Civita di Bagnoregio: lo straordinario borgo candidato come Patrimonio Unesco

Il sogno di trasformare Civita di Bagnoregio in un patrimonio Unesco potrebbe presto diventare realtà. La ‘città che muore’ è stata ufficialmente inserita nella tentative list.

Il sogno di trasformare Civita di Bagnoregio in un patrimonio Unesco potrebbe presto diventare realtà. La ‘città che muore’ è stata ufficialmente inserita nella tentative list.

Vi avevamo già parlato della straordinaria Civita di Bagnoregio, un borgo raggiungibile solo a piedi incastonato in un colle tufaceo minato alla base dalla continua erosione di due torrentelli che scorrono nelle valli sottostanti che, dalle piogge e dal vento.

Per questo motivo, tanti appelli erano stati lanciati per non abbandonare Civita e i suoi scenari medievali abitati ancora dalle poche famiglie rimaste. Adesso, questo paesaggio surreale dai calanchi argillosi è stato inserito nella Lista propositiva italiana nell’ambito della Convenzione sul patrimonio mondiale.

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L’annuncio era stato fatto dal sindaco Francesco Bigiotti e confermato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, all’iniziativa nella sede della Fondazione Civita di Palazzo dei Generali a piazza Venezia.

“La vera scommessa è quella di creare a una nuova economia, un’economia della bellezza che riesca a combinare la tutela e la valorizzazione con il paesaggio, il buon cibo e la produzione agricola di qualità”, ha detto Zingaretti.

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Un’idea che non poteva non essere accolta in maniera positiva, soprattutto perché da tempo si cerca di rilanciare il borgo.

“Civita di Bagnoregio è diventata la prima località europea per crescita della popolazione turistica, negli ultimi cinque anni. Siamo soddisfatti, di questa crescita, ottenuta attraverso l’uso della cultura in tutte le sue sfaccettature, ma da soli mai saremmo riusciti”, ha detto il sindaco Bigiotti.

Nel 2015 lo stesso Zingaretti si era fatto promotore di una petizione per salvare Civita di Bagnoregio e la Valle dei Calanchi, ed erano stati tantissimi i sostenitori dal mondo dell’arte, dello spettacolo, della scienza e della cultura in generale.

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Purtroppo in Italia ci sono tantissimi borghi che stanno scomparendo, a volte per fattori ambientali, altri sociali come migrazione e spopolamento. Civita ha deciso di non mollare e di puntare sul turismo.

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Grazie al progetto ‘Casa d’artista’, infatti, è stata rilanciata e con il ricavato portato dai turisti, il sindaco ha abbattuto le tasse.

“Attualmente, grazie all’industria del turismo che si è attivata, siamo il comune italiano con meno pressione fiscale. Il sogno è quello di far conoscere e apprezzare Civita in tutto il mondo”, ha chiosato il sindaco.

Per salvare Civita di Bagnoregio firma la petizione qui

Dominella Trunfio

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