Nel cuore della Basilicata, Maratea è uno scrigno di tesori e di esperienze incredibili tutti da scoprire - anche ora che l'estate è finita
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Che sia per un fugace weekend di relax o per una vacanza più lunga a contatto con la natura, Maratea (PZ) è in ogni caso la risposta giusta. Questa piccola gemma incastonata nel cuore della Basilicata non offre solo mare e spiagge assolate.
Qui si possono vivere esperienze avventurose sospesi nel vuoto e visitare luoghi dall’aura magica, fare escursioni passeggiando sulla sottile linea di demarcazione fra le montagne e l’acqua cristallina del Mediterraneo, infine scoprire la vita marina tuffandosi nel profondo blu.
Ecco perché è sempre il momento giusto per visitare questo splendido angolo del nostro Paese – anche ora che siamo in autunno e che la stagione della balneazione è finita. La Basilicata tutta, in generale, offre un’ampia scelta di attività per scoprire ogni sua sfaccettatura naturalistica e culturale, vivendo un’infinità di nuove esperienze e partecipando a tantissime attività. Sul sito dell’APT Basilicata avrete solo l’imbarazzo della scelta!
Vi raccontiamo quindi cinque esperienze da fare a Maratea che (forse) non conoscevate e che potete scoprire a ottobre.
Leggi anche: Maratea: cosa vedere, cosa fare e le spiagge più belle
Camminare sul ponte sospeso più lungo del mondo
Dimenticate Indiana Jones e il lunghissimo ponte sospeso che l’archeologo distrusse nel film Il Tempio Maledetto: il ponte tibetano più lungo ed emozionante al mondo si trova a due passi da Maratea – e più precisamente a Castelsaraceno.
Con i suoi 586 metri sospesi a 80 metri dal suolo, il ponte di Castelsaraceno attrae ogni anno turisti da tutto il mondo. Malgrado la sua apparenza, attraversarlo non è un’esperienza pericolosa e riservata agli spiriti avventurosi, ma può essere fatta proprio da tutti – anche da famiglie con bambini.
Ma con qualche attenzione: prima di salire sul ponte e percorrere 1.160 passi nel vuoto, si verrà assicurati con un’apposita imbracatura; lungo il ponte si procede in fila indiana e non è possibile superare chi sta camminando davanti a noi; infine, massima attenzione a utilizzare smartphone e altri dispositivi tecnologici mentre si cammina, poiché potrebbero caderci da mano.
Percorrere la via ferrata al Cristo Redentore
La statua del Cristo Redentore è uno dei simboli più iconici di Maratea, ma sapevate che è possibile raggiungerla anche attraverso una via ferrata? Si tratta di un percorso estremamente panoramico che si snoda lungo il Monte San Biagio e che comprende anche due ponti tibetani sportivi. Mentre scaleremo la montagna, saremo praticamente a picco sul mare e il paesaggio mozzafiato di Maratea sarà ai nostri piedi.
Nel dettaglio, la via ferrata si compone di una prima serie di risalti verticali che ci porteranno a 500 metri sopra il livello del mare. Successivamente, il percorso proseguirà a piedi seguendo il filo della cresta del mondo, regalandoci l’ebbrezza di camminare a “un passo dal cielo”. Infine, protagonisti dell’ultimo tratto del percorso sono i due ponti tibetani sospesi su due profondi crepacci, che condurranno a un’altra placca da scalare.
Dopo tutto questo, potremo finalmente ammirare la scultura e il panorama dalla costa al monte Crivo fermandoci a riprendere fiato alla terrazza del Cristo Redentore. Anche in questo caso, non si tratta di un’esperienza estrema o che richiede particolari abilità fisiche: ovviamente, si raccomanda la massima prudenza – soprattutto per chi compie un percorso del genere per la prima volta.
Ma non preoccupatevi: per questa attività escursionistica, come per tutte le altre da loro organizzate, il Tour Operator IvyTour sarà a vostra disposizione per fornirvi la giusta attrezzatura, per guidarvi e per farvi vivere appieno e in totale sicurezza ogni incredibile esperienza!
Snorkeling
Anche se il tempo della balneazione è ufficialmente finito, possiamo comunque immergerci, nelle acque blu a largo di Maratea, in esplorazione dei fondali marini: potremmo finire con l’incontrare pesci e altri animali acquatici che non abbiamo mai avuto il piacere di vedere dal vivo!
Quindi, se sappiamo nuotare abbastanza bene, indossiamo la muta, inforchiamo la maschera e il boccaglio e prepariamoci a vivere un’esperienza di esplorazione della natura come non l’abbiamo mai vissuta.
Ammirare la Grotta delle Meraviglie
Questa grotta è la più piccola d’Italia: lunga appena 70 metri e larga 20 (con un’altezza media di 7 metri), la Grotta delle Meraviglie si sviluppa otto metri sotto il livello del suolo: per accedervi si percorre una comoda scala che porta direttamente all’interno della cavità.
Appena entrati siamo travolti dal fascino senza tempo di stalattiti, stalagmiti e altre opere d’arte create dallo scorrere dell’acqua e del tempo. La guida che ci accompagnerà nella visita (che dura circa mezz’ora) ci fornirà informazioni utili per comprendere meglio la magia di questi fenomeni.
La grotta è ben illuminata e non richiede particolari indumenti per la visita, comunque è sempre bene non entrare nella cavità se sudati: l’ambiente ha una temperatura interna fra i 15 ed i 18 gradi centigradi ed una umidità relativa del 95 %.
Trekking ed escursioni
Infine, possiamo immergerci completamente nella natura incontaminata della Lucania grazie a suggestive escursioni da fare a piedi o in e-bike, che ci porteranno a scoprire angoli di natura e scorci paesaggistici di incomparabile bellezza.
Noi consigliamo l’emozionante Sentiero del Mediterraneo, un percorso che da Castrocucco di Maratea arriva fino in Liguria e poi anche oltre, attraverso la Francia e la Spagna, snodandosi fra il mare e le montagne. Il tratto lucano, lungo circa 32 chilometri, percorre la costa tirrenica della Basilicata e ci permette di ammirare il paesaggio mediterraneo. Il percorso è diviso in quattro aree:
- da Castrocucco al Cristo Redentore
- dal Cristo Redentore al Porto di Maratea
- dal Porto ad Acquafredda
- da Acquafredda al canale di Mezzanotte.
Si tratta, anche in questo caso, di un’attività adatta potenzialmente a tutti ma di certo impegnativa. Consigliamo di indossare scarpe e abiti comodi, e magari un paio di pantaloni lunghi e dei calzettoni in modo da non lasciare scoperta la pelle delle caviglie e dei polpacci – così da scongiurare il rischio di escoriazioni anche dove l’erba è più alta.
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