una stagione estiva estremamente incerta, e colpisce duramente l’immagine della nostra città” – così ha dichiarato l’assessore all’Ambiente di Viareggio Giovanni Giannerini.
L’Arpat ha comunque sottolineato che di solito sitratta di fenomeni temporanei di inquinamento microbiologico, che normalmente si risolvono in un arco di tempo ridotto. L’inquinamento in questo caso sarebbe dovuto ai cambiamenti climatici in corso e alla particolarità di questa stagione estiva. Il clima inusuale contribuirebbe ad aumentare le correnti superficiali che spingono le acque reflue verso Sud, anziché vdrso Nord come avviene normalmente.
L’Arpat nei prossimi giorni si occuperà di effetuare nuovi controlli e a Viareggio la speranza è che il divieto di balneazione duri solo pochi giorni. Gli organi competenti dovranno occuparsi innanzitutto di risolvere il problema dell’inquinamento dei canali. E sarebbe in via di approvazione un programma ad hoc tra la Regione Toscana e le Province di Lucca e Mssa Carrara. Presto dunque ci si dovrà muovere per la manutenzione della rete fognaria e dei depuratori. Non resta che attendere le prossime analisi dell’Arpat per conoscere gli sviluppi della situazione.
Intanto potete vedere QUI la lista delle spiagge in cui vige il divieto di balneazione nel 2014
Marta Albè
Fonte foto: principidipiemonte.com
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